Poco da stare Allegri

Nella Zona Verde, quella vera dove una volta correvano tanti bambini, si giocava a calcio dalla mattina alla sera. Quindi mi pare normale scrivere tre post consecutivi sul pallone.
Precisazione: le parole che seguono sono scritte da uno dei milioni di allenatori da divano e pertanto del tutto confutabili e sfanculabili, come la persona stessa, per altro.

Antonio Conte se n'è andato e non ritorna più. Non so con quale treno. L'importante e che abbia tolto le natiche dalla panchina della Juventus. 
Chi ha visto dal vivo le partite dice che era lui la vera anima della squadra, che era un condottiero capace di far dare tutto ai propri giocatori, anche quelli più scarsi.
Io che lo ho visto solo attraverso il grande filtro della tivù e dei quotidiani servili, se al primo anno mi ha sorpreso, il secondo mi ha amareggiato ed il terzo deluso per la doppia eliminazione europea, per altro in casa propria e smentendo le righe precedenti. In più mi è sembrato un piagnone, sia dopo le partite sia in fase di mercato, incapace di scegliere i giocatori e frignando per ogni cessione più o meno ventilata. Infine, a vedere la gestione della squadra, ha dato la sensazione di non saper gestire bene la rosa, senza dare respiro ai giocatori più utilizzati e con sostituzioni fatte a risultato ormai acquisito. E' normale quanto necessario fidarsi di un 11 titolare ideale, ma si deve dimostrare di avere fiducia anche negli altri elementi della rosa.

Non mi spiace sia andato via, anzi! Ma quelle che non mi sono piaciute sono state le modalità e le tempistiche, e questa è una colpa anche della società, che dopo la gestione Del Piero mi ha fatto cadere le braccia. E per fortuna che alla Juve c'è un certo stile.
Così d'istinto sembra che tutto (anche le dichiarazioni di Malagò) porti Conte alla Nazionale. Perché Conte non poteva non sapere le reali intenzioni di mercato della dirigenza juventina e quindi poteva levarsi dalle palle a fine campionato. In più non te ne vai dalla più forte squadra italiana a ritiro già inziato senza avere altro tra le mani. 

Non mi ispira la scelta di Allegri (non mi... rallegra...). Per due motivi. E mezzo.
1) La scelta è stata economica e non tiene conto dell'aspetto tecnico-sportivo. Preferivo Spalletti che ha fatto bene con Udinese e Roma. Costa di più ma in termini di vittorie quanto può far tornare al club il suo investimento? Una SpA quotata in borsa non può non fare questi pensieri. Ma talvolta dimentico che siamo in Italia.
2) Allegri al Cagliari ha salvato le chiappe da Cellino che non è cosa da poco. Con il Milan ha vinto un campionato al primo anno. Però i suoi metodi di lavoro sono pesanti e fanno perdere tanti punti a inzio campionato per poi riprendersi da metà stagione, quando si rischia di aver perso troppo tempo e punti per strada. Non mi sembra possa essere una situazione tollerabile alla Juve, soprattutto durante la prima fase a gironi della Champions League, dove i punti sono fondamentali. Mah, vediamo come andrà. Ma so che gli allenatori tengono molto al loro modo di lavoro nonostante i risultati e non lo cambiano. 
2  1/2) Sorprende davvero la scelta di Allegri dopo i dissidi con la Juve dopo il gol-non gol di Muntari e tutte le parole che sono volate sull'asse TO-MI. Ma nel calcio può succedere di tutto, Capello in fin dei conti non aveva "alcun interessa ad allenare la Juventus"
Di Pirlo mi interessa poco. Lui è un giocatore di undici, in campo ne vanno altri 10 più quelli in panchina. Ha una certa età per la quale fa bene una partita dopo ogni sei così così.

Ma resto curioso di vedere cosa combinerà Allegri. Per un allenatore è fondamentale (cit.) l'ambiente di lavoro. Negli ultimi anni il Milan non è stato un ambiente ideale per lavorare in serenità. Vedi cosa è successo a Maldini il giorno della sua ultima partita in carriera. Vedi ogni volta che si metteva in discussione uno come Schevchenko perché non imbroccava qualche partita.
Forse, in un ambiente più tranquillo, può lavorare secondo i suoi metodi e rendere bene. Ma bisogna metterlo nelle condizioni ed attendere le partite.

Chiudo con due osservazioni relative alla ragione sociale della Juve.
1) E' una SpA quotata in borsa e deve fare anche gli interessi degli azionisti. Non vendere Pogba e Vidal per le cifre che circolano è una enorme cazzata. Arriverebbero in cassa oltre 100 milioni di euro, da spendere per rimpiazzarli oltre che per un futuro Buffon e prendere due difensori migliori di Barzagli e Bonucci. Il Napoli vendendo Cavani ha preso Mertens, Higuain e Callecon. E ha fatto una stagione bellissima.
2) I tifosi (ho letto di 300) hanno preteso e incontrato Allegri. Nemmeno agli azionisti è consentito avere un incontro con l'allenatore della prima squadra. Quando l'ho letto sono rimasto allibito. Poi ti chiedi perché il calcio italiano fa schifo.

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