Immaginate di avere voglia di vivere!
Il 9 febbraio 2009 moriva Eluana Englaro.
A 8 anni di distanza i 5 governi che si sono susseguiti (Berlusconi, Monti, Letta, Renzi e Gentiloni) non sono riusciti a fare il loro lavoro al riguardo e cioè emanare una legge sulla morte assista o sulla fine della vita, chiamate come volete l'eutanasia, mentre una discussione è ferma da oltre 1 anno in Parlamento.
Intanto, Fabiano Antoniani, il DJ Fabo tetraplegico e cieco da quasi tre anni in conseguenza di un incidente, ha trovato la sua libertà in Svizzera, dove è dovuto andare per morire questa mattina.
Quando l'ho letto mi sono tornare in mente le parole che avevo scritto per Eluana Englaro.
Chissà quante persone, anche anziane, stanno trascorrendo così il loro tempo (ho usato questa perifrasi perché il verbo 'vivere' non lo trovo adatto).
Così, visto che questo blog non esisteva ancora e non avevo pubblicato qui quel pensiero, lo riprendo.
A distanza di 8 anni, mi spiace ritrovarlo ancora attuale.
Immaginate di avere voglia di vivere! Voglia di esprimere le proprie capacità professionali a lavoro di dimostrare le proprie competenze e di mettere in pratica le lezioni universitarie dopo tanti anni di studio e di sacrifici.
Immaginate di voler donare il vostro amore verso una persona che vi piace e immaginate di passare le notti in bianco pensando a cosa dirle quando ve la troverete davanti o a cosa inventarsi se troverete il coraggio di telefonarle.
Immaginate quanto palpiterebbe il vostro cuore impazzito solo al pensiero!
Cercate di immaginare di sfogare tutta la vostra rabbia agonistica in una schiacciata a terra, a rete, in un tiro al volo o in una stoppata ad un avversario, nella rincorsa agli ultimi chilometri di una maratona quando il vostro corpo vi dice che ne avete ancora e che ce la potete fare, nell'ultimo salto che vi rimane a disposizione per un podio per una medaglia che vale tutti gli sforzi e i sacrifici che avete fatto! O semplicemente per arrivare al traguardo.
Pensate alla gioia e alla meraviglia di assistere a un'alba sulla vetta di una montagna, al tramonto in riva al mare, allo sbocciare di un fiore.
Ricordatevi quanto vi piaceva sentire il profumo dell'erba appena tagliata o dell'asfalto appena bagnato dalla pioggia estiva e all'arcobaleno dopo.
Pensate a un sorso di un buon vino rosso bevuto in compagnia.
Pensate all'abbraccio di un amico o di una persona cara.
Immaginate di avere tutta questa energia nel vostro corpo e di volerla sprigionare come qualsiasi altra persona sarebbe in grado.
Immaginate di rinchiudere tutti questi stati d'animo inespressi e tutta la loro energia in un corpo che non può viverli. E. E. adesso è passata a miglior vita. Diamo a lei e a chi ha avuto la forza di assisterla riposo e rispetto.
A 8 anni di distanza i 5 governi che si sono susseguiti (Berlusconi, Monti, Letta, Renzi e Gentiloni) non sono riusciti a fare il loro lavoro al riguardo e cioè emanare una legge sulla morte assista o sulla fine della vita, chiamate come volete l'eutanasia, mentre una discussione è ferma da oltre 1 anno in Parlamento.
Intanto, Fabiano Antoniani, il DJ Fabo tetraplegico e cieco da quasi tre anni in conseguenza di un incidente, ha trovato la sua libertà in Svizzera, dove è dovuto andare per morire questa mattina.
Quando l'ho letto mi sono tornare in mente le parole che avevo scritto per Eluana Englaro.
Chissà quante persone, anche anziane, stanno trascorrendo così il loro tempo (ho usato questa perifrasi perché il verbo 'vivere' non lo trovo adatto).
Così, visto che questo blog non esisteva ancora e non avevo pubblicato qui quel pensiero, lo riprendo.
A distanza di 8 anni, mi spiace ritrovarlo ancora attuale.
Immaginate di avere voglia di vivere! Voglia di esprimere le proprie capacità professionali a lavoro di dimostrare le proprie competenze e di mettere in pratica le lezioni universitarie dopo tanti anni di studio e di sacrifici.
Immaginate di voler donare il vostro amore verso una persona che vi piace e immaginate di passare le notti in bianco pensando a cosa dirle quando ve la troverete davanti o a cosa inventarsi se troverete il coraggio di telefonarle.
Immaginate quanto palpiterebbe il vostro cuore impazzito solo al pensiero!
Cercate di immaginare di sfogare tutta la vostra rabbia agonistica in una schiacciata a terra, a rete, in un tiro al volo o in una stoppata ad un avversario, nella rincorsa agli ultimi chilometri di una maratona quando il vostro corpo vi dice che ne avete ancora e che ce la potete fare, nell'ultimo salto che vi rimane a disposizione per un podio per una medaglia che vale tutti gli sforzi e i sacrifici che avete fatto! O semplicemente per arrivare al traguardo.
Pensate alla gioia e alla meraviglia di assistere a un'alba sulla vetta di una montagna, al tramonto in riva al mare, allo sbocciare di un fiore.
Ricordatevi quanto vi piaceva sentire il profumo dell'erba appena tagliata o dell'asfalto appena bagnato dalla pioggia estiva e all'arcobaleno dopo.
Pensate a un sorso di un buon vino rosso bevuto in compagnia.
Pensate all'abbraccio di un amico o di una persona cara.
Immaginate di avere tutta questa energia nel vostro corpo e di volerla sprigionare come qualsiasi altra persona sarebbe in grado.
Immaginate di rinchiudere tutti questi stati d'animo inespressi e tutta la loro energia in un corpo che non può viverli. E. E. adesso è passata a miglior vita. Diamo a lei e a chi ha avuto la forza di assisterla riposo e rispetto.
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