Superficialità e negligenza
È da un po’ che manco di parlare di politica. Questa mattina è arrivato un grande stimolo. Dopo aver represso con forza qualche bestemmia (perché ero in ufficio, altrimenti mi sarei sfogato). Quello che ho letto oggi mi ha fatto venire il sangue agli occhi.
Quando l’ho letto ho sbarrato gli occhi. Non tanto perché inaspettato, quanto più per il valore. L’aumento del prezzo del carburante di 6,5 centesimi/litro è tanto. Moltiplicatelo per i litri del serbatoio della vostra auto/moto e per il numero di volte che fate rifornimento.
Vorrei sapere cosa hanno da dire tutti quelli che insultavano il governo Monti fatto di banchieri e professori, perché Letta e compagnia non dimostrano di essere migliori, soprattutto perché hanno un passato recentissimo dal quale non hanno imparato una emerita fava.
La casta sempre più casta paraculata ed il popolo sempre meno sovrano e sempre più bastonato.
L’aumento del prezzo al litro del carburante dimostra tutta l’incapacità governativa e la mancanza di lungimiranza dei nostri governatori.
Nessuno ha pensato alle conseguenze di questo aumento? Non solo alla pompa (intesa quella che eroga il carburante alle stazioni di servizio), ma anche nei consumi in generale: perché così aumenteranno i costi di trasporto di materie prime, beni semilavorati e prodotti finiti che si vanno a sommare all’incremento dell’aliquota IVA. In conclusione: spenderemo di più per fare acquisti, non solo di generi di secondario interesse come per esempio l’abbigliamento e l’arredamento ma anche degli alimentari. Fate venire dalla Sicilia il pesce e le arance con i tir (che non rispettano orari di percorrenza e limiti di velocità pur di consegnare la merce al nord, ma questo è un altro discorso lunghissimo) e vediamo quanto costeranno l’antipasto misto mare e la vostra spremuta di vitamina C.
In anni di crollo costante dei consumi, mi sembra una scelta davvero poco astuta, anche perché così si provoca una conseguente diminuzione delle entrate fiscali, leggi IVA, imposta che grava al 100% sui consumatori: infatti, se non acquistiamo, il nostro caro Stato non ha IVA credito. È notizia recente il crollo del gettito fiscale dall’IVA nei primi 8 mesi del 2013.
Quindi in una sola mossa, i nostri politici riescono a causare un doppio danno alla nazione: diminuzione dei consumi = diminuzione delle entrate da IVA = diminuzione del PIL.
Poi, se la gente non acquista le aziende non producono, e se non producono licenziano personale, che si trova senza stipendio e quindi dovrà per forza ridurre le spese mentre le aziende alzeranno la spesa pubblica richiedendo la cassa integrazione.
Così, oltre a ridurre le entrate dello Stato, si aumenta la spesa pubblica per la CIG.
Splendido! Così al posto di dare uno stimolo alla spesa, si fa l’esatto contrario! Perché? Cazzo vanno a finire quei soldi? A pagare i politici e le loro fantasie?
Forse uno schema facilita la comprensione:
Le persone che noi strapaghiamo per sistemare i conti pubblici, per ovviare ad una situazione di deficit (aumento spesa pubblica e diminuzione entrate, uscite > entrate) e migliorare i conti che fanno? Al posto di dare un impulso ai consumi li uccidono.
Per di più, aumentano la spesa pubblica per pagare una persona che deve capire come tagliare la spesa pubblica (che può anche capire come farlo, ma che alla fine non ci provvede... e sappiamo bene tutti come ridurre la spesa pubblica).
Geniale! Siamo i primi finanziatori della nostra Patria e ci tagliano la capacità contributiva. Eccezionale!
Come togliere il Ventolin ad uno che ha un attacco di asma!
Purtroppo la politica non ha la testa e le palle per scelte lungimiranti, non c’è alcuna politica di medio/lungo termine. Penso che i governanti non l’abbiano mai pronunciato questi due termini.
Eppure c’è un passato recentissimo, giusto poche pagine precedenti nell’album della storia d’Italia. E invece no, sempre la solita cosa.
Che poi, è colpa loro se siamo ridotti così.
E non capisco, e ancora meno accetto, che debba essere io e la mia famiglia, a pagare (gli stipendi loro e dei relativi lacchè ed accoliti vari) per la loro insipienza incapacità ignavia superficialità ignoranza egoismo servilismo.
Voglio vedere un bilancio di Stato, per vedere dove vanno a finire i miei soldi quando faccio il pieno alla macchina. Ma purtroppo, ormai il falso in bilancio non è più un reato.
Sembra che essere un onesto cittadino invece lo sia, e anche molto grave.
Quando l’ho letto ho sbarrato gli occhi. Non tanto perché inaspettato, quanto più per il valore. L’aumento del prezzo del carburante di 6,5 centesimi/litro è tanto. Moltiplicatelo per i litri del serbatoio della vostra auto/moto e per il numero di volte che fate rifornimento.
Vorrei sapere cosa hanno da dire tutti quelli che insultavano il governo Monti fatto di banchieri e professori, perché Letta e compagnia non dimostrano di essere migliori, soprattutto perché hanno un passato recentissimo dal quale non hanno imparato una emerita fava.
La casta sempre più casta paraculata ed il popolo sempre meno sovrano e sempre più bastonato.
L’aumento del prezzo al litro del carburante dimostra tutta l’incapacità governativa e la mancanza di lungimiranza dei nostri governatori.
Nessuno ha pensato alle conseguenze di questo aumento? Non solo alla pompa (intesa quella che eroga il carburante alle stazioni di servizio), ma anche nei consumi in generale: perché così aumenteranno i costi di trasporto di materie prime, beni semilavorati e prodotti finiti che si vanno a sommare all’incremento dell’aliquota IVA. In conclusione: spenderemo di più per fare acquisti, non solo di generi di secondario interesse come per esempio l’abbigliamento e l’arredamento ma anche degli alimentari. Fate venire dalla Sicilia il pesce e le arance con i tir (che non rispettano orari di percorrenza e limiti di velocità pur di consegnare la merce al nord, ma questo è un altro discorso lunghissimo) e vediamo quanto costeranno l’antipasto misto mare e la vostra spremuta di vitamina C.
In anni di crollo costante dei consumi, mi sembra una scelta davvero poco astuta, anche perché così si provoca una conseguente diminuzione delle entrate fiscali, leggi IVA, imposta che grava al 100% sui consumatori: infatti, se non acquistiamo, il nostro caro Stato non ha IVA credito. È notizia recente il crollo del gettito fiscale dall’IVA nei primi 8 mesi del 2013.
Quindi in una sola mossa, i nostri politici riescono a causare un doppio danno alla nazione: diminuzione dei consumi = diminuzione delle entrate da IVA = diminuzione del PIL.
Poi, se la gente non acquista le aziende non producono, e se non producono licenziano personale, che si trova senza stipendio e quindi dovrà per forza ridurre le spese mentre le aziende alzeranno la spesa pubblica richiedendo la cassa integrazione.
Così, oltre a ridurre le entrate dello Stato, si aumenta la spesa pubblica per la CIG.
Splendido! Così al posto di dare uno stimolo alla spesa, si fa l’esatto contrario! Perché? Cazzo vanno a finire quei soldi? A pagare i politici e le loro fantasie?
Forse uno schema facilita la comprensione:
Le persone che noi strapaghiamo per sistemare i conti pubblici, per ovviare ad una situazione di deficit (aumento spesa pubblica e diminuzione entrate, uscite > entrate) e migliorare i conti che fanno? Al posto di dare un impulso ai consumi li uccidono.
Per di più, aumentano la spesa pubblica per pagare una persona che deve capire come tagliare la spesa pubblica (che può anche capire come farlo, ma che alla fine non ci provvede... e sappiamo bene tutti come ridurre la spesa pubblica).
Geniale! Siamo i primi finanziatori della nostra Patria e ci tagliano la capacità contributiva. Eccezionale!
Come togliere il Ventolin ad uno che ha un attacco di asma!
Purtroppo la politica non ha la testa e le palle per scelte lungimiranti, non c’è alcuna politica di medio/lungo termine. Penso che i governanti non l’abbiano mai pronunciato questi due termini.
Eppure c’è un passato recentissimo, giusto poche pagine precedenti nell’album della storia d’Italia. E invece no, sempre la solita cosa.
Che poi, è colpa loro se siamo ridotti così.
E non capisco, e ancora meno accetto, che debba essere io e la mia famiglia, a pagare (gli stipendi loro e dei relativi lacchè ed accoliti vari) per la loro insipienza incapacità ignavia superficialità ignoranza egoismo servilismo.
Voglio vedere un bilancio di Stato, per vedere dove vanno a finire i miei soldi quando faccio il pieno alla macchina. Ma purtroppo, ormai il falso in bilancio non è più un reato.
Sembra che essere un onesto cittadino invece lo sia, e anche molto grave.
La notizia dell'aumento delle accise non era vera.
Forse c'era l'intenzione e poi per fortuna hanno cambiato idea.
Però il pensiero globale rimane valido.