Coppa d'ansia
Ok, la Juventus è il club più forte d'Italia Lo ha dimostrato ieri sera vincendo la terza Coppa Italia consecutiva (non la chiamerò mai col nome dello sponsor, come lo Scudetto!) con un gioco completo, ampio e sicuro, non sempre veloce ma la Lazio, in casa sua, è rimasta a guardare la palla che girava, tanto per dire.
Aspetto di scoprire se è anche la squadra più forte d'Europa.
Lo dico senza ipocrisia e con tutta onestà: della tripletta (in Inghilterra dicono "treble", in Italia diciamo "triplete" - e "remuntada" - perché l'Inter ha battuto il Barcellona in semifinale?) mi frega poco!
Immagino che i gufi abbiano dovuto cancellare dai loro pc e smartphone meme e altre monate del genere sulla mancata tripletta per sostituirli con quelli per la notte del 3 giugno, ma baratterei Scudetto e Coppa Italia per quella coppa che ha vinto solo due volte. Pochissime in confronto agli Scudetti che si è cucita sul petto.
La finale di Champions League per ogni juventino è un'ansia, soprattutto pensando a come ha vinto le uniche due volte: grazie a un rigore inesistente in una serata tragica dopo una partita che non verrà mai ricordata per il risultato e ai rigori praticamente in casa (all'Olimpico di Roma). La Juve detiene il record di sconfitte in finale per il quale c'è poco da bullarsi al bar con gli amici.
Vorrei riuscisse a vincere al massimo nei centoventi minuti di gioco senza dover dimostrare di saper calciare un pallone fermo a undici metri dalla porta.
Arrivare in finale non è importante, l'importante è vincere la finale è una frase banale ("La vittoria è l'unica cosa che conta" è una citazione made in Juventus). Come quando giocavo a calcio, non mi accontento mai e oltre che vincere, preferisco anche in un certo modo.
Le finali che mi sono piaciute sono state quelle del Milan: nell'89 contro la Steaua Bucarest a Barcellona, nel '94 contro il Barcellona a Atene, due vittorie per 4-0 ma anche il primo tempo della finale del 2005 a Istanbul contro il Liverpool per poi riprendersi la rivincita due anni dopo ancora ad Atene. Sempre Milan e sempre esempi di calcio. Quelle sono vittorie che danno soddisfazione.
Lo so che le finali sono partite difficili, la tensione ti taglia le gambe a discapito del gioco e contro il Real Madrid sarà difficilissima.
Scrivo a titolo personale, immagino ci siano persone contentissime di vincere qualunque sia il modo ma credo che molti tifosi juventini la pensino come me e desiderino una vittoria come quelle descritte sopra.
Serve anche alla Juve per affermarsi come il club più forte. Non basta dimostrarsi all'altezza del Real Madrid arrivando ai rigori, serve vincere con autorità.
Ieri sera ne ho vista in abbondanza, a parte i soliti minuti finali di rilassamento precoce da far saltare i nervi.
Sabato 3 giugno posso accettarli, ma solo se quella coppa poi viene a Torino!
Come ormai scrivo da un po', parafrasando l'hashtag ufficiale, fino a quel giorno e cioè fino alla finale, #finoallafinemaninellepalle!
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