Bike-Outing
Dopo la prima uscita in moutainbike di sabato credo sia doveroso. Ma andiamo con ordine.
Come detto, sabato la prima uscita in bici. Venerdì FrH mi anticipa per messaggio un giro per la mattina successiva. Io avrei avuto un impegno semi-improrogabile vista l'importanza ma sono riuscito a renderlo prorogabile al pomeriggio senza affanni.
Fanculo al caschetto che non ho ancora dopo quasi un anno... lo so, lo so! Entro maggio dovrei avercelo. Sono andato sempre in giro senza nei miei percorsi solitari, ora che ho una seria mountainbike prevedo anche giri seri e ne farò uso, quando andrò a prenderlo/me lo porteranno.
Così sabato mattina ci siamo trovati alle Scalette di Monte Berico io (arrivato in ritardo di appena 5'!), FrH appunto, Megolas detto Mego e Tappo. Dopo aver discusso su quale percorso intraprendere come prima uscita e scelto quello più massacrante e dopo aver dato delle indicazioni per raggiungere Villa Capra detta "La Rotonda" a due giovani turisti, partiamo per il nostro debutto stagionale.
Dopo la pista ciclabile della Riviera Berica che costeggia il Bacchiglione con un'alternanza illogica di case e capannoni saliamo per la Santa Tecla che inizia asfaltata e prosegue in sterrato. Le piogge autunnali e invernali devono aver fatto piazza pulita dei detriti di sassi portarti a valle o comunque fuori dalla scatole perché seppur sterrata la strada era più omogenea, quasi più facile e piatta di come me la ricordavo a settembre, l'ultima volta che ci sono passato. La salita ha una pendenza che mette in difficoltà: ci vuole un ritmo regolare senza strappi altrimenti le gambe si spaccano.
Da li poi ci siamo infilati nei boschi dei Colli Berici su improvvisi sali-scendi molto divertenti e finché saltavo di qua e di la pensavo che ce ne mancano dalle nostre parti, e che comunque non sono il mio tracciato preferito, troppo tecnico e impegnativo. Preferisco le mulattiere e l'erba.
Mego e FrH hanno dimostrato la solita gamba, stando sempre davanti dando il ritmo, mentre io seguivo qualche metro dietro e Tappo al seguito.
E qui lo ammetto: sono una pippa! Poco da bullarsi per delle corsette... me ne rendo conto ora che ho un confronto perché sono sempre uscito da solo senza avere dei riferimenti e purtroppo, quelli che mi hanno dato Mego e FrH sono stati disarmanti! Va bene che sono a corto di allenamento avendo smesso con il calcio e fare ogni tanto qualche allenamento di calcio (n.b: a 5!) e correre un paio di volte al mese non serve. Il percorso, gli strappi, le variazioni di pendenza tutto quello che vuoi ma pensavo di avere più gamba invece quelle di sabato erano di marmo, sembravano due colonne doriche che non si piegavano sui pedali nemmeno con lo scalpello! Le caratteristiche muscolari delle mie gambe sono poco adatte al ciclismo, ritrovandomi due cosce alla Sebino Nela, ma dov'è finito il ritmo che tengo quando pedalo in solitaria? Mah, spero sia solo il percorso che non si adatta a me...
Anzi, certamente è così! Ma non mi abbatto affatto! Alla prossima!
Come detto, sabato la prima uscita in bici. Venerdì FrH mi anticipa per messaggio un giro per la mattina successiva. Io avrei avuto un impegno semi-improrogabile vista l'importanza ma sono riuscito a renderlo prorogabile al pomeriggio senza affanni.
Fanculo al caschetto che non ho ancora dopo quasi un anno... lo so, lo so! Entro maggio dovrei avercelo. Sono andato sempre in giro senza nei miei percorsi solitari, ora che ho una seria mountainbike prevedo anche giri seri e ne farò uso, quando andrò a prenderlo/me lo porteranno.
Così sabato mattina ci siamo trovati alle Scalette di Monte Berico io (arrivato in ritardo di appena 5'!), FrH appunto, Megolas detto Mego e Tappo. Dopo aver discusso su quale percorso intraprendere come prima uscita e scelto quello più massacrante e dopo aver dato delle indicazioni per raggiungere Villa Capra detta "La Rotonda" a due giovani turisti, partiamo per il nostro debutto stagionale.
Dopo la pista ciclabile della Riviera Berica che costeggia il Bacchiglione con un'alternanza illogica di case e capannoni saliamo per la Santa Tecla che inizia asfaltata e prosegue in sterrato. Le piogge autunnali e invernali devono aver fatto piazza pulita dei detriti di sassi portarti a valle o comunque fuori dalla scatole perché seppur sterrata la strada era più omogenea, quasi più facile e piatta di come me la ricordavo a settembre, l'ultima volta che ci sono passato. La salita ha una pendenza che mette in difficoltà: ci vuole un ritmo regolare senza strappi altrimenti le gambe si spaccano.
Da li poi ci siamo infilati nei boschi dei Colli Berici su improvvisi sali-scendi molto divertenti e finché saltavo di qua e di la pensavo che ce ne mancano dalle nostre parti, e che comunque non sono il mio tracciato preferito, troppo tecnico e impegnativo. Preferisco le mulattiere e l'erba.
Mego e FrH hanno dimostrato la solita gamba, stando sempre davanti dando il ritmo, mentre io seguivo qualche metro dietro e Tappo al seguito.
E qui lo ammetto: sono una pippa! Poco da bullarsi per delle corsette... me ne rendo conto ora che ho un confronto perché sono sempre uscito da solo senza avere dei riferimenti e purtroppo, quelli che mi hanno dato Mego e FrH sono stati disarmanti! Va bene che sono a corto di allenamento avendo smesso con il calcio e fare ogni tanto qualche allenamento di calcio (n.b: a 5!) e correre un paio di volte al mese non serve. Il percorso, gli strappi, le variazioni di pendenza tutto quello che vuoi ma pensavo di avere più gamba invece quelle di sabato erano di marmo, sembravano due colonne doriche che non si piegavano sui pedali nemmeno con lo scalpello! Le caratteristiche muscolari delle mie gambe sono poco adatte al ciclismo, ritrovandomi due cosce alla Sebino Nela, ma dov'è finito il ritmo che tengo quando pedalo in solitaria? Mah, spero sia solo il percorso che non si adatta a me...
Anzi, certamente è così! Ma non mi abbatto affatto! Alla prossima!
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