Euro2024: prosegue l'agonia

Credevo di dedicare questo post all'eliminazione dell'Italia dagli Europei 2024. Ma un po' di speranza ce l'avevo perché questa Croazia è stata di un livello inferiore rispetto a quella dei mondiali. Con degli anni in più e con dei giocatori chiave reduci da un campionato arabo che assomiglia di più a un torneo tra scapoli e ammogliati, solo che miliardari.

Fino al minuto 97 e 19", c'era solo un sottile filo di speranza che ci legava a un possibile passaggio del turno come una delle 
quattro migliori terze (non è complicato se lo leggete piano). Ma, onestamente, per quanto visto fino a quel momento, la mia speranza era quella di tornare a casa.

E invece niente, ci siamo condannati a proseguire l'agonia.

Per fortuna che quel frigorifero due ante con dispenser ghiaccio che risponde al nome e cognome di Niclas Füllkrug (mi ero invaghito di lui ai mondiali 2022) ci ha evitato un iniquo e impietoso ottavo.

Ci fosse una giustizia divina calcistica, Italia e Croazia meriterebbero di tornare a casa entrambe ma il regolamento dice che passano le prime due di ogni girone.

Spalletti è un mostro nel tergiversare, nella pretattica. Ha menato la stampa per l'aia facendole credere per cinque giorni di giocare con lo schema 4141 (sembra un numero telefonico) e invece il cittì sorprende tutti, ascoltando il parere popolare affidandosi allo schema-Inter: 3-5-2 con Raspadori e Retegui al posto dei deludenti Chiesa e Scamacca.

Penso una cosa: se il gioco latita (eufemismo), se in mezzo al campo non abbiamo un regista che pensi veloce, capace di mettere la palla  
dovecomequando è giusto (non chiedo Pirlo che giocava, letteralmente, a occhi chiusi!), è difficile che all'attacco arrivi una palla! Se dietro l'attaccante non ci sono giocatori capaci di fargli arrivare la palla e lui è pure costretto a tornare a centrocampo, abbassando ancora il baricentro della squadra, che colpa ne ha?

E infatti anche stasera è toccato a Raspadori tornare nella nostra trequarti campo per venirsela a prendere. Che poi, nel buco lasciato da Giacomo, non si poteva inserire un centrocampista per aggredire la profondità?

No. Perché i nostri azzurri sono l'anticoncezionale, il bromuro del calcio.

Inconcreti. Lenti. Approssimativi. Zero scambi 1-2 sulla fascia e men che meno provano un 1vs1. Non cercano la profondità. Figurati trovarla! Meno male hanno di fronte la Croazia che giocherebbe per vincere e manco ci prova.

Poi succede la sfiga: l'unica cosa che può cambiare l'equilibrio. Anzi, le uniche due, quasi in sequenza: la prima è il rigore. Per la Croazia. Tocco di mano di Frattesi. I difensori azzurri sono gli unici a non legarsi le mani come dei salami. Forse nell'Inter sono stati abituati troppo bene nello scorso campionato. Per fortuna che Donnarumma quando gioca per la sua Nazionale si trasforma e immagino che coglioni girati abbiano a Parigi. Nemmeno un minuto dopo, la seconda: dormita difensiva e gol di Modric 
che ripara il rigore sbagliato. Sono quasi contento per lui.

Allora è del tutto inutile avere un portiere che para anche le Madonne se davanti si dorme! Ma se le difese fossero perfette, le partite finirebbero tutte 0-0, come diceva il buon vecchio Beggio, un mio ex allenatore.

La partita prosegue. Resta una mezz'ora per reagire, per passare il turno. Per
"far vedere chi siamo veramente", come ha detto Buffon. Ma non ci sono idee. Non sanno cosa fare del pallone. Sembrano passarselo come i bambini quando giocano a bomba!

Più girano le lancette, e non solo, e più penso sia meglio non andare agli ottavi nemmeno tra le quattro migliori terze (v.s.). Non ce lo meritiamo e, soprattutto, siamo troppo scarsi e rischieremmo una brutta figura epica.

Guardo il cronometro: ma abbiamo fatto 1 tiro in porta in 68 minuti?
Diventa difficile segnare se non tiri, se tieni la palla a 30 metri dalla porta.

Caressa dice che siamo alle preghiere. Magari. 
Dio porta pazienza se ti fischiano le orecchie. Anche la Madonna, Gesù e tutti i santi in paradiso perché siamo alla Madonne più cattive che un veneto possa esprimere!
Bergomi invece chiede personalità. Ma quale personalità, zio!? Non hanno il coraggio di fare un lancio, ad allargare il gioco. Preferiscono passarla a Donnarumma!
Cosa se ne fanno di Retegui e Scamacca se non gli arriva un cross decente?

Manca sempre meno. Mammaaa! Voglio andare a casaaaa!!!

Mentre il ministro della cultura Sangiuliano si chiederà perché Spalletti non ha messo dentro Cruijff invece di Fagioli, i
o invece mi chiedo il motivo di perseverare con Di Lorenzo e Jorginho e di tenere El Shaarawy in panchina.

E proprio quando penso che questi qui non segnerebbero nemmeno se si  giocasse per 180', succede quello che non ti aspetti: un tiro in porta!
Non di quelli da fuori area in posizione centrale, ma in stile Del Piero 2006. Difficilissimo uguale! Una botta sul sette. Una botta di culo!

Tirare in porta! Ma quanto ci voleva? Era così tanto difficile porca di quella puttana?! Le basi: porta-pallone-tiro. Lo impari al parco. All'oratorio. È l'istinto. La legge della strada Gesùcristo santissimobenedetto!
Zaccagni? Zaccagni! Ma da dove viene?

È
 finita. Lacrime degli azzurri stesi per terra. Forse perché avrebbero preferito farsi un altro tatuaggio e andare a Tenerife, invece sono costretti a rimanere almeno un'altra settimana in Germania. Prossima gita a Berlino. Spiace ma tocca la Svizzera, sabato all'ora dell'ape.

Se è quella che ha pareggiato all'ultimo istante contro la Germania, siamo fottuti. Meglio se è quella che ha fatto 1-1 con la Scozia.
Contro la Svizzera non ci sarà il migliore in campo fino ad ora, Calafiori. Un difensore. Uno che non ha mai giocato nemmeno le coppe europee, alla prima esperienza in Nazionale.

Ci siamo risparmiati l'umiliazione della Germania, ma essere eliminati dalla Svizzera non sarà diverso, a meno di improbabili stravolgimenti metafisici.
Potrebbe finire ai rigori. E con Sommer e Donnarumma che se la cavano benino dai tiri dagli 11 metri, potrebbero andare a oltranza infinita.

Fino al minuto 97 e 19" me l'ero messa via. Euro 2024 finisce qui. Meglio così, non sono degni. Ma la Croazia ha fatto niente per vincere né per difendere il vantaggio. Mi spiace per Modric. A 39 anni e con una bacheca invidiabile, ha dimostrato di avere tanta più fame di uno di 25 con
zero tituli. Avrebbe voluto lasciare la sua Nazionale in un altro modo e lo avremmo voluto tutti.

Penso a Gasperini, allenatore che fa giocare l'Atalanta: purtroppo non ha insegnato niente. Dopo la semifinale di ritorno di Europa League contro il Marsiglia, ha detto che
"se ci fossimo chiusi ad aspettarli, le avremmo prese".

Perché così come la musica la si fa, il calcio si gioca.
Veloce. Largo. Profondo. Ma solo a due semplici condizioni: che i giocatori abbiano le qualità (tecniche, tattiche, umane come il coraggio, la fame e la volontà) e vogliano seguire quello che dice l'allenatore.
Se con la Svizzera, tutto d'un tratto, succede questo, potremmo avere delle speranza ma ci credo poco. E infatti, come ha detto Fabio Capello, uno che ha vinto dei trofei perché di calcio capisce qualcosa, l'Italia soffre il gioco veloce, né è capace di giocare veloce.

Dopo i playoff del Vicenza, le partite della Nazionale. Tanta sofferenza non me le meritavo! 

L'agonia prosegue.

E nemmeno stavolta siamo riusciti a battere la Croazia.


Fote: X Nazionale Italiana @azzurri

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