Vita

Il mese scorso in un momento particolare di basso livello di euforia avevo scritto qualcosa riguardo le varie fasi della vita.
Adesso pare di essere in quella della maturità, per la precisione in quella delle nascite.
Una mia ex compagna di univeristà ha avuto da pochi giorni il secondo figlio, una bella bambina. Mi ricordo ancora quando in una notte - ma dai? - di primavera ho letto la sua email nella quale annunciava la sua felicità per il primo: era la prima maternità/paternità post universitaria, un altro segno che la vita stava andando avanti con la sua consueta ineluttabilità mentre la mia rimaneva li dov'era.
La cosa bella della vita però è che il suo cerchio, o la sua linea, non è mai così scontata e le sue tappe possono susseguirsi in un alternanza molto soggettiva.
Per esempio, c'è qualcuno che diventa padre per la prima volta passati i 50. E' il caso di un caro ex collega, uno di quelli coi quali ti trovi particolarmente bene da tenersi in contatto anche quando si passa ad altro.
Nei nostri infiniti dialoghi via whatsapp sui massimi sistemi eravamo piuttosto d'accordo sul fatto che non era il periodo più bello per concepire una nuova vita, con poteri forti sempre più tali ed opprimenti mentre quelli più deboli sempre più schiacciati ed emarginati. Scrivevo queste cose guardando il piccolo Tommaso intento a scoprire ogni attimo qualcosa di nuovo attorno a se, quando non era intento a scambiare sguardi di reciproca meraviglia con Pescello sdraiato sulla sua culla ...
Ora anche lui, l'ex collega, si trova con un'altra (piccola) meravigliosa creatura con la quale condividere la sua vita. Mi spiace aver percepito nei nostri messaggi un certo disagio tra le sue parole. Spero possa aver aperto il suo cuore ad un po' più di gioia.
Nel frattempo, vedendo crescere Tommaso e vivendo ed aspettando altre nascite, ho cambiato la mia opinione: è vero che ci sente piuttosto irresponsabili ma è ancora più vero che non ci si può arrendere anzi, si deve rispondere. Tommaso, Anja, Luisa, Agata, Elia, Gioele, Davide sono le risposte a questa situazione. La speranza di una vita migliore più bella ed equa. Sarebbe un grosso errore da parte nostra non voler partecipare al miglioramento. Abbiamo l'obbligo minimo di tentare.

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Differenza di trattamento

Due parà americani (quindi extracomunitari) lunedì notte hanno massacrato di botte e violentato una prostitua incinta di 6 mesi. Uno dei due aveva già violentato una minorenne in passato. Lei ora rischia di perdere il bambino. 
Cerco la notizia su internet, sul Corriere Veneto non c'è nemmeno un accenno. Devo leggere i siti ed i giornali della città.
Sarà una prova di integrazione con le tradizioni locali sfociata in uno scatto di violenza. Poveri cristi bisogna capirli questi ragazzotti da soli e scombussolati sbattuti di qua e di la per difendere la patria e l'intero universo. 
Qualcuno li ha voluti e adesso ce li teniamo. Così come sono. Ma si devono comportare bene, non solo perché sono ospiti in suolo straniero (le loro basi saranno anche territorio americano, ma sono in terra italiana), anche se nemmeno ci pensano e nemmeno lo hanno realizzato.

Oltre al fatto violento e meschino mi fa incazzare un'altra cosa: fin'ora nessun rappresentate politico ha condannato il fatto. Non è la prima volta che un soldato americano violenta o molesta una ragazza. E noto sempre il silenzio delle istituzioni, locali e nazionali, quasi a non voler dar fastidio ai protettori dell'universo, come se li disturbassero nel loro compito.

Se i due presunti (finché non c'è una sentenza, bisogna dichiararli presunti, nonostante i due siano stati così idioti da tenere in macchina la biancheria intima strappata, la borsa ed i documenti della vittima) violenatori fossero stati rumeni o indiani o pakistani o africani invece? Sarebbe stato diverso? Più grave? Nessuno pensa che un americano è tanto extracomunitario quanto un kazako? Non è che i soldati USA siano meno extracomunitari perché sono impegnati a salvare l'universo.
Immagino in quel caso i pugni di una parte politica (leghisti, nostalgici del fascio, nostalgici del fascio passati con i moderati etc.) svegliarsi all'improvviso dal loro comodo sonno per essere sbattuti propagandisticamente sul tavolo delle istituzioni, per poi ritornare in tasca senza combinare nulla come loro solito. Ma i nostri amministratori sono troppo impegnati a spartirsi poltrone e distribuire appalti per badare all'incolumità ed ai diritti dei propri cittadini (sì lo so grazie, è una osservazione superficiale e popolare).

Dove e da chi verranno giudicati i due militari? Da un tribunale americano o da uno italiano? Gli avvocati della povera disgraziata vogliono processarli in Italia perché hanno agito come cittadini e non come militari. Facendo un confronto con i telefilm giuridico-militari, l'agente Gibbs e l'avvocato Alicia Florrick spaccano il culo molto di più di un qualsiasi giudice italiano. Vista anche com'è messa la giustizia nostrana. Ma loro sono finzione mentre qui si tratta di triste realtà.

Adesso mi aspetto un'ondata di offese e verrò tacciato di essere fricchettone anti americano solo perché mi sto permettendo di incazzarmi ed indignarmi contro quei due infami (vorrei tanto scrivere figli di t**** ma non voglio offendere chi centra fino a un certo punto) a stelle e strisce. Preciso che la loro colpa, per chi ancora non l'avesse capito, non è quella di essere americani. E per quanto interessi ho votato per due volte chi poi ha tradito la sua terra vendendola allo straniero.
E anche queste sono le conseguenze.

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Poco da stare Allegri

Nella Zona Verde, quella vera dove una volta correvano tanti bambini, si giocava a calcio dalla mattina alla sera. Quindi mi pare normale scrivere tre post consecutivi sul pallone.
Precisazione: le parole che seguono sono scritte da uno dei milioni di allenatori da divano e pertanto del tutto confutabili e sfanculabili, come la persona stessa, per altro.

Antonio Conte se n'è andato e non ritorna più. Non so con quale treno. L'importante e che abbia tolto le natiche dalla panchina della Juventus. 
Chi ha visto dal vivo le partite dice che era lui la vera anima della squadra, che era un condottiero capace di far dare tutto ai propri giocatori, anche quelli più scarsi.
Io che lo ho visto solo attraverso il grande filtro della tivù e dei quotidiani servili, se al primo anno mi ha sorpreso, il secondo mi ha amareggiato ed il terzo deluso per la doppia eliminazione europea, per altro in casa propria e smentendo le righe precedenti. In più mi è sembrato un piagnone, sia dopo le partite sia in fase di mercato, incapace di scegliere i giocatori e frignando per ogni cessione più o meno ventilata. Infine, a vedere la gestione della squadra, ha dato la sensazione di non saper gestire bene la rosa, senza dare respiro ai giocatori più utilizzati e con sostituzioni fatte a risultato ormai acquisito. E' normale quanto necessario fidarsi di un 11 titolare ideale, ma si deve dimostrare di avere fiducia anche negli altri elementi della rosa.

Non mi spiace sia andato via, anzi! Ma quelle che non mi sono piaciute sono state le modalità e le tempistiche, e questa è una colpa anche della società, che dopo la gestione Del Piero mi ha fatto cadere le braccia. E per fortuna che alla Juve c'è un certo stile.
Così d'istinto sembra che tutto (anche le dichiarazioni di Malagò) porti Conte alla Nazionale. Perché Conte non poteva non sapere le reali intenzioni di mercato della dirigenza juventina e quindi poteva levarsi dalle palle a fine campionato. In più non te ne vai dalla più forte squadra italiana a ritiro già inziato senza avere altro tra le mani. 

Non mi ispira la scelta di Allegri (non mi... rallegra...). Per due motivi. E mezzo.
1) La scelta è stata economica e non tiene conto dell'aspetto tecnico-sportivo. Preferivo Spalletti che ha fatto bene con Udinese e Roma. Costa di più ma in termini di vittorie quanto può far tornare al club il suo investimento? Una SpA quotata in borsa non può non fare questi pensieri. Ma talvolta dimentico che siamo in Italia.
2) Allegri al Cagliari ha salvato le chiappe da Cellino che non è cosa da poco. Con il Milan ha vinto un campionato al primo anno. Però i suoi metodi di lavoro sono pesanti e fanno perdere tanti punti a inzio campionato per poi riprendersi da metà stagione, quando si rischia di aver perso troppo tempo e punti per strada. Non mi sembra possa essere una situazione tollerabile alla Juve, soprattutto durante la prima fase a gironi della Champions League, dove i punti sono fondamentali. Mah, vediamo come andrà. Ma so che gli allenatori tengono molto al loro modo di lavoro nonostante i risultati e non lo cambiano. 
2  1/2) Sorprende davvero la scelta di Allegri dopo i dissidi con la Juve dopo il gol-non gol di Muntari e tutte le parole che sono volate sull'asse TO-MI. Ma nel calcio può succedere di tutto, Capello in fin dei conti non aveva "alcun interessa ad allenare la Juventus"
Di Pirlo mi interessa poco. Lui è un giocatore di undici, in campo ne vanno altri 10 più quelli in panchina. Ha una certa età per la quale fa bene una partita dopo ogni sei così così.

Ma resto curioso di vedere cosa combinerà Allegri. Per un allenatore è fondamentale (cit.) l'ambiente di lavoro. Negli ultimi anni il Milan non è stato un ambiente ideale per lavorare in serenità. Vedi cosa è successo a Maldini il giorno della sua ultima partita in carriera. Vedi ogni volta che si metteva in discussione uno come Schevchenko perché non imbroccava qualche partita.
Forse, in un ambiente più tranquillo, può lavorare secondo i suoi metodi e rendere bene. Ma bisogna metterlo nelle condizioni ed attendere le partite.

Chiudo con due osservazioni relative alla ragione sociale della Juve.
1) E' una SpA quotata in borsa e deve fare anche gli interessi degli azionisti. Non vendere Pogba e Vidal per le cifre che circolano è una enorme cazzata. Arriverebbero in cassa oltre 100 milioni di euro, da spendere per rimpiazzarli oltre che per un futuro Buffon e prendere due difensori migliori di Barzagli e Bonucci. Il Napoli vendendo Cavani ha preso Mertens, Higuain e Callecon. E ha fatto una stagione bellissima.
2) I tifosi (ho letto di 300) hanno preteso e incontrato Allegri. Nemmeno agli azionisti è consentito avere un incontro con l'allenatore della prima squadra. Quando l'ho letto sono rimasto allibito. Poi ti chiedi perché il calcio italiano fa schifo.

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Brasile 2014: una palla di mondiale

Visto che (più di) qualcuno me lo ha chiesto, vi beccate - se volete - anche il commento generale sul campionato del mondo di calcio.
Brasile 2014 è finito, ha vinto la Germania in finale contro l'Argentina. Il Brasile ha fatto una figura di merda enorme. L'Italia pure ma in confronto coi padroni di casa è andata meglio così. E' finito una palla di mondiale
Io di pallone non ci capirò una emerita sega ma al contrario di molti commenti entusiastici a me questa coppa del mondo non è piaciuta, è stata noiosa e lunga. In poche parole mi ha rotto i coglioni

Posso capire il fuso orario e mi adatto. Forse è l'età: a USA '94 mi guardavo anche Bulgaria - Cile delle 3 am nel piccolo schermo in bianco e nero che avevo in camera al tempo, che tanto poi a scuola non si andava più e avevo tutto il giorno per recuperare. 20 anni fa... mica l'altro ieri anche se sembra. Però almeno le partite allora finivano al 90°. In Brasile invece, con condizioni climatiche simili a quelle del mondiale USA, molte partite sono finite dopo 120' e altre sono andate anche ai rigori (meno male nessuna ad oltranza). Nonostante mi attardi spesso la notte a guardare film di dubbia qualità (sono campione del mondo in visione di film pessimi in terza serata) ammetto di essermi perso diversi scampoli di partita: per esempio, ho scoperto due giorni dopo che Pirlo aveva preso una clamorosatraversa (tuttoattaccato) su punizione contro l'Inghilterra. Mancavano pochi minuti alle 2 am visto che la partita è iniziata a mezzanotte (meno male, altrimenti erano le 3 am!). Ho perso tutti i supplementari ed i rigori della semifinale Olanda - Argentina, la peggiore e più inutile semifinale di un torneo sportivo internazionale finora giocata. Sono arci sicuro che la semifinale di un qualsiasi torneo notturno del basso umido vicentino infestato da zanzare è mille volte più emozionante, con la facile possibilità di veder volare denti e schizzare sangue.
Ho visto molte partite con le squadre in atteggiamento d'attesa fino a pochi minuti dal termine del 1° tempo e della partita, salvo poi aumentare i ritmi negli ultimi minuti in cerca di qualcosa che non è arrivato in quelli precedenti. Strana strategia non fare una madosca per la maggior parte del tempo per poi sbattersi come un dannato alla fine.
Non ho visto partite belle emozionanti coinvolgenti trascinanti. Ho visto spesso 90° (quando andava bene) noiosi durante i quali i 22 in campo non facevano il loro dovere per il quale sono pagati piuttosto bene. 
Ho provato a trovare una spiegazione in un mazzo di opzioni che comprendeva una forma psico-fisica precaria di molti giocatori arrivati stracotti o sovra utilizzati durante la stagione, le condizioni climatiche poco adatte ad una partita di calcio, la paura di perdere (soprattutto nella fase ad eliminazione diretta), il mancato accordo con la propria federazione sul premio finale, disaccordi tra giocatori e con il proprio CT, attacchi di diarrea nei giorni precedenti la partita a causa del massiccio uso di aria condizionata o di sostanza dopanti e, ultimo ma non ultimo, una qualità di gioco che sta via via degradando. 
Ma nessuna di queste mi è parsa convincete per cui rimango col dubbio e con tante ore di sonno arretrato o ben che sia andata un po' scomodo.
Se sommiamo tutti i minuti giocati credo che Brasile 2014 sia di certo stato il mondiale più lungo della storia!

L'Italia ha fatto una figura davvero misera e la Germania invece una da panzer. 
Eppure noi sembravamo fortissimi, ben consci che i tedeschi lo fossero ben di più.
Però siamo tornati a casa dopo tre partite e loro con la Coppa in valigia. 
Se quando vinciamo un mondiale di qualsiasi cosa vince l'Italia intera, se perdiamo un mondiale di calcio è il sistema calcio italiano che fa venire il mal di stomaco. La soluzione? Per ora, pare sia quella di trovare un nuovo presidente federale ed un nuovo CT (sarà difficilissimo scegliere tra i circa 60 milioni di cittìdellanazionale che ci sono in Italia). Per il futuro non si sa visto che, in generale, all'Italia manca una vision (come direbbero i guru milanesi del marketing), una strategia a medio lungo termine. Così le grandi (una volta...) squadre italiane di rafforzano prendendo quei giocatori che indeboliva (leggi scarti) le altre fortissime squadre europee. Si parla tanto di ringiovanire le rose e gli unici giovani in rosa hanno cognomi stranieri e/o pelli tanto scure (eh, non vi azzardate!) mentre quelli coi cognomi italiani vanno all'estero oppure vengono lasciati a fare esperienza in piccoli club di Seria A oppure pseudo grandi club di B. Intanto ricordo che Wayne Rooney venne soprannominato Wonder Boy mica per il cazzo (leggete qui e capirete). Non ce ne saranno tanti come lui ma se non gli si da una possibilità non si potrà sapere. Intanto Berardi accresce la sua esperienza nel Sassuolo. Sai che culo!
Così noi ci perdiamo in chiacchiere da bar (prendete il vice pres. del Milan, Barbara Berlusconi, che di calcio capirà fino a un certo punto ma di management ne sa a pacchi di quelli a tariffa postale superiore, sostenitrice del nuovo e giovane da una parte ma dall'altra porta al Milan rinforzi del calibro di Menez e addirittura Alex) con l'ennesima ombra davanti che ci oscura il lavoro fatto in Germania. Ero già pronto a sbugiardare tutti gli entusiasti filo germanici (ma come si fa?) ed invece devo ricredermi con malcelata mestizia: vista l'età media la stessa Nazionale tedesca che ha vinto Brasile 2014 potenzialmente può vincere altri 2 mondiali.
All'inizio le è andata male: dal Mondiale 2010 e dall'Europeo 2012 sono tornati a casa con grossissime pive ma sono state delle tappe, un lungo lavoro di prospettiva (che parola sconosciuta) culminato con il successo di domenica scorsa (ancora ai supplementari comunque, tanto per non smentirsi). Mario Goetze ha 22 anni: Immobile ne ha 24 ed Insigne 23 e sono giovani da preservare (rabbrividisco), Verratti che ne ha 21 per giocare è andato a Parigi altrimenti in Italia faceva panchina (e non prendeva tutti gli e che gli da lo sceicco al PSG).
La Germania è una squadra dove non c'è un singolo che spicca e al quale si scaricano le responsabilità (non hanno un Neymar o un Messi o un Balottelli che se stecca - o se viene steccato... - perdono), non giocherà un calcio spumeggiante ma di sicuro è concreto. Mi ricorda l'Inter di Mourinho. E qualche Juve di Conte (in Italia, in Europa non direi proprio). E soprattutto si basa sullo zoccolo duro di Bayern Monaco e Borussia Dortmund. L'Italia si è basata sul blocco Juve e si è visto. Parlo sempre al contrario rispetto alla massa, ma da juventino ho sempre detto che Bonucci, Barzagli e Chiellini sono pericolosi, per non dire scarsi e che Pirlo gioca una partita bene e 3 da culo (è chiaro che l'ultima prima del mondiale deve averla giocata bene).
Anche i soldi aiutano: per esempio ogni stadio nuovo in Germani ha il suo sponsor (i c. d. 'naming rights' all'estero fruttano un sacco di  €uro mentre l'agenzia austriaca incaricata dalla Juve di trovargli l'azienda che sponsorizzasse lo stadio che adesso si chiama Juventus Stadium non è riuscita a trovarlo. Dimostrazione che il calcio italiano e l'Italia, per un motivo o per l'altro, non attirano). La Juve ha firmato un accordo con Adidas per 10 mln di euro all'anno, il Manchester United con la stessa Adidas per 94!

La seconda delusione del Mondiale dopo l'intera nazionale brasiliana è stata Leo Messi. Mi sono accorto di una cosa prima dell'inizio dei tempi regolamentari: tutti i giocatori argentini erano in cerchio ma in mezzo non c'era lui a dar forza fiducia e sostegno ai compagni ma quella roccia di Mascherano. Messi se ne stava a testa bassa di spalle ai margini del cerchio a pensare alle sue rogne col fisco catalano. C'è una bella differenza tra chi è capitano e chi fa il capitano.

Oltre alle partite da 120° mi hanno frantumato le palle i giornalisti che si aspettavano i numeri le giocate di Messi, Balotelli, Robben... come se la partita fosse loro contro altri 11. Basta dai, i Maradona ed i Roberto  Baggio non ci sono più (è una metafora!).
E' stato un mondiale vissuto male. Primo perché si sono viste metà partite a causa della pay tv. Che ti chiede altri soldi oltre a quelli che già la gente paga regolarmente. Era più bello una volta quando potevi vedere tutte le partite, senza tutta la tecnologia che c'è adesso ed erano addirittura più belle. 
Eppoi, non me ne voglia Anna, ma le prime due partite dell'Italia ero al mare e le ho viste da solo. Sono contrario a questo genere di torture, dove non c'è la possibilità di confrontarsi con altra gente e di sfogare tutta la propria frustrazione oppure anche gioia con qualcun altro.
Infine le telecronache: quelle della RAI davvero tristi e di basso livello, quella di Sky esagerate e spocchiose (Marianella a parte, non toccatelo!). Non potendo vedere tutte le partite alle tele le ascoltavo alla radio sapendo di trovare la voce di Francesco Repice, uno che sa coinvolgere senza esagerazioni ma semplicemente con lo strumento che ha a disposizione: la voce.Quella che noi invece abbiamo usato per mandare a quel paese i nostri beniamini e per trasformarli in maledetti strapagati.

Questo mondiale andato di culo spero almeno ci faccia capire davvero che dobbiamo smetterla di esaltare i giocatori per niente, per quello che effettivamente devono fare ovvero il loro mestiere. I giornalisti non appena qualcuno fa un colpo di tacco o una pseudo magia sono prontissimi a decantarne le qualità con superlativi iperbolici. Il povero Cristo di Darmian è passato da Maldini-del-futuro della prima partita a ennesimo giovane sopravvalutato. Dicessero da chi magari...

Ecco ho finito. Spazio alle contro critiche, c'è tempo fino agli Europei 2018. In Russia. Adesso non venitemi a dire che lo sport non viene manipolato politicamente, dai...

PS: ricordo a tutti i tifosi che comunque c'è sempre qualcosa di meglio del calcio. ;)

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Brasile-Germania 1-7. Secondo me

Potevo esimermi dal commentare un evento sportivo che passerà alla storia del calcio come la partita tra Brasile e Germania di ieri sera?
Avevo detto al mio amico Luca che la Germania sarebbe stata un po' avvantaggiata dalle assenze di Thiago Silva e Neymar e infatti l'ho presa, ho solo sbagliato la misura. Ma chi poteva immaginarselo, prima, un risultato così? Così come? Esorbitante, umiliante, vergognoso... ma anche sportivo, perché la Germania continuando a giocare come se fosse stato sullo 0-0 o sullo 0-1 ha dimostrato rispetto per l'avversario, per l'evento sportivo e per il pubblico. Oddio, magari non tanto per quello brasiliano, che dal 29° minuto ha visto la partita con gli occhi inondati dalle lacrime. Però è così che si fa, si gioca. Ritengo molto più irrispettoso, per l'avversario e per chi guarda la partita (ovunque sia, allo stadio al bar o a casa), far passare il tempo facendo il torello (cosa che avrebbe fatto una squadra azzurra). 

Guardando le partite del Brasile nella fase a gironi mi chiedevo chi, oltre a Neymar, poteva essere l'altra stella della Selecao (un po' come Scottie Pippen nei Chicago Bull ai tempi di Michael Jordan). Fred, Hulk, Oscar non mi hanno impressionato. E in fin dei conti Neymar oltre ai tuffi non ha fatto vedere numeri spettacolari, mettendosi piuttosto al servizio della squadra standosene buono la largo sulla fascia. Pensavo al collettivo allora, ma ieri invece senza il capitano e senza la giovane stella il Brasile ha dimostrato di non essere squadra: non è mai esistito un centrocampista incontrista forte brasiliano (almeno, non me lo ricordo...) e Scolari ieri non ha pensato di rinforzarsi in mezzo. Non parlo di giocatori, di Hernanes al posto di chissà chi. Ma di testa. 
Perché ieri sera, scusate (la mia dislessia digitale mi stava facendo scrivere 'sucate') l'arroganza, si poteva immaginare una supremazia teutonica vedendo come i difensori tedeschi uscivano dalla loro area di rigore palla al piede con passaggi secchi sicuri verticali, come una lama bollente nel burro (o un grissino nel tonno): gli spazi lasciati dai giocatori brasiliani lasciavano presagire una sconfitta, certo non di quella misura, ma che Julio Cesar dovesse pregare più del solito sì. 
Non mi piacciono le squadre forti se c'è un giocatore e se glielo togli diventano squadre qualsiasi. Non possono giustificare la parola stessa: una squadra è composta da 2 o più giocatori (a seconda dello sport) e ogni giocatore gioca anche per i compagni. Ieri non è stato così. Più del risultato, che è una conseguenza, mi ha sorpreso e deluso il gioco (inesistente) e l'atteggiamento del Brasile. Perché lo sport si gioca prima con la testa. E i brasialini ieri ce l'avevano chissà dove. Forse erano troppo impegnati a pregare e ringraziare Dio (che poi, alla fine, David Luiz cosa pregava a fare? Di non averne prese 10?). I primi minuti ho visto un Brasile all'arrembaggio, un po' come contro la Colombia dove tutti quanti correvano di qua e di la senza tanto senso, ma incapace di opporsi al gioco tedesco. Non erano molli come direbbe Mr. Malesani, proprio non c'erano con la testa.
Alla fine è stato facile per Mueller e compagnia (più o meno bella) passarsi la palla e metterne sette alle spalle di Julio Cesar. 
Il gol di Klose (uno sportivo serio, altro che le stelle sotto i riflettori che fanno parlare di se più per le loro vicende extra sportive o per i loro numeri fini  a se stessi) è un esempio: passaggio verticale in mezzo la difesa, passaggio di tacco dentro l'area di rigore, tiro, respinta del portiere e lo stesso attaccante che riprende e segna. I giocatori brasiliani fermi.

Davo una possibilità di vincere la Coppa del Mondo al Brasile solo per il fattore campo. Perché ripensando alle sue partite nel girone di qualificazione, non ne ho trovata una dove si sia imposto, né come Brasile in quanto tale né come padrone di casa. Ha vinto 2-1 contro la Croazia grazie a più di qualche aiuto arbitrale, ha pareggiato 0-0 contro il Messico (e per carità, il portiere Ochoa ha parato tutto, ma il portiere bisogna pur considerarlo, no!?) e ha vinto 4-1 contro l'eliminato e penoso Camerun.
Agli ottavi è passato ai rigori contro il Cile.
Ai quarti ha vinto 2-1 contro la Colombia grazie a un regalo della difesa, a un gol su punizione inesistente con papara del portiere dopo che era stato annullato un gol contro per un fuorigioco dubbio e Thiago Silva non è stato espulso per doppia ammonizione. 
Il calcio è fatto (anche) di episodi (leggete pure culo) e se non meriti non puoi che vincere grazie a questi. 
Ieri sera, alla prima partita difficile, il Brasile si è afflosciato
La Germania è una bella (da un punto di vista sportivo) squadra. Avrà vinto la Germania, ma a mio modestissimo parere, soprattutto ha perso il Brasile, non so se intendo. Sono due cose diverse. Un 1-7 è indicativo e non significa per forza che chi vince è forte (o fortissimo), piuttosto che chi perde è scarsissimo. 
Come dice il mio amico Nich, quelli che sono scesi in campo ieri sera non erano degni di indossare la maglia gialla di Pele, Garrincha, Zico, Bebeto, Ronaldo

E vediamo come va questa sera. Alla fine l'Argentina è come il Brasile: togli Messi e diventano 11 gauchos qualsiasi
L'Olanda invece mi sembra molto più squadra, come la Germania, anche se Robben è un elemento in più (e lo ripeto, fa sempre la stessa cosa. La farà bene ma fa sempre la stessa cosa!). 
Vediamo se ci sarà una finale Adidas-Nike o monomarca....

Ah, e una considerazione finale: preferisco venir eliminato ai gironi di qualificazione come l'Italia che venir umiliato come il Brasile. Senza dubbio. 

PS: quello spocchioso di Caressa sullo 0-2 ha detto allo zio Bergomi che era troppo presto per lo 0-2 e che la partita poteva girare in un altro senso con tutto il tempo che rimaneve. Io invece ho detto subito al mio amico Beppe che quella partita sarebbe finita 0-10. Poi sullo 0-5 che i tedeschi non sono tipi che si fermano... infatti...
Allora, mi fate commentare una parita o no!? ;-)

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