Ha vinto Marquez
Alla fine se l'è presa in quel posto chi è stato in testa dalla prima all'ultima gara, per un intero campionato, dimostrando costanza e fame, nonostante l'età ed una bacheca da spavento.
Però è anche un po' colpa di Valentino Rossi. Non era lui quello tanto abile col manubrio quando con la lingua, italiana o inglese che fosse? Quello dai nervi ben saldi e capace di distruggere quelli degli avversari, in pista e fuori?
Invece a Sepang ha mandato a puttane una stagione passata al comando con una costanza micidiale: solo 3 volte fuori dal podio (ma troppi terzi posti), 15 podi e 4 vittorie nonostante una sola pole.
Ma se Marquez è stato antisportivo, Rossi è stato mona, perché a Sepang è caduto nella trappola della provocazione del suo ex fan che gli si è ritorto contro (se mai ne fossi capace, mi trovassi a piegare la moto in pista con Carl Fogarty e Troy Bayliss, miei idoli del motociclismo, non mi permetterei mai di andargli a rompere i coglioni in quel modo). E se c'è una cosa che mal sopporto è la reazione alla provocazione.
Nella mia esperienza nei campionati professionistici di 2a e 3a categoria di calcio dilettante odiavo i provocatori ma chi mi faceva girare le balle ancora di più era il compagno di squadra che reagiva alla provocazione. Sono stato provocato più di una volta, ma non ho mai reagito. Mantenevo la calma, a volte rispondevo ironicamente. Poi aspettavo il momento opportuno per rispondere (come, i miei ex compagni di squadra lo sanno benissimo, ma giuro che a casa non ho una bacheca di tibie ed alle pareti non ho niente, nemmeno i quadri).
Per non so quale legge alla fine paga, o ha la peggio, chi reagisce e non chi provoca.
Così è andata a Rossi. Si fosse accontentato di andare in bagarre con Marquez avrebbe finito il GP di Malesia al 4° posto, male fosse andata, ma oggi se la sarebbe corsa alla pari come avrebbe voluto lui, come sarebbe stato giusto. Poi a vedere i tempi a giro da quando Rossi ha avuto pista libera forse sarebbe finita allo stesso modo, biscotto spagnolo o no non, ma di sicuro sarebbe stata una gara diversa e mica solo per lui.
Invece i suoi nervi d'acciaio si sono sfibrati con un 22enne isterico che diceva di idolatrarlo. Vatti a fidare.
Mentre le mie illusioni si crepavano giro dopo giro, come tutti gli altri che un po' ci credevano che qualcosa sarebbe potuto succedere, saliva l'amara consapevolezza che se Rossi non avesse reagito in quel modo a Sepang, oggi avremmo visto qualcos'altro.
In testa dalla prima all'ultima gara.
Se succede ad un 22enne si dice che è un fenomeno.
Se succede ad un 36enne si parla di tenacia e caparbietà.
Oggi si è visto un Rossi preso in giro, umiliato ma ne è uscito vincitore morale. Solo che io - e credo anche lui - dei titoli morali me ne sbatto i coglioni.
E se ha fatto fatica in questa stagione con 36 primavere nella tuta, l'anno prossimo lo sarà ancora di più.
Mi chiedo come Lorenzo possa festeggiare un titolo regalato da Rossi e da Marquez. Non dico che non lo ha meritato, perché le prime tre gare sembrava un fantasma senza palle e poi ha messo in fila 4 vittorie e ha corso una seconda parte di stagione alla grande. Ma le ultime due gare sono state una farsa.
Ma che gusto ha una vittoria mondiale col tuo rivale messo in posizione di svantaggio?
Per me vedere come si svolge una competizione è importante e andando a rileggere la storia, i tre titoli mondiali di Lorenzo saranno pur sempre tre ma non gli posso dare tanto valore perché i suoi avversari non sono stati competitivi.
Nel campionato 2010 Rossi si è spaccato una gamba alla 4a gara mentre Stoner non ha corso tre gran premi a causa di un problema fisico.
Nella stagione 2012 Rossi era in Ducati con i problemi che ha avuto mentre Stoner si è rotto ed ha saltato tre gare.
Certo nei confronti diretti si vedeva una certa supremazia, ma ha vinto due mondiali facili.
Il terzo, questo, hanno dovuto aiutarlo forte.
Mi chiedo come la Honda possa permettere certi comportamenti da parte di un pilota che paga per vincere.
In Giappone onore e rispetto sono due valori importanti.
A Sepang ed a Valencia un dipendente di un'azienda giapponese non ha rispettato questi valori.
Non dovrebbe essere licenziato? O dovrebbe dimettersi lui?
Oppure, il desiderio di business va oltre l'etica morale.
Questa cosa mi ricorda una frase simile su ego e talento detta da Casey Stoner a Rossi al termine di una gara...
Aveva proprio ragione Stoner.
Il mondiale non lo ha vinto Lorenzo.
Lo ha mandato a puttane Rossi.
E avendo ottenuto ciò che voleva, ha vinto Marquez.
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