Esami del sangue - Attesa
Questa mattina alle 8 ero in ospedale per gli esami del sangue.
Arriva una signora anziana verso le 8:45 che si lancia verso l'infermiera. Il numero appena chiamato era il 98.
Signora: "Io tengo il 96!"
Infermiera: "Ha il biglietto?"
S: "Quale?"
I: "Quello che le hanno dato alla cassa..."
S: "Eeeh l'ho lasciato la...."
Nel frattempo, un gruppo di persone in attesa si avvicina all'infermiera e alla signora, in un brusio di sottofondo poco simpatico.
I: "Si è dimenticata di farselo dare?...."
S: "....."
A questo punto interviene un signore che conosce la signora.
Signore: "Anna, devi andare alla cassa a farti dare il numero!"
S.a: "Ci sta mia figlia la"
Un altro signore di fianco a me scuote la testa e sconsolato dice con un forte accento vicentino: "Ecco com'è messa l'Italia!"
Dopo diverse insistenze della signora che voleva passare davanti a tutti secondo non so quale principio, il signore suo amico le dice: "Anna, adesso vado io a prenderti il numero, quel che è giusto è giusto!".
Il signore, sulla 65na, scatta verso la cassa all'entrata e torna poco dopo con il biglietto del numero per la sua amica dicendole: "Non fare la furba come tuo solito! Si dorme di notte, non di giorno!".
Il numero assegnato alla signora deve essere stato parecchio alto, visto che ha tentato più volte di cambiarlo con quello del suo amico che per fortuna le ha negato lo scambio.
Lo so che aspettare non piace a nessuno, ma non capisco perché una signora anziana cerchi di fare la furba senza vergogna come se fossimo stati 40 idioti in attesa quando di sicuro ha una giornata meno impegnata di chi invece dopo deve andare a lavoro.
Spero che il sangue glielo abbiano levato tutto!
Arriva una signora anziana verso le 8:45 che si lancia verso l'infermiera. Il numero appena chiamato era il 98.
Signora: "Io tengo il 96!"
Infermiera: "Ha il biglietto?"
S: "Quale?"
I: "Quello che le hanno dato alla cassa..."
S: "Eeeh l'ho lasciato la...."
Nel frattempo, un gruppo di persone in attesa si avvicina all'infermiera e alla signora, in un brusio di sottofondo poco simpatico.
I: "Si è dimenticata di farselo dare?...."
S: "....."
A questo punto interviene un signore che conosce la signora.
Signore: "Anna, devi andare alla cassa a farti dare il numero!"
S.a: "Ci sta mia figlia la"
Un altro signore di fianco a me scuote la testa e sconsolato dice con un forte accento vicentino: "Ecco com'è messa l'Italia!"
Dopo diverse insistenze della signora che voleva passare davanti a tutti secondo non so quale principio, il signore suo amico le dice: "Anna, adesso vado io a prenderti il numero, quel che è giusto è giusto!".
Il signore, sulla 65na, scatta verso la cassa all'entrata e torna poco dopo con il biglietto del numero per la sua amica dicendole: "Non fare la furba come tuo solito! Si dorme di notte, non di giorno!".
Il numero assegnato alla signora deve essere stato parecchio alto, visto che ha tentato più volte di cambiarlo con quello del suo amico che per fortuna le ha negato lo scambio.
Lo so che aspettare non piace a nessuno, ma non capisco perché una signora anziana cerchi di fare la furba senza vergogna come se fossimo stati 40 idioti in attesa quando di sicuro ha una giornata meno impegnata di chi invece dopo deve andare a lavoro.
Spero che il sangue glielo abbiano levato tutto!
Allora è così dappertutto.
I vecchi alle 7.30 dal dottore "rubando" il posto a chi deve poi andare al lavoro, quando avrebbero tutto il tempo x andarci alle 10.
coparli da picoi sti veci! ma l'Italia è questa. E qs è il motivo x cui tanta gente se ne va o se ne andrà...
@Chiara: è una guerra di civiltà! vorrei sapere che fretta hanno ;)
@Simone: "coparli da picoi sti veci" è bellissima!!!
Le varie file per le varie visite mi mettono sempre ansia. L'ultima volta, una specie di ottuagenaria Candy Candy in versione Cicciolina (Dio, ma non ti vedi come esci conciata di casa?) mi ha fatto cento domande, fatto vedere vari fascicolami che aveva, chiesto il nome del medico e A MOMENTI MI FA ANCHE LA DIAGNOSI. E solo perché ero davanti a lei in fila. Ma porco caxxo, ma dico: mai un ictus, quando serve, eh?
Ah, ma aspettate che pure io raggiungo i sessanta, che poi ve le faccio ca..re tutte!
alla faccia che i farabutti dovremmo essere noi ggiovani... nemmeno quello ci lasciano fare, gli "esperti"!