2010, fuga da Vicenza

Qualche anno fa parlavo con un esponente politico della mia città (allora all'opposizione) riguardo la nostra città e la costruzione del nuovo tribunale.
In quello vecchio ci sono più topi scarafaggi e avvocati rampanti che magistrati giudici e materiale di cancelleria. Insomma è messo malissimo! Per fortuna grazie a un accordo tra due amiconi, uno testimone di nozze dell'altro (si sa che il presidente del A. C. Milan e l'allora sindaco di Vicenza sono sempre stati culo e camicia), si trovano i soldi per la nuova casa della giustizia! E' bastato che lo sposo in cambio cedesse a una delle società amiche del suo testimone un'area ideale per piazzarci su il nuovo tribunale.
Tralascio che i lavori urbanistici devono ancora iniziare e che il nuovo palazzo sia una schifezza architettonica che copre la visuale aperta sulla città e sulle Pre-Alpi. Tralascio anche che per questa nefandezza di calcestruzzo e vetro si sia demolito un edificio industriale storico, l'ex cotonificio Rossi, un monumento di archeologia industriale.
Poteva diventare un centro giovanile, un'area direzionale e abitativa ricavandone dei loft, un museo a memoria dell'industria tessile capace di attirare turisti sfruttando anche la vicinanza con Villa Capra La Rotonda e Villa Valmarana ai Nani (sì, quella degli affreschi del Tiepolo) e Monte Berico passando per l'Arco delle scalette, in un bel percorso pedonale. 
Boh, si vede che a Vicenza e alla sua agenzia di promozione turistica interesserà qualcos'altro e i turisti daranno fastidio...
Così come sempre hanno prevalso i soldi e gli interessi di due amici e dei loro lacchè e di quell'industria è rimasto solo il camino con la storica insegna della "R" (che qualcuno ricorderà sulle maglie del Real Vicenza - Lanerossi Vicenza).
Dicevo, parlando di quello che è stato un accordo tra amici, si criticava che quella amministrazione comunale stava svuotando il centro storico, dato che il nuovo teatro cittadino sarebbe stato messo (appena) fuori le mura e che il nuovo tribunale stava sorgendo lungo il fiume Bacchiglione, lontano dal centro storico e rischiando così che gli avvocati abbandonino i loro uffici nei palazzi cinquecenteschi sparsi per le vie palladiane per avvicinarsi al nuovo palazzo di giustizia, a discapito anche dei locali pubblici già in difficoltà.
Solo che ora, guardando il nuovo PAT (Piano di Assetto Territoriale) che ridisegnerà la Vicenza del futuro (mi viene difficile immaginare un futuro, un qualcosa di dinamico, per una città pressoché immobile...) mi accorgo che, oltre a queste due opere, anche altre due verranno spostate dal centro storico a fuori le mura: il Municipio e lo Stadio! E la decisione è stata presa dalla nuova amministrazione comunale di cui fa parte anche quel politico di cui accennavo all'inizio!
Infatti, nel nuovo PAT stabilito dall'alleanza di centro-sx, si intende spostare il nuovo Municipio.
La sede del Comune di Vicenza è Palazzo Trissino, progettato dell'arch. Vincenzo Scamozzi nel 1588, collegato direttamente con la Loggia del Capitaniato, realizzata dall'arch. Andrea Palladio nel 1572, ora sede del Consiglio Comunale che si affaccia su Piazza dei Signori e sulla Basilica Palladiana.
Ora il progetto prevede di abbandonare questi palazzi storici, patrimonio dell'Unesco, per ricostruire il Municipio vicino alla stazione dei treni e dei bus, in un quartiere di frontiera che sembra un porto, mal frequentato da extra comunitari puttane disperati e figli di nessuno, appunto per ripristinare quel quartiere residenziale e direzionale scacciando la feccia che lo sta infestando da diversi anni (e che si sposterà infestando altri quartieri).
Inoltre, è previsto l'abbattimento di un altro 'monumento' storico per Vicenza: lo stadio Romeo Menti. Posto dal 1935 sulla riva sinistra del fiume Bacchiglione alle porte del centro, reo di creare troppi casini alla viabilità prima durante e dopo le partite all'intera città intasando il traffico e non rispondendo alle norme di sicurezza del decreto-idiozia del Ministro Pisanu (che ha dimostrato di non saperne molte in materia di sport agonistici e invece di saperne tantissimo in favoreggiamento alle tv a pagamento). Prima di questo decreto porcellum, quando al Menti si andava a vedere il Lane in Serie A in 20.000, problemi di strade chiuse non ne esistevano, si sopportava il caos dopo le partite e si tornava a casa o si andava in centro in cinque minuti perché lo stadio è a pochi passi. 
Adesso lo vogliono abbattere, insieme ai ricordi del Real Vicenza, dei fantastici anni di Ulivieri e Guidolin e la vittoria in Coppa Italia [1][2] e la corsa in Coppa delle Coppe, per fare spazio al polo meccatronico dell'università o per farci degli appartamenti degli studenti, e spostarlo verso est, in una zona congestionata da due centri commerciali e un cinema multisala nello spazio di pochi chilometri. Non mi pare una mossa geniale. Anzi, si sposta il problema della viabilità in quell'altra zona! Ma che ci importa dei ricordi che ci lasciano il magone ché chissà quando potremmo rivivere certi momenti. Almeno lasciateci quello che è stato il suo teatro! Londra è una metropoli di 10 milioni di abitanti, ha 7 squadre che giocano tra la Premier League e le altre categorie in 7 stadi differenti e non ci sono mai stati problemi di viabilità ne' di ordine pubblico. Il Vicenza e Vicenza non hanno bisogno di un progetto così enorme. Basta rimodernare il vecchio Menti collegandolo con la metropolitana di superficie o linea del tram che sia (è in previsione), a pochi metri dallo stadio passa la linea ferroviaria, direi che più comoda di così non si può!
Io continuo a sostenere un incentivazione del mezzo pubblico per muoversi in città e verso la città! Perchéccazzo il Lanerossi Vicenza non trova un di accordo con le Aziende Municipalizzate e le FTV per un'agevolazione per gli spettatori come per esempio una % diversa di sconto a seconda del tifoso abbonato o solo col biglietto???
Come tutte le cose politiche non so se e quanto tempo ci vorrà prima che questo piano territoriale vedrà la luce.
Rimane però il fatto che la politica di opposizione di quel tempo, che adesso è alla maggioranza, ha concepito un piano dalle conseguenze contrastate a suo tempo coi ruoli invertiti: lo svuotamento del centro storico. Giganti palazzi centenari che tanto tronfiamente presentiamo come patrimonio dell'Unesco si svuoteranno ingrigendosi sempre di più.
Temo che sarà così che Vicenza non sarà più dei vicentini. Con ogni probabilità lo sta già diventando, basta sentire le voci "spaventate" di chi vede un foresto girare per Corso Palladio, quasi fosse un marziano.

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