Inghilterra Italia 3-1. A lesson of football.

La Nazionale italiana di calcio esce male dallo stadio di Wembley. Per restare nel tema del momento, davo più credito a una vittoria azzurra con il minimo scarto, che una figura di basso livello come quella di stasera.
Nel primo tempo è stata una Italia paurosa dietro e in balia delle qualità tecniche di Kane, Bellingham e Rashford, imprecisa davanti e quando abbiamo fatto i passaggi giusti siamo stati pericolosi, segnando con Scamacca (lo stava sbagliando) e con un tiro di Udogie.
Due aspetti dovuti all'eccesso di timore.
Il gol di Rashford, mamma mia che forte che è questo ragazzo, è nato da un passaggio sbagliato. Da una imprecisione, come ho detto prima. Poi Di Lorenzo, che per me doveva restare in spogliatoio all'intervallo, gli ha detto "Prego, si accomodi", dandogli campo, spazio e visione. 

Spalletti è arrivato da poco, è alla sua quarta partita ma, soprattutto, ha questo materiale a disposizione, perché ai giocatori italiani si preferiscono quelli stranieri dal dubbio talento, al massimo inespresso. Quello che posso rinfacciargli è il modo di giocare: da Mancini a Spalletti, quando finiremo di intestardirci in un gioco che non siamo capaci di fare? La Nazionale di calcio al momento non ha i giocatori adatti per questo tipo. Credo che una mancata qualificazione al Mondiale, un Europeo ancora da conquistare passando per una vittoria obbligata contro Macedonia del Nord e Ucraina siano due prove.
Quando poi non giochi in profondità e in larghezza ma con frequenti, e lenti e prevedibili, passaggi per via centrali, un centravanti come Immobile e Scamacca è completamente inutile.
Il gioco del calcio era bello quando il gioco era diverso: largo e profondo, per allargare e allungare gli avversari, per puntare su cross dalle fasce e inserimenti dei centrocampisti. 
Oggi invece si parla di intensità e densità (Gesù Cristo!): passaggi veloci e tanti giocatori concentrati in uno spazio limitato. Però devi avere piedi buoni e concentrazione massima e soprattutto abitudine a questo sistema. 

Mi ha dato fastidio anche come Tiziana Alla, la giornalista Rai da bordo campo ma anche Alberto Rimedio (ma qualcuno di meglio non c'è?), il telecronista, abbiano minimizzato. Risultato troppo duro. No. Un risultato giusto. Abbiamo giocato male. Contro una squadra più forte. Semplice. A lesson of football. Nothing more, nothing less.
A fine partita hanno anche detto che "dobbiamo vincere contro la Macedonia del Nord e poi ce la giochiamo con l'Ucraina, e questo lo sapevamo". Cioè, sono andati a Wembley sicuri di uscirne sconfitti?! Ottimo approccio! Poi, come abbiamo visto due anni fa e circa due mesi fa, vincere contro la Macedonia del Nord non è scontato!

Oggi la Nazionale italiana di calcio ha perso perché sono molto più poca roba i suoi calciatori che tanta roba Bellingham, Kane e Rashford.

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