Lazio - Inter

Domenica sera l'Inter ha vinto contro la Lazio all'Olimpico, che è anche la casa della Roma che è seconda in classifica a 2 punti dai nerazzuri.
E figuriamoci se i laziali, ormai salvi a meno di un inopinabile quanto difficile da verificarsi combinazione di risultati funesti, si sbattevano per assicurarsi la salvezza matematica, rischiando di regalare lo scudetto agli odiati cugini! Manco morti, ahò!
Più dei giocatori in campo a non giocare, sono stati i tifosi romani a non tifare la propria squadra anzi, hanno sostenuto gli avversari partecipando con sarcastici striscioni.
Direi che tutto si è svolto nel pieno spirito sportivo italiano, fatto di sfotto tra tifoserie avverse e di tradizionali gambe ritratte (se non addirittura non messe) perché tanto ormai si è belli che a posto. 
Quello che mi ha stupito è stato lo stupore degli soliti addetti, giornalisti, tifosi (i primi due a volte e molto spesso coincidono in modo imbarazzante!), presidenti di società, preti, perpetue, suore, Santi e Madonne scomodati da tutte le parti e in tutti i modi possibili. Ma dai, di ridicolo c'è stato questa dimostrazione di verginità da parte di leccaculo che alla fine saranno anche contenti che sia finita così, o che se c'è davvero qualcosa che gli brucia tra le natiche è l'ennesimo scudetto degli ultimi anni all'Inter (vedi Mughini).
Il senso di sportività in Italia non so nemmeno quanto tempo fa è morto perché da 25 anni che seguo il calcio ho sempre sentito di partite finite con insospettabili risultati a fine campionato. Succede anche nel calcio dilettantistico, dalla terza categoria alla Serie D.
Lo hanno fatto anche Cagliari - Udinese ieri, un punto a testa per la certezza di giocare ancora in Serie A l'anno prossimo, perché farsi male?
E' ridicolo scandalizzarsi adesso per l'ennesimo biscottone.
La Roma poteva fare a meno di perdere con la Doria in casa domenica scorsa. Adesso scarica le sue negligenze sulle presunte colpe altrui?
Non capisco perché Rosella Sensi se la prende con l'Inter. Pensa che l'A.D. nerazzurro Paolillo sia andato a regalare qualcosa ai tifosi laziali per convincerli a tifare contro la propria squadra? I romanisti avrebbero fatto meglio a non festeggiare quando si sono trovati in testa qualche settimana fa, ma da quelle parti dove non sono in grado di accettare le sconfitte e tanto meno sanno vincere, lo stile è una famosa deficienza.
Cosa ce ne deve fregare se i tifosi esultano se la propria squadra prende un gol? In campo c'erano mille tifosi o 11 giocatori? Penso sia normale in una città dove si gioca il derby, quando la squadra è ormai fuori da ogni pericolo e ambizione, sperare di non fare regali pericolosi ai cugini. O è una bestemmia? O pecco di sincerità? Perché l'ipocrisia è la retta via, mentre la trasparenza solo un suicidio.
Quello che c'è di scandaloso nel calcio italiano degli ultimi anni sono invece proprio le due squadre romane, perché riescono sempre a iscriversi alla Serie A nonostante i loro buchi enormi in bilancio creati da persone paraculate incapaci e prive di conoscenze, nonostante le minacce delle banche e nonostante 25 anni (ne rimarranno ancora altri 20 credo) di debiti spalmati grazie alle amicizie giuste nei palazzi che contano, cosa che è impensabile per una qualsiasi azienda (o società sportiva) normale che sarebbe stata costretta a chiudere!
Lo scandalo è che siano i tifosi a decidere e che le società siano così deboli e pivelle da lasciarglielo permettere!
Lo scandalo sono i giornalisti falsi e lacchè costretti a stare ai piedi degli editori che gli dicono cosa scrivere e/o dire perché i presidenti delle (pseudo) grandi squadre sono tra i maggiori azionisti del giornale/canale tv che gli concede di vivere.
Lo scandalo è la nostra sorpresa quando vediamo che in Premiership la squadra retrocessa da mesi va a vincere in casa di quella in corsa per un posto nelle coppe europee.
Gli scandalosi siamo noi che il sabato davanti la classifica ci mettiamo a indovinare come finiranno le partite in Serie A in base ai punti e alla situazione di ogni squadra.
Poi andiamo a inorridirci perché i tifosi fischiano la propria squadra... la memoria è corta?
Ricordo un derby di Roma di pochi anni fa finito a reti nemmeno inviolate tanto il pallone è rimasto distante dalle due aree di rigore! Ma la necessità di entrambe di non perdere ha prevalso e nessuno ha avuto il coraggio di alzare il minimo dubbio! Quella sera si è parlato di equa spartizione dei punti. 
Ma vaffanculo! Anche Mughini. Capisco l'anno di merda della Juve (che sono due anni che fa l'opposto del sistema Moggi: vende le sue partite al posto di comprarle!), ma fare il saccente con quelle frasi è pietoso.
Ma sabato 22 ci saranno orde di addetti neo tifosi o neo detrattori pronti a lodare o a smerdare l'Inter.
Lo scandalo sembra l'onestà. Perché nessuno ha il coraggio ne' il potere delle proprie azioni.
E nonostante tutto, siamo ancora così rimbambiti da sacramentare per una partita di pallone.

PS: mercoledì 5 all'Olimpico si gioca la finale di Coppa Italia. Ancora Roma - Inter. Io prevedo che qualcosa non vada liscio, dentro o fuori lo stadio. Vediamo. Speriamo di no!

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