Buone nuove

Ogni tanto in mezzo all'immondizia che infesta il nostro bel Paese troviamo qualche buona notizia.
Per esempio la costruzione di un parco agricolo fotovoltaico di 11 ettari in provincia di Bergamo!
La chiamano già Sun Valley (sempre evviva il maid in Itali... chiamarla valle del sole no? In Camapania l'avrebbero giustamente battezzata 'a valle d'o sole!) e penso sia una cosa bellissima!
E m'immagino rammaricandomi quanto bene poteva starci in un pezzo della mia città a caso, vero nord-ovest... non dico tutti i 540.000mq ma sarebbe stato già meglio di quello che verrà...

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Una tv anal

Anna si è stabilita da questa estate a Longara immersa nei colli berici. E' una casa meravigliosa che avrebbe bisogno di qualche ritocco.
Ci ho passato alcune notti anche io e per ora ci sta bene. E' anche arrivata la lavatrice quindi non si può proprio lamentare!
Per renderla vivibile al 100% ci manca quella scatoletta magica che fa tanto compagnia che è la tv.
Ne avrebbe due ma quella in sala
i canali si ricevono da un satellite analogico mentre quella in cucina ha il collegamento con l'antenna, quella che si muove attaccata direttamente al buco della tele e si possono vedere (anche se il verbo vedere non è appropriato) solo Rai2 Canale5 e La7.
Quando fanno qualcosa di bello sulle reti Rai e/o Mediaset queste non si vedono sulla tv collegata con satellite analogico perché il segnale viene criptato, così mi sono perso alcune gare di F1 e di MotoGp e le puntate di Dr. House o NCIS devo vederle in cucina con un fastidioso effetto nebbia e colori impazziti.
Pazienza non è nulla di grave. Si ha più tempo per leggere e scrivere e amarsi che fa bene.
Aldo Grasso però mi ha svelato che la prima puntata del Grande Fratello nr. 10 andata in onda lunedì 26 era visibile sull'anal!!! Non me ne frega niente non è un programma che guardo e non sono nemmeno a casa lunedì sera, però la cosa con tutte le considerazioni del caso può starmi sulle palle?
Sì!

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Evviva la sincerità

Ho sempre stimato Fabio Capello, sia quando diceva balle colossali (una per tutte quella durante una conferenza stampa da allenatore dalla Roma dicendo di non aver alcun interesse di diventare allenatore della Juventus salvo poi andarci dopo pochi mesi) sia quando parla di calcio nel suo modo un po' arrogante, secco e fermo come un buon Friulano per non lasciare spazio alle allusioni dei giornalisti insipienti.
Lo stimo ancora di più dopo aver affermato che in Italia il calcio è in mano agli ultrà!
Non sono mancate le ovvie smentite da parte di Petrucci, presidente del CONI, e di Galliani, presidente della Lega delle squadre di serie A.
Un raggio di sole è arrivato con le dichiarazioni di Ranieri che sono in sintonia con quelle di Capello.
Perché non dirle prima queste cose? Quando non si ha niente da perdere si dice quel che si vuole!!!!

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Politicando #3

PREMESSA: con questo post non voglio dare alcun segno di arroganza ne' alcuna lezione di politica economica.
Questo post è solo una semplice opinione un misero punto di vista sulla attuale realtà socio economica.
Giuro che non sono iscritto ad alcun partito tanto meno a quelli che si riconoscono sotto il brand con falce&martello o con la sigla della provincia di Brindisi.
In
fondo in Italia ci sono più di 60 milioni di commissari tecnici e di presidenti del consiglio e di ministri vari.
A.
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Abolire l'IRAP
(un mio ex compagno di classe figlio di un imprenditore l'aveva battezzata a denti stretti e con amara rabbia Imposta RAPina!) per aiutare le azienda ad uscire dalla crisi.
Taaaang! E uno.
Rigarantire il posto fisso ai lavoratori per evitare squilibri sociali gravi al nostro Paese.
Taaaang! E due.
Si sono risposti più o meno così i due (ex?) compari, il primo Presidente del Consiglio e il secondo Ministro dell'Economia.
Così sono felici tutti quanti da destra a sinistra dagli imprenditori ai loro lavoratori e non si fa torto a nessuno.
Solo che non si può mica. Dai diciamoci la verità: sono state due boutade per par preparare servizi e scrivere articoli ai giornalisti e far passare un po' di tempo ai reciproci telespettatori e lettori. Perché altrimenti vivremo nel villaggio perfetto del film Pleasentville. O forse ci vivono quei due personaggi?!
L'IRAP finanzia la spesa pubblica destinata alla sanità nazionale. Se si va progressivamente ad eliminare l'imposta come verrà finanziata questa voce di spesa in futuro? Ha già abbastanza problemi ora ed è arcinoto che genera buchi neri enormi nei conti pubblici nonostante qualche buon dirigente sanitario che riesce a fare i salti mortali per garantire dei buoni servizi.
Il posto fisso una volta era in banca alle poste o in qualche ufficio pubblico dove era (è?) praticamente impossibile farsi staccare il culo dalla sedia e faceva la felicità di mamma papà e nonni e assicurava un futuro sereno tranquillo e dignitoso al/la fortunato/a che così poteva sposarsi e mettere su famiglia.
Adesso è diventato una chimera. Nemmeno in banca ti assumono direttamente ma passano per agenzie di lavoro interinale. Lo afferma la stessa donna Emma (che ha invece naturalmente sollecitato l'operazione IRAP da gennaio 2010) dandomi un certo brivido lungo la schiena che non so descrivere.
La chiamano flessibilità ma riguarda solo la possibilità delle aziende di assumere e cacciare dipendenti mentre per i lavoratori è solo precarietà e insicurezza e di fisso nel lavoro non rimane che la determinazione. Del tempo, della durata. Di questo siamo sicuri. Di tutto il resto che il lavoro serve a garantirci basta se non fino a un certo punto limitatissimo della nostra vita.
Quello che ha detto Tremonti è una banalità colossale: un lavoro sicuro serve per dare al cittadino i soldi necessari per vivere come citato dall'art.36 della nostra Costituzione dando stabilità e serenità ad un'intera collettività. Non è una teoria di una scuola economica fisiocratica o classica di Smith o keynesiana tanto meno socialista di Marx.
Ed incredibilmente non è stato un esponente della sinistra a sostenerlo ma un uomo di destra perché ormai la vera gente di sinistra è spersa in pochi e piccoli circoli mentre i grandi capi che si profetizzano di sinistra si sono camufatti con quella ex DC che non ha accetta questa destra e sono troppo distratti da altre cose personali più redditizie per interessarsi della vita dei loro elettori che gli hanno preferito la Lega, fino alle Marche.
Penso che Tremonti abbia capito o abbia avuto il coraggio di riconoscere qualcosa che è lampante quasi ridicolo tanto è ovvio: infatti non sono le imprese che hanno bisogno di ossigeno per uscire da questa crisi ma la gente che è costretta a spendere per vivere!
Al lavoratore non frega niente se al suo datore di lavoro riducono o cancellano un'imposta da pagare perché se cala il lavoro o non gli viene rinnovato il contratto o sarà lasciato a casa in CIG e la mobilità.
Gli faranno credere che sarà utile
gli si può dire di tutto perché non ne capisce una fava o non ha voglia di informarsi.
Piuttosto che aumentare i salari ai dipendenti facendo aumentare le spese per l'azienda in stipendi e imposte (IRPEF etc.) la politica bada di più a agevolare le aziende con altri tagli mentre noi poveri illusi pensiamo che così la nostra cara benefattrice per cui ci smazziamo tanto avrà maggiori disponibilità per noi mentre osserviamo il figlio dell'imprenditore arrivare in ufficio con l'ultimo suv tedesco.
Nemmeno l'aumento della spesa pubblica servirebbe visto che è stato dimostrato come gli appalti e i relativi sub appalti se li aggiudicano le solite società riunite in cartelli.
Berlusconi ha ragione quando dice che dobbiamo spendere ma rinchiuso nella sua Pleasentville probabilmente non sa che la maggior parte della Nazione non ha un reddito annuo di €500 mila/anno e che le richieste di aiuto alle varie organizzazioni crescono mese dopo mese.
Per porre rimedio a questa situazione non è ancora stata presa una strada che finalmente anche i sindacati invocano (grazie al cazzo, e poi sono loro che dovrebbero tutelare i lavoratori!!!!) e mi chiedo il perché non si sia ancora fatto qualcosa. Per mancanza di coraggio per negligenza ignoranza indolenza cupidigia per semplice stupidità per accordi segreti tra gli amministratori che ci dovremmo essere scelti e mondo imprenditoriale e sociale che si spartiscono la ricchezza anziché distribuirla?
Si deve aumentare la capacità di spesa degli italiani e la richiesta di beni sul mercato. Per permettere questo la gente ha necessità di avere maggiori risorse perché quelle che ha a disposizione deve ridarle allo Stato e alle banche per far fronte alle scadenze di bollette di rate dei muti etc. e non per preoccuparsi di spendere per se stessi.
Bisogna dare la possibilità alla gente di poter spendere altrimenti se le indagini di mercato riguardano ancora quelle famiglie con un reddito di almeno €500 mila/anno il Paese rimane inchiodato!!!
Come fare? Intanto togliere qualche tassa sui carburanti che paghiamo dal secolo scorso per guerre (tra)passate e terremotati mai aiutati e profughi slavi. Lo hanno chiesto anche i mafiosi che non hanno problemi economici ma evidentemente a petrolieri e politici sta bene ancora così!
Il costo del petrolio al barile può anche aumentare del 10% ma non è possibile che l'aumento del carburante al litro aumenti nella stessa maniera perché quell'aumento verrà assorbito da una produzione smisurata!!!
Dovrebbero rendere detraibile la spesa per l'iscrizione alle società sportive per incentivare l'attività fisica delle generazioni più giovani (ma non solo). Alcune società chiedono anche qualche centinaio di euro/mese e mi sembra una cifrona. Altrimenti non lamentiamoci se i nostri figli avranno le mani a forma di joypad (e aumenterà il nr dei cardiopatici ciccioni)!
Un'altra bella mossa sarebbe quella di portare al livello europeo i costi delle telecomicazioni: siamo la nazione europea che ha il numero di connessioni più basso di connessioni a internet ma in compenso il prezzo è tra i più alti così come per messaggi e le telefonate coi telefoni cellulari.
Dove trovare i soldi? Cominciassero a ridursi gli stipendi non sarebbe male invece di alzarseli ogni legislazione (capisco perché ci sono stati 59 governi in 16 legislature...)!!!!
Che amarezza.
Politici e imprenditori lavorano insieme vanno in vacanza e allo stadio insieme talvolta sono la stessa persona.
Ho sempre più l'impressione che la politica venga studiata dalle (o per le) imprese mentre il popolo è sempre meno sovrano perché la realtà è tutt'altra e si deve fare qualcosa ma non per le aziende o per chi ha infilato i soldi in paradisi fiscali!!
Ma per chi fa davvero andare avanti 'sto vecchio Stivale bucato.

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Buon raccolto

Quando l'ho visto ieri sono rimasto impressionato! 5 melograni tutti ben raggruppati. Mi fa quasi tenerezza doverli staccare.


E credo che qualcuno ne sarà molto felice... ;-)

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L'arte de mètare su el gato

"Noaltri visentini semo ciamà “magnagati”,ma la stragranda majoransa no la ga mai vudo el piassere de sajare sto “felino” tanto gustoso. El gato, se sa che d’inverno el ze pì grasso ch’in tute le altre stajon de l’ano,e lora se vole che ‘sto chi sipia el momento pi propissio par metarlo in tecia. Serta zente la dise ch’el gato ghe fa stomego, e serta altra, che no la sa cossa fare tuto el tempo, che ze da barbari magnare ste creature.

I gati in efeti le ze bestie pitosto birbe; tuti i dise che i ciapa i sorsi, gnente vero:sti lazaroni i ronfa dì e note e co te giri l’ocio ze zà spario el polastro belo che curà, pronto da essare messo su a cusinare. Sensa parlare dei oseleti e dele risardole che i brinca in primavera e d’istà, tute pore bestiole che magna bai e che ghe fa ben a la campagna. I sorsi romai no i se preocupa pì dei gati nostrani, i pole nare in giro dove che i vole stasendo solo tenti a le machine che core in strada e che i ze l’unica roba che podaria coparli.

Ma tornemo al nostro gato che gavemo lassà polejare on fiatin massa. Se gavì deciso de farlo in tecia, ocore prima de tuto che serchè de vedare quaeo ch’el ze quelo pì in carne, sperando de intivarghine uno che n’ol ga superà i do ani de età e che la so parona la ve gabia fato on dispeto tenpo indrio. Na bona matina tolì su el s-ciopo e vè fora bonora, disendo in casa ca vè ciapare on bigolo de aria fina. Mejo de tuto saria ch’el dì prima gavesse fato ‘na bela nevegada, de quele che resta par tera quindase dì. Apena ca ociè el gato in parola fè finta de gnan vedarlo,scondive de drio on canton, carghè el sciopo e fè quelo che gavì da fare. Portevelo casa rento la sporta dela spesa,par strada saludè tuti e a chi che ve domanda cossa ca gh’in fè del s-ciopo, disighe ca si nà a trarghe a on pantegan. Na volta rivà a casa sarè ben el cancelo,né in te l’orto e pichè su s’on palo el gato, verzighe la pansa cofà on conejo e tireghe fora tute le buele tegnendo da parte el figà. Tajeghe via la testa e deghela al can. Scavè desso na busa ne la neve, metighe rento el gato e po coersila da novo. Vè in casa, metì in giassara el figà del gato in na scudela e vè in seciaro a lavarve le man fa Ponsio Pilato e po da l’osto a bevarve on goto. Al sabo ve confessarve e a la domenega a tore la Comunion! Lassè el gato soto la neve par oto giorni, stasendo senpre tenti ch’el sia ben coerto e ch’el can resta ligà a caena. Dodase ore prima de metarlo su in tecia tirelo fora da la busa e ch’ol ze deventà tenaro, pelelo e lavelo puito, lassandolo po’ tacà a sgiossarse. Felo a tochiti e metili in ona piana co na siola,na carota, na ganba de seino, on spigolo o do de ajo, el tuto trità, treghe rento anca do foje de doraro qualche gran de pevare e quatro-sinque de denèvre, on spisigon de droghe e quanto sale ch’el basta. Neghelo de vin bianco pitosto seco e desso metilo in te la moscarola in caneva a marinarse par tuta la note. La matina scolè i tochi de carne dal vin, sugheli puito e feli rosolare in on antian co’n poco de ojo. Cò i ga ciapà colore caveli via da l’onto e vodè fora quelo che ze restà, pestè fina na siola, on pugneto de parsimolo e on spigolo de ajo, po metì tuto ne l’antian cò na s-cianta de buro e ojo zontandoghe dele fojete de salvia e on rameto de rosmarin. Lassè sfritegare e po’ metì rento i tochi de gato. Dopo diese minuti buteghe in sima anca quatro-sinque pomodori pelà pena verti, o se no on poca de conserva. Missiè col guciaro de legno, zonteghe on biciere de vin bianco e uno de rosso, metighe su el coercio e fè cusinare par on ora e mesa,do, bagnando co el brodo se se suga massa. A la fine unighe el figà trità, metì i tochide gato col so pocieto sol piato e porteli in tola compagnandoli cò la polenta calda. Disighe ch’el ze conejo nostran,slevà a erba e farinasso e vedarì che rassa de figuron che farì.

Co i gà ben magnà e bevù, servighe, insieme co la graspeta, la novità… Gavaria caro che me contassi i sesti che gavì visto fare da chea zente là,che, serto in casa vostra no la tornarà a metare pi pie e la ve torà el saludo."

Mi scuso con tutti coloro che considereranno 'brute' queste parole sperando che vogliano riconoscere l'intenzione di riportare fedelmente quella che viene considerata una tradizione della cucina vicentina.
Più di qualcuno mi ha chiesto se, da vicentino, so come cucinare il gatto e ho pensato di soddisfare la loro richiesta.

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Politicando #2

Tra 5 mesi quasi esatti torneremo alle urne per scegliere chi ci governerà in Veneto.
Mancano 5 mesi e di programmi non se ne sente parlare!

Il candidato del centro sinistra non si vede. Hanno appena eletto (si come no...) il loro segretario quindi devono ancora cominciare a litigare per decidere chi mandare a rappresentarli.

Il centrodestra invece è nella... paralisi totale.
Galan infatti intende ripresentarsi dopo tutto il bene che ha fatto nei suoi 3 mandati 3 consecutivi ed è stupito per non essere già stato impalmato per la corsa al quarto mandato.
Bossi afferma che il Veneto è un discorso chiuso perché andrà a un candidato della Lega: Tosi sindaco di Verona? Zaia Ministro dell'Agricoltura? Ma perché non prendere qualcun altro preferibilmente libero da altre cariche?

Intanto i programmi in base ai quali scegliere a chi dare la nostra fiducia non sono stati scritti neanche sulla classica carta di formaggio.
La campagna elettorale di conseguenza si baserà sullo sputtanamento tra i rispettivi candidati.
Facendo una riflessione su Galan, a parte la storica fede dei veneti che dopo la Madonna è rivolta verso il centro-destra, vorrei segnalare due fatti interessanti:

1.
L'11 settembre 2005 a Padova viene inaugurata alle Porte Contarine un monumento di pregio e di attrazione turistica: "Memoria e Luce"
del famoso architetto Daniel Libeskind. L'opera, che ricorda le vittime della tragedia dell’11/09/2001 al World Trade Center di New York, inizialmente doveva essere posta a Vicenza ma il Governatore Galan espresse il suo parere negativo.
Non riteneva Vicenza la città più azzeccata per ospitare cotanta opera monumentale, perché già c'erano due caserme come la Ederle che allora ospitava la V ATAF e la Chinotto con la Gendarmeria Europea a tenere alto il rischio di attacchi terroristici e un'opera del genere poteva aumentarne il pericolo.
Naturalmente il padovano Galan riuscì a portarsela a Padova!
Tre anni dopo, alla faccia dei pericoli, diede il suo benestare per la costruzione della caserma dell'esercito statunitense più grande d'Europa a ridosso della città di Vicenza!!!
Credo che nessuno gli abbia fatto notare questo 'piccolo' controsenso, ma so già la risposta: "Il Dal Molin è un'opera di difesa nazionale e il pericolo di attacchi terroristici ormai non è lo stesso del 2005!".
Idealmente l
a collocazione migliore avrebbe dovuto essere proprio a Vicenza vista la massiccia presenza di cittadini statunitensi.
Ho voluto andare a vedere l''opera' di Libeskind: la trave delle Torri Gemelle è invisibile rinchiusa in una parete gigante che dovrebbe rappresentare una facciata di un libro nelle cui pagine va scritto e conservato quanto accaduto.
Non voglio fare la volpe con l'uva ma con tutto rispetto sono contento non sia finita nella mia città!


2. Un'altra contraddizione del Governatore riguarda l'energia.
Qualche anno fa infatti si era detto estremamente contrario alla costruzione di torri eoliche in Veneto perché ne deturperebbero il paesaggio.
Allora secondo lui sarà molto meglio costruire delle centrali nucleari visto quanto è stato lesto ad
annunciare che il Veneto si sarebbe fatto trovare pronto ad accogliere un reattore nucleare quando il suo capo Presidente del Consiglio ha rilanciato lo sfruttamento di questa energia in Italia.
Meglio correre il rischio di far saltare il territorio piuttosto che rovinarlo?
In Italia non abbiamo alcuna legge che disciplini questa materia andando a costruire opere faraoniche all'italiana per la felicità delle società energetiche e per quelle costruttrici.












Questo non è un modo di amministrare un bene comune per il bene collettivo ma solamente per interessi privati e delle lobbies monopolistiche.
Sono loro a indicare cosa fare a chi viene eletto dal popolo
(sovrano neanche perché è scritto sulla Costituzione che ormai non viene usata nemmeno nei peggiori bar di Caracas)?
Ho sempre più l'impressione che siamo marionette bravi solo a farci mettere i piedi in testa e a contraddirci platealmente pur di tenere le chiappe salde e comode e a fare sempre la cosa più facile e conveniente.

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Non tutti i mali vengono per nuocere

Ho sempre avuto il sospetto che il conflitto d'interessi non divida poi tanto i nostri amministratori.
Infatti ho sempre pensato che faccia comodo a tutti e che sia sfruttato come mero argomento da sventolare per distrarre la nostra attenzione da fatti molto più importanti e per far vedere ai propri elettori che la sinistra è contro questa situazione (che non è riuscita a risolvere nonostante ne abbia avuto il tempo).
In definitiva per prendere per il culo.
Oggi ne ho avuto una conferma leggendo qui.

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Onore al Re!

Corre in mezzo a giovinastri un po' troppo permalosi e altezzosi che si credono già nella storia ma devono ancora dimostrare il loro valore.
Per ora sono sotto. Di molto. 9 contro 2-3-1.
Qualcuno di loro ha una moto concepita sulle sue dimensioni fisiche.

Qualcuno l'ha trovata sviluppata alla grande da chi ha deciso di sedercisi sopra per scommessa.
Solo uno dei suoi rivali ha dimostrato di saper cavalcare i cavalli nel modo più giusto.
Ma alla fine ha vinto ancora lui!
Uno lo ha tenuto a costante distanza.
Al suo 'compagno' di scuderia ma non di box ha concesso solo l'illusione.
L'altro è stato messo ko e si è rintanato per curarsi perdendo 3 gp.
Lui ha dimostrato di avere insieme a un buon mezzo e una grande squadra una dote che i suoi rivali (ancora) non hanno: la testa e la mentalità giusta, caparbia (il sorpasso all'ultima curva a Barcellona) e razionale (sapersi accontentare di un piazzamento) allo stesso tempo perché tenere la mano a martello non assicura la vittoria.
Però... a me non va di salire nel carrozzone dei vincitori pur riconoscendone il valore e cerco di essere il più staccato e meno banale possibile.
Infatti nessuno oggi ha detto che se avesse avuto un rivale in più per 3 gare le cose avrebbero potuto prendere una piega diversa.
E che dei 9 mondiali vinti, uno lo ha corso con l'unica MotoGp in pista quando tutti gli altri avevano sotto il sedere ancora la precedente 500.
Bisogna anche vedere le cose come stanno realmente. Ecco.
Tutto qua.
Per il resto, tanto onore!!!
Aspetto già il prossimo mondiale. E sono curioso di vedere cosa succederà nei prossimi mesi...

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Mettiamoci d'accordo

Sono un amante delle moto. Non dei motori in generale ma delle moto. Due ruote mi acchiappano ben di più di quattro e sebbene sono appena agli inizi (...) stare in sella tra due ruote è molto più emozionante di stare seduti comodamente in un seggiolino tra quattro ruote.
E' una normale conseguenza che vengo attirato dalle prove su strade delle moto soprattutto quando riguardano quelle a cui sono molto interessato.
Credo sia noto che gli articoli sulle prove siano molto influenzati dalle stesse case che pagano una bella cifra le riviste per le inserzioni pubblicitarie e vorreste poi che il giornalisti parli male della moto della casa che si pubblicizza in seconda di copertina? Cosa abbastanza opinabile sulla quale ho avuto una conferma l'anno scorso da un addetto ai lavori che mi ha confermato come gli articoli accentuino i pregi delle moto.
Stamattina andando in cerca sul web di prove ne ho trovato un paio molto interessanti sulla stessa moto.
Una parla di una moto adatta a chi ha già confidenza delle 2 ruote, l'altra invece di una entry level per tutti, non solo dal punto di vista economico.
Essendo la stessa moto mi chiedo a chi dar retta.
Posso solo leggere queste due prove per farmi delle impressioni.
Perché la moto è stupenda estrema e unica.

Devo solo avere un po' di pazienza mannaggiacane!!!

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Non siamo mica messi bene

Ho appena letto, fresca fresca, una notizia bella dura per tutti gli appassionati di motociclismo: Harley Davidson vende la MV Agusta! Detta così sembra che una qualsiasi signorina americana abbia deciso di vender la sua moto italiana, dopo appena 13 mesi dall'acquisto (Agosto 2008).
Potrebbe anche essere se la signorina in questione non fosse uno dei marchi più riconosciuti al mondo tra le due ruote.
Ebbene sì, la Harley Davidson, la famosa casa motociclistica, dopo la pubblicazione dei risultati del terzo trimestre ha annunciato l’avvio immediato ('the Company will immediately commence efforts to sell the business', come si legge nel comunicato della casa di Milwaukee) della procedura di cessione di MV Agusta, a cui fa capo anche il marchio Cagiva. Come se non bastasse, ha anche annunciato l'interruzione della produzione del marchio Buell ('will discontinue production of Buell motorcycles').
E per fortuna che a fine estate gli amici figli d'immigrati colonizzatori annunciavano i dati di una prima timida ripresa. Parlando di moto, c'è da lavorare molto sulla ripresa!

I media italiani affrontano in modo diverso la notizia: alcuni lanci di agenzia (Reuters, La Repubblica, Yahoo Biz) si attengono ai fatti, Il Giornale è sempre molto esplicito e non usa perifrasi, Il Corriere della Sera da una traduzione tutta sua
(dal comunicato della H-D non sembra proprio che la Buell sia in vendita... ma chi è che traduce in questo giornale???????? FdB deve stare attento ai suoi collaboratori, non è la prima che fanno!!!).
Vi lascio commentare le supposizioni di Motociclismo, il punto di riferimento per i bikers da cui ho preso in prestito l'irriverente immagine qui sopra, alla fine dell'articolo
(spero di no altrimenti la uccide definitivamente! E mi chiedo come farebbe visto i debiti [=€45mln di esposizione a luglio 2008] creati durante la sua gestione).

Molto più tragico l'approccio di MCN alla chiusura di Buell. Li posso capire.
Merita di essere visto un commosso Erik Buell che ringrazia e saluta tutti quelli che hanno partecipato al successo di Buell, una azienda sana costretta a sparire.

Per chi avesse voglia di passarsi via un po' il tempo, ecco il link dove scaricarsi il report 2008 di H-D. I numeri non sono proprio eccellenti.
Forse per la ripresa ci vorrà ancora un po' di strada.

'namo bbene!

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Siamo sempre bambini dispettosi

In Italia esistono due quotidiani, a parte quello rosa e quello giallo, ben noti e letti.
Uno è dichiaratamente e impudicamente schierato anche se due suoi bravi giornalisti hanno dovuto subire una vergognosa censura da parte degli amici (begli amici!).
L'altro tiene i suoi piedi nelle proprie scarpe e a seconda della situazione bacchettando o complimentandosi senza dar distinzioni.
In comune hanno la tendenza di mettere in risalto nelle loro home page le più misere puttanate che succedono nella Repubblica delle Banane o in giro per il mondo mantenendole per diversi giorni tralasciando informazioni che per un lettore più serio sono decisamente importanti.
Siamo già a una deriva culturale che vedo difficile da recuperare a meno che non rinasca come un nuovo Pasolini come un piccolo Buddha, in più i due maggiori quotidiani nazionali mantengono eccessivamente in vita informazioni che non danno qualcosa in più a chi le legge o semplicemente le vede.
Ma quello che mi stuzzica di più oggi è che i due direttori sono venuti in contatto toccando questioni questa volta personali finendo per bisticciare tra televisione e con uno scambio editoriale! Eccezionale!
Giustamente si ignorano a vicenda, almeno pubblicamente poi non lo so, quando si tratta di giudicare ignorare o riportate (indovinate un po' chi fa cosa...) fatti di politica, ma non appena i due direttori si ritrovano a confrontarsi su vicende che li coinvolgono direttamente mollano il freno e danno gas a manetta per difendere il proprio operato il proprio onore al limite di specchio riflesso io per una volta tu per sempre come facevamo da bambini.
La morale? Non lo so... potrebbe essere anche simpatica e divertente se fosse quella che non ci dimentichiamo mai di essere stati bambini.
Purtroppo temo non sia questa qui.

PS: lo scambio completo dovrebbe essere: "Offesa / Specchio riflesso / tu vai al cesso / io per una volta tu per sempre" ma attendo conferme. Che bello!!!

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Un calcio al gioco2


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Un calcio al gioco

Il calcio non dovrebbe essere semplicemente un gioco? Un gioco semplice? Perché lo dobbiamo incasinare con schemi proteste orari ambigui persone avare avide millantatrici bugiarde ignoranti maleducate che non conoscono il calcio tanto meno lo sport che diventa un mezzo di evasione fiscale?
Un mio ex compagno di squadra purtroppo si è trovato in una società i cui dirigenti hanno promesso davanti all'intera rosa il pagamento di quanto pattuito, salvo poi far sparire sia i soldi che se stessi. Hanno promesso qualcosa che sapevano di non poter mantenere.
Non resta solo che un sacco di rabbia inespressa e una non tanto vaga sensazione di essere stati presi in giro. I giocatori si sono impegnati in campo durante la settimana in allenamento e la domenica in partita mettendoci la faccia.
E' una storia triste ma non ho ancora detto che non sto raccontando una triste vicenda di un club professionistico. Infatti riguarda una squadra che l'anno scorso giocava in 1° categoria, calcio dilettantistico.
Da quando gioco a calcio non ho mai preso un soldo. Ne' li ho chiesti ne' me li hanno offerti (sarebbe stato scandaloso...).
Non so da quando esiste questa consuetudine di dare dei rimborsi spese ai giocatori. Rimborsi spesa anche superiori ai €1.000,00 che diventano un vero e proprio stipendio. In nero (un ragazzo che conosco che gioca in Promozione mi ha confidato che coi suoi 'rimborsi spese' non tocca il suo stipendio vero).
Il massimo livello calcistico professionistico ha intaccato quello più basso dilettante, dove si possono incontrare figure da Azzeccagarbugli che scimmiottano i più famosi dirigenti non avendo conoscenze ne' capacità. Sanno a mala pena cos'è il calcio pensano solo alla prima squadra e al settore giovanile nemmeno si interessano lasciando i bambini senza materiale, rovinando il lavoro di anni di alcuni dirigenti precedenti. Di alcuni ho ancora un bellissimo ricordo, davano tutto per noi giovanotti di 14-15 anni, fantastici e indimenticabili!
I giocatori si atteggiano ai peggiori calciatori che la tv ci propone, siamo dilettanti però vorremo essere trattati come professionisti.
I soldi nel nostro calcio non li capisco: una società dovrebbe riuscire stare in piedi da sola nei limiti del possibile. Cosa succederebbe a una società che fa pieno affidamento su un presidente ricco sfondato e che all'improvviso decide di ritirarsi? Succede che scompare la società, com'è successo da queste parti per esempio, che saputo della mancanza di € dalla possibile promozione in C2 è sprofondata negli abissi della terza categoria.
Alcuni giocatori dicono di voler giocare per allegria e divertimento. Allora perché non giocano davvero per poco: 2 paia di scarpe, 2 cene al mese in sede dove ti puoi far scoppiare lo stomaco e alla fine di ogni partita in casa in sede a mangiare. Oppure giochi per tanto, tantissimo se lo fai solo per la tua passione e la voglia di metterti in gioco.
Lo stipendio è la tua soddisfazione la tua certezza di esserti impegnato ed aver dato il massimo che potevi dare.
Non ho mai preso un soldo dando il massimo sempre perché voglio vincere e soprattutto ripagare la fiducia che mi è stata data e per rispetto nei confronti dei compagni che si sono allenati insieme a me che poi vanno in panchina o in tribuna.
Ho avuto compagni che venivano "rimborsati" per il loro "sforzo" e in quanto "rimborsati" dovevano giocare senza meritarselo per scarso impegno ed altrettanta qualità.
Ma me ne sono andato perché non mi piaceva uccideva la mia passione.
Si possono avere bravi giocatori pagati bene ma se non ci mettono anche il cuore non vinci.
Si possono avere buoni giocatori che ci mettono l'anima e la faccia e scommetto che riesci a portare a casa le tue soddisfazioni!
Mi spiace per tutto quello che è capitato al mio ex-compagno di squadra, vorrei tanto che queste cose servissero a far capire che abbiamo bisogno di ridimensionarci tutti quanti, dirigenti e giocatori.
Alla fine siamo dilettanti e lunedì c'è il lavoro c'è la scuola abbiamo altri pensieri.
Il calcio è un gioco alla fine.

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Paura di chi?

Questa mattina ho sentito l'ennesima notizia che un'altra coppia gay è stata aggredita.
Si parla di omofobia, che il vocabolario Garzanti definisce come " paura eccessiva dell'omosessualità". Però penso che quella paura eccessiva sia una perifrasi per nascondere un'altra parola che è "schifo". Infatti è questa la parola che viene più ripetuta quando degli etero parlano di omosessualità.
Forse peccherò di superficialità ma, secondo la mia modesta opinione, non si può provare qualcosa senza averla provata! A me una volta le fragole non piacevano, tanto meno i pomodori! Adesso invece ne vado matto dopo averli provati (le prime per insistenza, i secondi per necessità!).
Alla stazione di Padova un venerdì nel tardo pomeriggio di qualche anno fa mi è capitato di essere testimone di una dimostrazione di amore e di affetto mai vista prima. Due innamorati in lacrime che si baciavano con passione e ardore stretti in un saldo abbraccio difficile da sciogliere.
Ne ho visti di baci etero e alcuni di questi mi hanno davvero fatto schifo perché erano volgari fuori luogo pesanti ostentati ma nessuno mi ha trasmesso quello che riuscivano a trasmettere quei due ragazzi.
Quello che rendeva la scena speciale non era il sesso dei due innamorati, uguale fra loro, due maschi. Ma il trasporto la passione la necessità di rimanere uniti e di proteggersi il più a lungo possibile dalla tragedia di separarsi che incombeva.
Erano dolcissimi! Molto più dolci di qualche altro etero.
Credo che questi atteggiamenti contro i gay non siano altro che una delle varie forme di impersonificazione di maleducazione di mancanza di rispetto e di ignoranza che l'essere umano sia in grado di concepire.
Questo fa veramente schifo.
Non capisco la mancanza di rispetto soprattutto verso realtà situazioni persone che non si conoscono!
Non tollero chi si crede di essere migliore di qualcun altro. Purtroppo se ne vedono tanti.

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Politicando

Commentando la notizia sensazionale sul Lodo Mondadori (ho cercato dei link per spiegare la vicenda ma ce ne sono tantissimi e di ogni parte quindi per non dare fastidio a nessuno fatevi la vostra ricerca su gugol) con un amico è arrivata la sua sparata "Ci governa un criminale! L'Italia sprofonda e a molti va bene così!". Ti pareva!
Ieri Andreotti e oggi Berlusconi. Mi sembra facile e banale.
A me non va bene un cazzo di come è messa l'Italia e di come siamo messi noi italiani, quelli comuni che non hanno il culo su qualche poltrona politica o associativa di qualsiasi tipo, presi per il culo da mezzo mondo.
E' fin troppo facile come è facile aver ragione sul colore del cavallo bianco di Napoleone o come fare gol a porta vuota. Quasi banale!
Sentire ripetere le stesse notizie sui media annoia (volevo tanto scrivere "rompe le palle!")! Ma quanto dura la vita di una notizia? Nei siti web dei quotidiani anche troppo e meno male che internet dovrebbe essere una veloce fonte di notizie invece la ritrovi anche per 2 o 3 giorni!
Non mi piace.
Non mi piace come veniamo trattati, come dei deficienti decerebrati!
Quello che nessuno dice è che il nostro Presidente del Consiglio non è l'unico criminale. Ce ne sono un bel po' con una condanna da scontare o rinviati a giudizio. Tra sx e dx. Direi che non c'è alcuna differenza.

Quello che nessuno ricorda sulla libertà di stampa è com'è finito il caso Telekom Serbia: i pc di due ottimi giornalisti (di un quotidiano del Gruppo Espresso, che non è certo di dx) requisiti dai magistrati. E la vicenda riguardava altissime figura dell'allora Ulivo.
L'indulto del PD del Governo di centrosinistra è uguale allo scudo fiscale del PDL del Governo di centrodestra.
Tra PD e PDL c'è solo una lettera di differenza....
Non trovo politici di una parte (http://www.youtube.com/watch?v=0WBZE7nkvPo&feature=player_embedded) migliori di quelli dell'altra (http://www.beppegrillo.it/2009/06/oblio_di_stato.html).
Ognuno è li per fare il SUO porco comodo, e non il NOSTRO, di noi fessi che li abbiamo eletti. Al massimo di qualche loro amichetto/a. Che sia di qua o di la.
A cosa serve manifestare nelle piazze del Paese? Mi sembra che si manifesti l'idiozia guidati dall'ipocrisia di chi si vuole fare pubblicità poi tutto torna come prima, torniamo a vedere gli stessi canali in tv e a leggere gli stessi giornali e le stesse notizie. E il giorno dopo è uguale a quello prima.
Che si parli di libertà di stampa o di violenza negli stadi (e in entrambi i casi mi sembra che la politica abbia una buona ingerenza, ma qualisiasi luogo è importante per fare proselitismo e dove non ce l'ha ormai?).

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Ciclisti e affini

Discussione sul senso dello sport nell'Antro della Pizia.
Vivissimi complimenti a chi si sbatte 300 vasche!!! Io riesco a scalare belle colline in bici ma la mia vasca preferita rimane quella in bagno e lo stile è immobile :-)
Se ci pensiamo un po' tutti gli sport sono insulsi: nel rugby devi correre darle e prenderle e i tuoi compagni si attaccano pure ai maroni e lo scopo del gioco e portare il pallone dall'altra parte della linea; nel basket ti smazzi per metterla nel cesto; la pallamano è violentissima e tieni il pallone in mano 5" se è tanto; i 100mt ti alleni duro per correre meno di 10" ogni 2 anni circa...
Ma chi ce lo fa fare???
Credo sia puro e semplice spirito di competizione, invidia del pene anche per dimostrare chi ce lo ha più grosso e orgoglio personale per una sfida contro l'avversario più temibile cioè noi stessi.
Se invece vi chiedete chi glielo fa fare a un professionista, la risposta sta nel suo conto in banca, soprattutto se ce l'ha in qualche Principato mentre lo vedete allenarsi negli impianti o lungo le strade di casa vostra!

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Prologo

Non è stato niente affatto facile creare questo blog. La gestazione è stata alquanto lunga.
Come già detto, il nome ha trovato delle complicazioni sotto forma di altri blog ispano-portoghesi.
La decisione del template ha richiesto la carrellata di tutte le varie grafiche previste da Blogger.
Quando mi fermavo su qualcuno che mi piaceva ero costretto a scartarlo perché era troppo complicato da gestire e io
non mi intendo approfonditamente di questioni informatiche tecniche, meno male che c'è chi sa aiutarmi.
Ho notato che la costruzione del blog non è così libera, a meno che non sei un fottuto esperto del settore. Infatti tutti i templates sono schemi rigidi a cui bisogna adattarsi. Anche qui, la libertà di agire è solo un miraggi e siamo costretti a muoverci all'interno di qualcosa di già stabilito da altri. Porcaeva! Speravo di avere dare più azione alla mia creatività!!!
C'era un template che riprendeva la mitica Moleskine, anche l'icona del sito riprende la grafica del template e non quella comunce di Blogger e già questa personalizzazione lo distingue dagli altri. Però a prima vista le immagini inserite non sembrano avere una buona dimensione. Quindi via anche questo.
Qualcun altro era troppo buio.
Altri non c'entravano niente anche se sto ancora pensando a quella pin-up...
Così ho scelto questo perché ci sono delle cose che corrispondono ai miei modi di fare e di essere: c'è la tazza di caffè, i pastelli (in ordine.... bhè almeno qui...), le cartoline, delle foglie e delle conchiglie che raccolgo quando vado in giro, un'agendina per scrivere i miei pensieri e poi lo sfondo è una agenda aperta chiara spaziosa e limpida. Vorrei scarabocchiarla come quella vera! E il bordo è arancione!!!!
L'agenda è appoggiata su un telo di cotone o lino o una stuoia o qualcosa che mi trasmette tranquillità un senso di rilassante tempo a mia disposizione per farci quello che mi pare.

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Inizio - Intro propedeutica

Ciao a tutti!
Come farsi un autotunnel giocando a calcio, mi autoimbarazzo a scrivere davanti a tutti perché nessuno mi costringe a iniziare questo blog.
Ma ci sono una situazione particolare e una esigenza nello sfondo.
La situazione è la mia momentanea disponibilità di tempo gigantesca, dovuta a una mancata promessa da parte dell'ultimo datore di lavoro stampo tipico nord est ma di questo ne parlerò successivamente. Le polemiche vanno affrontate comodamente come si deve e non in veloci e confuse parentesi.
L'esigenza è quella di scrivere dovuta a quel prurito che parte dalla mente come una scintilla e arriva alle dita delle mani. Scrivevo anche prima con un implicito bisogno di venir letto e mi limitavo ai miei quadernini di cellulosa con la celata speranza che venissero sfogliate dalla persone buone, di animo ma non solo.
Ora esplicito apertamente questo sentimento. Mi metto in vetrina come molti altri già fanno a disposizione di chi vorrà (leggermi, criticarmi, commentarmi).
Vi anticipo già che potrei eccedere. Divagare in parole incrociate significati articolati come sono io e potrebbe capitare di mandarmi in mona mentalmente durante la lettura.
Perché La Zona Verde? Perché La Zona Verde o semplicemente La Zona, è quel piccolo pezzo di terra comune a più case che si affacciano come gradoni di un anfiteatro, che ha coltivato una generazione di bambini, diventando ogni volta palcoscenico di diversi giochi d'infanzia. Tra alberi e cespugli grandi e piccoli è stato un nascondino, una fantastica trincea, un campo per interminabili partite di calcio dove i bambini più piccoli battevano costantemente quelli più grandi che poi si mischiavano per affollate partite di pallabase, un perfetto rifugio per altobasso o per trovare colori scappando dalla strega.
La Zona è stato un luogo dove crescere protetti anche se di pericoli al tempo nel mio quartiere non ce ne erano a meno di non essere bravi ad andarseli a cercare. Però tutti quei bambini che riempivano le sere d'estate con i loro schiamazzi sono stati molto fortunati a trovare questo prato tutto per loro.
E' ancora li La Zona, ci mancherebbe, ma è tutta un'altra cosa. I bambini sono leggermente maturati, ora è diventata zona di transito lungo quel percorso di mattoni che lo taglia per aprirsi al centro in un piccolo spiazzo di materiale rimbalzante che attende nuove generazione da far crescere sulle giostrine e un luogo di preghiera per quelli che a maggio recitano il Rosario sedendosi sulle panchine (alcuni sulle giostrine...).
Insomma, in Zona ho vissuto gli anni della mia infanzia dove ho dei bellissimi ricordi.
Questo blog inizialmente era stato battezzato "Il sasso nella scarpa" perché ho sempre qualcosa da dire da criticare cose persone insomma pensavo di usarlo come sfogo personale. Però quel nome mi evocava cose per niente simpatiche e soprattutto scomode
(avete mai sentito il detto "simpatico come la ghiaia nelle scarpe"? In dialetto veneto rende molto di più).
La scelta dell'indirizzo è stata una piccola Odissea: "la zona verde", "zona verde", "zona" "zona-verde" e tutti quelli possibili immaginabili erano già esistenti anche se abbandonati da tempo e quindi inutilizzabili!!! Allora penso che lazonadiale sia la miglior denominazione possibile. La Zona Verde dove sono cresciuto coi giochi, le bici, con un sacco di botte prese e date, sbucciandomi tutto quello che mi potevo sbucciare e perfino bucandomi (no, non sono stato un tossico!!! Giocando a calcio coi miei amichetti, ovviamente, si è infilato nel ginocchio il cinturino dell'orologio d'acciaio. Che buco! E quanto sangue! Piangevo per il terrore perché non sentivo male. Però era la sera del 24 maggio 1989, poche ore prima della finale di Coppa dei Campioni Milan - Steaua Bucarest 4 - 0. E pur essendo juventino, per non perderla ho fatto l'ometto e non sono voluto andare al pronto soccorso! E la cicatrice sul ginocchio sx rimane un bel ricordo).
La Zona Verde è stata l'anticamera della vita che ci aspettava, con amicizie cresciute per poi infrangersi sbattendo improvvisamente su muri di comportamenti infantili anche dopo molti anni. Con amori coltivati come piccoli boccioli fioriti dopo molto tempo e molta pazienza.
Adesso c'è questa Zona Verde che spero accolga molte altre persone, molti bambini come me, per condividere altri giochi.
Enjoy!
A.

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