The Distinguished Gentleman's Ride 2018

Passata anche questa edizione di The Distinguished Gentleman's Ride. Butto giù alcuni pensieri a caldo.
E' stata la settima consecutiva per Vicenza. 
La quinta per me che avevo iniziato a organizzarla con Enrico incontrandoci sotto il portico dell'Osteria al Gallo quel pomeriggio di giugno.

Che storia quella edizione! La numero 0 per concepimento. Come per i film e gli album di musica, il primo della serie resta sempre il migliore. Ha avuto un sapore più autentico reso anche più sorprendente per l'inaspettata massiccia risposta della gente. Avevamo appena iniziato a sfruttare Facebook per invitare le persone, amici e amici di amici e conoscenti. 
Però oltre 200 moto al Piazzale della Vittoria di Monte Berico io e Enrico non ce le aspettavamo e ci sono venute le gambe molli! Ma che soddisfazione!
Se ricordo bene è stata l'ultima edizione con l'unica richiesta di iscriversi al sito. 

Dal 2015 è cambiato molto, si è iniziato a richiedere una donazione in favore della ricerca sul cancro alla prostata, alcune aziende hanno visto l'opportunità e l'hanno sfruttata.
Con ingenua onestà, non guardo gli sponsor, che faranno felici gli ideatori del DGR in Australia, quanto alla possibilità di fare del bene per gli altri per un giorno, facendo una cosa che ci piace che è andare in moto, anche se devo stringermi un nodo al collo per qualche ora, lo posso fare.
 
Oggi si è svolto il DGR 2018 e Vicenza non è mancata.
Almeno, quella parte che la organizza e partecipa, mentre è mancata quella che dovrebbe dare un po' di assistenza e appoggio. Non abbiamo contattato gli uffici del comune che di solito contattavamo ma vista l'ultima esperienza, due anni fa, abbiamo deciso che sono una perdita di tempo e non aiutano affatto nell'organizzazione anzi, la ostacolano con una fierezza nemmeno tanto velata.
Nonostante a inizio settembre avessi chiesto al sindaco di essere presente vista anche la sua passione per le moto (è un harleysta), oggi è stato previsto un blocco del traffico. Indetto con una ordinanza datata il giorno dopo l'invio della email con la presentazione del DGR. Metti pure il caso, perché io e le coincidenze sfigate ci becchiamo con una meraviglia che faccio fatica a capire, e posso comprendere gli impegni del sindaco nel frattempo, ma sarebbe stato un gesto carino se lo staff ci avesse avvisato di questa particolare situazione.
Ma nemmeno le strade chiuse ci hanno bloccato. Certo dispiace non essere potuti passare per le vie del centro città. Ma allora lo potremmo proporre per una prossima edizione.

Non sono mancate le voglie agli antipodi, di prendersi poco sul serio come di crederci veramente, indossando i primi abiti che capitano per rispondere ai crismi del distinto gentiluomo oppure di mettersi d'impegno per impressionare gli altri o semplicemente soddisfare il proprio spirito edonista. Ma va bene così, anche questi aspetti fanno parte del DGR, anzi è il sale della manifestazione.
Non sono mancate le moto fuori tema. Rispetto agli anni passati devo riscontrare che quest'anno si è capito che il DGR è un evento di nicchia dedicato a un determinato stile di moto. C'era chi chiedeva prima se con la sua moto poteva o non poteva partecipare. Un po' più di consapevolezza che fa piacere.
Non sono mancati nemmeno chi sbaglia a partecipare: non sono quelli che capitano li per caso anzi, ci sono di proposito, ma non sono presenti per il motivo più giusto, che è quello di partecipare a una raccolta fondi. 
Capisco che il DGR nasce con quello spirito goliardico di mettersi in strada sulla propria moto vestito in tiro. Ma non è più solo questo e mi spiace molto, ci sto molto male, mi fa molto incazzare, vedere persone che partecipano senza aver risposto a una richiesta che viene fatta per essere presenti ogni ultima domenica di settembre.
Non facciamo una sfilata di pagliacci in abito elegante applauditi dalle persone sorprese dal rumore potente che le fa affacciare alle finestre di casa o girare sui marciapiedi. Ci troviamo per far vedere che i motociclisti sono cosi distinti e gentiluomini che fanno anche del bene.
Se si va a vedere, sembra che ogni partecipante abbia fatto la sua donazione. Farò i miei conti perché mi piace perdermi nei numeri e nelle caselle di Excel, ma questo è un dato statistico falso. La donazione è anche libera, e accettiamo tutti, perché non possiamo rimandare a casa nessuno, ma mi chiedo se provano una piccola vergogna. Che hanno tempo fino al 31 ottobre per far sparire.
Ma preferisco pensare a quelli che ci sono sempre, che si mettono a disposizione, che passano i sabati mattina in giro per una provincia semi sconosciuta a studiare il percorso invece di godersi la splendida giornata in beata pace.
Non è mancata quella voglia di stare insieme, uomini e donne e figli, chi per la prima volta chi per la seconda. Oggi perfino un carlino (se non sbaglio).
Non è mancato chi viene da quell'edizione 0 anche se potrebbe scegliere ride più vicini e comodi e mi fa sempre un gran piacere vedere e con le quali due chiacchiere si scambiano sempre. 

Per quanto mi riguarda, questa edizione è stata la più facile da organizzare: se il luogo di partenza ormai è una tradizione (che l'anno prossimo cambierà, anticipo questa cosa qui per chi non lo sapeva ancora, ma in fondo non cambierà niente...), quello di arrivo è stato trovato subito e la strada per raggiungerla non poteva che essere quella e non vedevo l'ora di farla. Spero che i partecipanti si siano accorti dello spettacolare palcoscenico che hanno attraversato e che splendida vista avessero attorno.
Il DGR è un gran casino e a volte mettersi d'accordo è un'impresa, resa piacevole nelle serate passata con una pizza e delle birre davanti, a volte trascendendo dal motivo vero per il quale ci si trova (ricordo che una sera un paio di anni fa abbiamo mandato in vacca tutto e abbiamo parlato di tutt'altro!). Quest'anno eravamo in tre e questo ha reso le cose un po' più facili: meno teste da mettere d'accordo e un confronto più veloce.
Infatti, è stata anche l'edizione orfana di Matteo e Enrico. Soprattutto Enrico, non che Matteo sia da meno anzi, poi l'ardito ieri è stato al nostro fianco, ma perché il DGR rispecchia l'animo di Enrico e non è un caso se è stato lui a portarlo a Vicenza dal primo anno. In fondo con la Vespa organizzava già qualcosa di simile. Aveva intuito che un evento come questo mancava alla città. Però lui è una persona coerente con le sue idee e lo apprezzo molto.
Avere al fianco Matteo e Enrico gli anni passati è stato bello e stimolante e sono contento di averli conosciuti.
Il DGR è bello anche per questo: perché è una bella occasione per incontrare belle persone. 
E infatti, è stato anche l'origine dei Pochi ma Bonnisti, veri gentlemen e ladies non solo l'ultima domenica di settembre.
Niente foto quest'anno. Detesto farle con il telefono. L'unica che ho fatto è quella in fondo questo post. Purtroppo il 19 giugno qualche sconosciuto ha pensato di entrare in casa e di rubare tra le altre cose anche le macchine fotografiche. 
E' stato anche il DGR vissuto in una nuova posizione: vista l'assenza di Enrico quest'anno sono passato da moto scopa a moto di testa e non avrei proprio potuto staccarmi dal gruppo per fare delle foto.
Stare davanti è una strana sensazione, per me è una posizione scomoda: mi sono sentito responsabile degli altri 179/180 motociclisti, all'inizio guidavo col braccino, non sapevo se andavo alla velocità giusta e per fortuna avevo al fianco Domenico e Andrea che mi davano la situazione della comitiva.
Non vivere il corteo da dentro senza sentirne il rombo che ti circonda è diverso, l'ho sentito meno sotto questo aspetto. Quasi come fossi io a trainare loro e non tutte le altre moto a trasportare me come in passato. E poi quella non è una posizione alla quale sono abituato, così in vista, esposto. Non credo sia quello il mio ruolo.
Non mi resta che aspettare le foto di Mauro, Enrico, il video di Elena e Lisa. E di tutto il materiale che arriverà - spero - da chi oggi c'è stato.

Nel frattempo, finché veniva organizzata la settima edizione del Distinguished Gentleman's Ride, si pensava già all'ottava. Cambierà qualcosa, che non cambierà nulla come ho già detto. Siamo ambiziosi, e speriamo di riuscirci. 
E poi, il DGR Vicenza non ha mai deluso.
Tally Ho!

#JoinTheGentry #RideDapper #DGRVicenza


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