Dakar

La canzone degli Archangel 'Due passi dall'inferno' è perfetta per raccontare una gara come la Dakar.
La gara più bella del mondo (non me ne voglia il Drake che chiamò così la Mille Miglia).
Con l'introduzione delle tecnologie ha perso un po' dell'eroico romanticismo dell'era di Thierry Sabine, il suo ideatore, ma ha ancora il fascino della sfida contro il mondo e se stessi.
Non contro gli avversari che invece condividono fatica e sofferenza e si soccorrono come Paulo Gonçalves e Laia Sanz che hanno mandato in malora la loro gara fermandosi per aiutare rispettivamente Matthias Walkner e Pela Renet.

Quando facevo finta di fare il giornalista avevo convinto il capo di coprire l'evento con un articolo quotidiano di notte appena arrivato i risultati di ogni tappa, perché ne valeva la pena per il sito perché mi piaceva perché la Dakar non potevamo perdercela... Tanto (bel) lavoro per niente ovviamente ma almeno seguivo qualcosa che mi appasiona(va).
Un giorno spero di poterla raccontare di persona, sotto le stelle del deserto.

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