Amministrative 2018: le lascio agli altri

A Vicenza domenica 10 giugno (oltre al 24 giugno per l'eventuale probabile ballottaggio) si andrà a votare per eleggere il nuovo sindaco
Non andrò a votare. Per il banale motivo che non ci sono candidati dai quali mi sento rappresentato. 
So che c'è stato più di qualcuno che ha dato la propria vita per dare a noi la possibilità di voto e calpesterei il senso civico al quale si deve rispondere in questi casi, ma non è stata una scelta semplice, presa d'istinto. Mi rode tantissimo non votare ma nessun candidato sindaco mi ispira quella necessaria fiducia.
Potrei andare e votare per un candidato consigliere comunale, ce ne sarebbe uno ma darei il voto anche al suo candidato sindaco.

Il Movimento 5 Stelle è stato depennato dalla lista e nemmeno i candidati sanno perché. O forse sì ma non lo dicono. Fossi in loro, non ci penserei una volta a fare il favore ai capi che hanno deciso questa mossa di risbattermi come hanno fatto loro tra meet up e proteste in svariati posti della città in questi anni. Se questo è il risultato del loro impegno, è meglio tornare a dedicare un po' più di tempo alle famiglie, agli amici, alla pesca, all'organizzare sagre e grigliate o qualsiasi sia il loro hobby preferito.

Parlare di
centro destra e centro sinistra mi fa mal di pancia. Perché i loro termini significano tutto e niente. Son centro o destra/sinistra? Ovviamente in entrambi gli schieramenti ci sono gli estremisti. La destra li accetta con un atteggiamento piuttosto distaccato nei loro confronti, quasi neanche ne fossero consapevoli. Nella sinistra invece fanno tanta fatica ad entrarci tanto che stanno per i fatti loro e mi chiedo cosa si chiaminio a fare centro sinistra quando manca la parte che li dovrebbe caratterizzare. Inoltre la sinistra vede male (eufemismo) quelli di destra ma qui ci ritorno tra un po'.

Il centro destra di Vicenza così come si presenta alle elezioni ci ha messo un bel po' a nascere. Il primo a spuntare è stato il candidato di una serie di liste civiche composte da alcune persone che prima si erano viste dalla parte opposta. Poi non so perché hanno deciso di andare dall'altra sponda.
Comunque sia questo civico è un ex di un ex partito: nel senso che il suo partito è stato spazzato via senza alcun orgoglio, praticamente sono quasi gli stessi di quell'ex partito solo che cambia il nome. E non essendo un partito passa per civico. Perché il popolo oltre a essere sovrano è anche un po' mona e non fa caso alla storia politica del candidato, vissuta fino a poco prima all'estremità di destra.
La candidatura di questo civico di destra ha sorpreso Forza Italia e Lega che evidentemente pensavo di arrogarsi il diritto di presentare il proprio candidato e non si sono svegliati per tempo. Così tra un baccalà e un cabernet si sono messi d'accordo per il loro candidato tanto che il centro destra a un certo punto si è trovato con due candidati (facciamo uno di destra e uno di centro).
Bella mossa per portarsi via voti tra le due fazioni della stessa parte e consegnare la vittoria all'avversario. Messi così, tanto valeva andare a votare. Non so se alla fine se ne sono resi conto e hanno finalmente dato il loro appoggio (o endorsement, come dicono i cagacazzi che contano, senza sapere cosa significhii) al civico proprio per questo, senza tanti ringraziamenti al loro candidato iniziale.
Quando ancora erano divisi mi hanno dato l'impressione, più quelli di centro che di destra, di fottersene completamente del popolo, della sua sovranità, nemmeno di considerarla, andando avanti con il loro candidato per prendersi il potere, spartirsi i posti nei CdA che contano, per soddisfare il proprio ego e status.
Almeno a me, insignificante cittadino parassita, hanno dato l'impressione di difendere più il loro potere messo in difficoltà che la volontà di riprendersi e migliorare le condizioni di una città persa da 10 anni per altro malissimo.
Alla fine c'è stata la conversione sul candidato civico, che ha un programma preparato in molti mesi e non in pochi giorni come quello di centro, quasi un programma obbligato perché come pensi di presentare un candidato raffazzonato nella cerchia dei tuoi amici - infatti lo conoscevano solo loro -?
Però se dovessero vincere quelli di centro destra, cosa succederà? Ci sarà una unione di vedute? Ci sarà la stessa convergenza anche sul programma? O quelli di centro saranno pronti a proclamare e richiedere la loro parte affermando che "avete vinto - molto diverso da 'abbiamo' - anche grazie ai nostri voti" e pretenderanno il conseguente potere e di sedere nei consigli che contano in virtù della loro percentuale, fottendosene del programma?
Posso votare uno schieramento del genere? Che ha già fatto capire di voler gettare un po' di cemento su un parco gigantesco che sarebbe una bellissima area per tutti e dove poterci fare quegli spettacoli che alla città mancano?

Il candidato del centro sinistra è il risultato delle tradizionali primarie, elezioni interne allo schieramento che incredibilmente non elegge mai il candidato sperato, in nessuna città italiana. Unica eccezione, le primarie di 10 anni fa ma quelle erano per bellezza. Il PD riesce a perdere anche queste elezioni!
Durante le primarie sono stato disturbato più volte, tra telefonate e SMS, da persone con le quali non sono in contatto abituale ma che cercavano di convincermi di votare il candidato da loro sostenuto, sputtanandomi di brutto gli altri due. Adesso, uno dei tre si è ritirato (peccato, per un certo aspetto credo fosse quello con le idee più belle) mentre l'altro appoggia il vincitore: strano, fino al giorno prima i suoi amici ne parlavano male. Cos'è che non capisco io della politica?!
Il vincitore si proclama il diverso dal suo predecessore, che però lo ha nominato (e stipendiato) a dirigere un'azienda pubblica. E nelle varie liste che lo appoggiano ci sono alcuni ex della precedente amministrazione (compreso chi aveva annunciato di tornare a fare il suo lavoro e di lasciare la politica...). Meno male si presenta come il cambiamento rispetto a prima! Certe dinamiche politiche sono più difficili dei ratei e dei risconti che il prof. Ciraolo cercava di farci capire a ragioneria al Fusinieri!
Il programma è un'esplosione di verde, di aiuti sociali, di intenzioni più spontanee ed elettorali che programmate e di bici ovunque (con candidati consiglieri che non ho mai visto col culo sulla sella eppure sono li davanti nella foto di gruppo per il bike sharing, in una città dove scompaiono biciclette alla velocità della luce) nonostante le strada siano una fetta di emmenthal e le piste ciclabili sono lunghe 12 metri o se superano il chilometro iniziano e finiscono nel nulla, grazie ovviamente all'amministrazione precedente.

L'ala estrema del centro sinistra, ovvero la sinistra, corre per i fatti suoi: non va d'accordo con quella moderata, ovvero il centro. Quindi le sottrae qualche piccolo ma sempre prezioso punto percentuale. Mossa d'orgoglio! Bravi.
L'ala estrema del centro destra, ovvero i fascisti (o pseudo tali), è imboscata: infatti le altre liste e partiti amici nemmeno se ne sono accorti di averceli in squadra! Un anonimo ha lanciato un report sulla storia (?) politica di alcuni candidati facendo sapere che, nella destra, c'è qualche fascistello con annesse filosofie. Il bello è che l'anonimo non è degli avversari di centro (ormai è centro, basta!) ma di quelli di centro alleati! E qui torniamo a quello che mi chiedevo prima: posso votare uno schieramento del genere, diviso all'interno per ideologie? Quando sarà, se sarà, il momento di amministrare la città, litigheranno di più tra di loro che con i rivali. Praticamente un PD di destra!

Che poi, si trattava di cose vecchie, di post sui social media di tanti anni fa quando quel candidato era un immaturo tardo adolescente. Anche io disegnavo le croci celtiche nella Smemo, prima di conoscere la storia dell'Irlanda e di S. Patrizio, chiedendomi se davvero credessi a quel simbolo. Mi ha dato fastidio che questa cosa sia passata, e stia ancora passando, come una notizia distraendo elettori e candidati dai reali motivi elettorali. Si sta arrivando alla nausea.

Vicenza ha vissuto gli ultimi 20 anni equamente divisa tra destra prima e sinistra poi

I primi 10 anni di centro destra hanno portato cemento (nuovo tribunale e la caserma americana), svilimento della città e svendita del suo territorio, poche attività culturali nonostante un nuovo teatro. L'amministrazione di destra era troppo presa da se stessa incapace di guardare oltre Palladio e il baccalà per promuovere il suo territorio.
La criminalità era principalmente italiana, nomadi compresi.
I secondi 10 anni di centro sinistra avranno portato un'aria diversa grazie alle molte attività culturali (peccato solo che potessero organizzarle chi contava, chi conosceva qualcuno di giusto, altrimenti o niente o si è dovuti andare in altre città e province), più visitatori in città (e non turisti...) e un miglioramento dei conti pubblici, ma un impoverimento di quelli dei cittadini, svuotando edifici, perdendo una banca (e chi siede sulle poltrone di rappresentanza finge di stupirsi, mentre un mona come me ha avuto il sospetto per gli ultimi due aumenti di capitale) e una fiera. La viabilità è oscena, complicando il traffico e ammorbando l'aria con giri dell'oca quando si potrebbero percorrere pochi chilometri. Se vado a vedere il programma del sindaco uscente c'è da mettersi a ridere per quanto non è riuscito a mantenere, dalla trasparenza tanto decantata (lo sportello in Piazza Biade... poi però si mangiava gli spiedi di uccelli con l'amico paròn della banca locale!) alla digitalizzazione dei servizi, fino alla chicca: la fiera come volano commerciale. Doveva essere una Vicenza più viva, moderna, unita e forte. Forse viva lo è diventata...
La criminalità è passata in mano agli stranieri, i nomadi hanno tenuto i loro business. Capisco che conta molto anche la politica nazionale, ma quella locale si è dimostrata impreparata e non basta una camionetta con 2 militari imberbi ad assicurare la quiete o a farla percepire al vicentino.

Nessuno dei due candidati promuove il turismo sportivo, e per quello culturale pensa solo alle mostre nei musei.
Sembra quasi che il loro programma sia un volano più personale che per la città. Ho già scritto che a me piacerebbe avere in città più spettacoli e concerti evitando di andare in altre città, seppur vicine. Possibile che il Vicenz Jazz, ancora poco sfruttato, non insegni niente? Possibile che una società organizzatrice di eventi porti artisti internazionali in paesi di provincia?
Il concorso ippico di tanti anni fa al Querini, un torneo sportivo internazionale possono portare turisti veri. Invece anche questi ultimi si svolgono in piccoli centri di provincia.
Il centro città perde negozi e non attrae nomi importanti: andate a vedere le vetrine di Padova e Verona tanto per capirsi. Possibile che non si riesca a portare in città eventi collaterali durange le fiere come fa Milano con il design per esempio?
Turismo non è solo Palladio, il baccalà, gli asparagi, il vino. Nei programmi dei candidati non ho visto queste iniziative, purtroppo.

A un certo punto, le due fazioni di centro e centro-destra hanno iniziato una campagna elettorale barbara, fatta di sputtanamenti reciproci, entrambi concentrandosi di più sui difetti dell'opposta fazione che a pensare alla città e agli elettori.
È stata la peggior campagna elettorale degli ultimi 20 anni.
In comune, hanno quell'arroganza di pensare di avere la verità, la soluzione a portata di mano e di far credere che gli altri siano incapaci, dimenticandosi del rispetto reciproco (solo due candidati avversati oggi si sono fatti gli auguri reciproci e ho molto apprezzato).
Un candidato sembra credere di più al suo programma e alle sue idee, l'altro invece mi da l'idea di correre solo perché è stato messo li dalle liste che lo appoggiano stufe di 10 anni di anonimato.
Ma sono solo mie impressioni.

Ah, poi c'è il Grande Nord. Davvero! Ma la candidata è distante anni luce da Sansa Stark e non la voterei nemmeno se avesse i draghi di Daenerys Targaryen.
Se andate a votare, che sia almeno un voto utile!


Photo credit: comune.vicenza.it

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