Pandemia di buelate
Buelate è la trasposizione in dialetto veneto delle cazzatte italiche o delle minchiate siciliane o delle grullate toscane.
Non sono specialità culinarie tipiche di queste regioni naturalmente, ma più semplicemente trattasi di quello che capita di leggere o di sentire sui mezzi di informazioni riguardo l'influenza più cool del momento ed i suoi relativi vaccini.
Pare che, parlando di una o degli altri, si caschi sempre in un tranello dovuto alla informazione, forzata (dai tg e dai quotidiani) o cercata (quello che gira su internet).
Perché se per questa suina di un'influenza si sta facendo un allarmismo estremo con il giornaliero bolletino dei decessi, trovi sicuramente un medico che minimizza e che, anzi, dice che sarebbe il caso di passare qualche giorno a letto con 'sta suina per rinvigorire le nostre difese immunitarie!
Per il vaccino ci sono le corse a chi arriva prima lanciandosi sugli aghi di siringhe pronti negli ospedali come lance e chi invece è pronto a smentire sulla sua utilità e tempestività, proclamandone anche la pericolosità a causa della presenza di elementi dannosi al nostro fisico e al sistema immunitario (quindi agirebbe al contratio!!! :-O).
Se si dice che la paura fa vendere, si usa la stessa arma per per rimanere immobili.
Mi sembra si stia facendo una specie di battaglia basata sul pressapochismo e sull'ignoranza, da una parta e dall'altra.
Ho letto il foglietto illustrativo di un vaccino ed effettivamente il farmaco contiene alcuni di questi elementi.
Alcuni test hanno provato che un elemento provaca una malattia ma su animanli predisposti. Facile mettere in giro informazioni omettendone una parte per creare allarmismo, come è facile omettere informazioni per invitare le persone a correre dal proprio medico.
L'OMS indica una limite massimo di concentrazione accettabile per ognuno di questi in maniera tale da non diventare dannoso.
E' un dato di fatto mestamente ironico ma sappiamo tutti quanto poco sano è il sistema sanitario internazionale.
Non vorrei che si verificasse un altro caso di focomelia. Saranno passati anche 40 anni ma il soldo è rimasto tale e quale.
Ben più dannoso di una pallina di mercurio in vena.
Non sono specialità culinarie tipiche di queste regioni naturalmente, ma più semplicemente trattasi di quello che capita di leggere o di sentire sui mezzi di informazioni riguardo l'influenza più cool del momento ed i suoi relativi vaccini.
Pare che, parlando di una o degli altri, si caschi sempre in un tranello dovuto alla informazione, forzata (dai tg e dai quotidiani) o cercata (quello che gira su internet).
Perché se per questa suina di un'influenza si sta facendo un allarmismo estremo con il giornaliero bolletino dei decessi, trovi sicuramente un medico che minimizza e che, anzi, dice che sarebbe il caso di passare qualche giorno a letto con 'sta suina per rinvigorire le nostre difese immunitarie!
Per il vaccino ci sono le corse a chi arriva prima lanciandosi sugli aghi di siringhe pronti negli ospedali come lance e chi invece è pronto a smentire sulla sua utilità e tempestività, proclamandone anche la pericolosità a causa della presenza di elementi dannosi al nostro fisico e al sistema immunitario (quindi agirebbe al contratio!!! :-O).
Se si dice che la paura fa vendere, si usa la stessa arma per per rimanere immobili.
Mi sembra si stia facendo una specie di battaglia basata sul pressapochismo e sull'ignoranza, da una parta e dall'altra.
Ho letto il foglietto illustrativo di un vaccino ed effettivamente il farmaco contiene alcuni di questi elementi.
Alcuni test hanno provato che un elemento provaca una malattia ma su animanli predisposti. Facile mettere in giro informazioni omettendone una parte per creare allarmismo, come è facile omettere informazioni per invitare le persone a correre dal proprio medico.
L'OMS indica una limite massimo di concentrazione accettabile per ognuno di questi in maniera tale da non diventare dannoso.
E' un dato di fatto mestamente ironico ma sappiamo tutti quanto poco sano è il sistema sanitario internazionale.
Non vorrei che si verificasse un altro caso di focomelia. Saranno passati anche 40 anni ma il soldo è rimasto tale e quale.
Ben più dannoso di una pallina di mercurio in vena.
Consiglio la lettura di un blog interessante, con post sull'argomento:
http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/11/16/un-vaccino-testato/
Bacix