Saper vincere

Massimo Stano è appena diventato campione Olimpico nella 20 km di marcia
Una gara difficile già di suo corsa in condizioni difficili. 
Taglia il traguardo, urla di gioia e poi basta. 
Si gira, si leva gli occhiali e si prende alcuni secondi per aspettare il 2° e il 3°, entrambi giapponesi e si inchina davanti a loro, per rendere onore a entrambi. 
Perché alla fine siamo ospiti e li abbiamo battuti in casa loro, ma un avversario va sempre rispettato. 

Prima di arrivare solo un cenno per dedicare la vittoria al/la figlio/a in arrivo. E poi, appena arriva, dopo 20 km di tacco-punta e ancheggiamenti a ritmi che qualcuno non tiene nemmeno per 1/10 dei km, non pensa subito a festeggiare, a prendere la bandiera, non abbraccia l'allenatore ma pensa agli avversari. 
Si prende quei secondi in più per dedicarli agli avversari con i quali ha condiviso la fatica.
Fantastico. Nessuno fin a ora lo aveva mai fatto o, almeno, non l'ho mai visto fare a qualcuno prima di lui. 

Bravo Massimo, per il senso di sportività e di rispetto per gli avversari e i padroni di casa. Un gesto che onora anche la maglia che indossa e la Nazione che rappresenta. 
Il valore dell'atleta lo dimostra l'oro della medaglia che porterà a casa e che arricchisce il medagliere e l'orgoglio italiano. Ma il valore dell'uomo è tutto in quei due inchini.

Vincere è dannatamente difficile. Saper vincere lo è ancora di più. Lo sport è tante cose, lo abbiamo già visto, me è anche rispetto ed emozioni.
Adesso può desfarsi quanto vuole con i festeggiamenti perché una vittoria così lo merita!

E non dite che è solo sport.

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