Giovanna d'Arco, by iPerMiracolo
"Noi, vescovo, vietiamo a Giovanna di lasciare la prigione di Rouen!"
Questa è la mia prima battuta che apre il secondo atto di Giovanna d'Arco, lo spettacolo andato in scena al teatro della parrocchia di Ospedaletto le sere di venerdì 6 e sabato 7 giugno.
Andate, la (ante)prima e la prima sono andate e sono andate bene. Era tanto tempo che volevo recitare, la prima e l'unica volta è stata in 1a media con "Alice nel Paese delle Meraviglie" trovandomici anche per caso e controvoglia.
Questa volta invece è toccato alla storia di Giovanna d'Arco la pulzella di Orleans e mi sono subito lanciato appena ho avuto il copione in mano. Ammetto che la parte che ho scelto d'istinto (come mi piaceva fare una volta), quella del vescovo di Cauchon che condanna Giovanna, credevo fosse più corta e non così impegnativa. Fino a poche ora prima di andare in scena non l'avevo ancora imparata a memoria e in scena venerdì si è visto e sentito ma non importa, ci siamo divertiti siamo stati bravi e sabato lo siamo stati ancora di più.
Anche l'emozione è stata maggiore sabato, forse perché c'era più gente (il teatro di Ospedaletto era pieno, con gente in piedi) forse perché faceva più caldo forse perché venerdì era più una prova generale da fare molto bene.
E' stato tutto molto bello, è stato bravo don Marco a coinvolgere 40 persone in questo spettacolo ma con la sua carica ed il suo grande carisma riesce sempre a far dare il massimo alle altre persone, sono stati bravi i Coast to Coast ed eseguire i brani (roba come Lullaby dei Cure, Tre volte dentro me di Mina/Afterhours, Breaking the Girl dei Red Hot Chili Peppers, Impressioni di settembre della PFM etc...) e le ballerine a creare la coreografie, sono stati bravi i ragazzi a realizzare le scenografie con animazioni al pc, le mamme e le nonne e gli amici i vestiti, le ragazze a coordinare il lavoro dietro le quinte e sono state brave le nostre famiglie a supportare le nostre assenze. Eppoi siamo stati bravi noi 'attori' che trovandoci 1 volta a settimana da fine febbraio siamo riusciti a prendere le misure alle nostra parti.
Uno spettacolo dietro lo spettacolo che solo noi possiamo conoscere.
Bello bellissimo.
A breve spero di avere alcune foto.
Questa è la mia prima battuta che apre il secondo atto di Giovanna d'Arco, lo spettacolo andato in scena al teatro della parrocchia di Ospedaletto le sere di venerdì 6 e sabato 7 giugno.
Andate, la (ante)prima e la prima sono andate e sono andate bene. Era tanto tempo che volevo recitare, la prima e l'unica volta è stata in 1a media con "Alice nel Paese delle Meraviglie" trovandomici anche per caso e controvoglia.
Questa volta invece è toccato alla storia di Giovanna d'Arco la pulzella di Orleans e mi sono subito lanciato appena ho avuto il copione in mano. Ammetto che la parte che ho scelto d'istinto (come mi piaceva fare una volta), quella del vescovo di Cauchon che condanna Giovanna, credevo fosse più corta e non così impegnativa. Fino a poche ora prima di andare in scena non l'avevo ancora imparata a memoria e in scena venerdì si è visto e sentito ma non importa, ci siamo divertiti siamo stati bravi e sabato lo siamo stati ancora di più.
Anche l'emozione è stata maggiore sabato, forse perché c'era più gente (il teatro di Ospedaletto era pieno, con gente in piedi) forse perché faceva più caldo forse perché venerdì era più una prova generale da fare molto bene.
E' stato tutto molto bello, è stato bravo don Marco a coinvolgere 40 persone in questo spettacolo ma con la sua carica ed il suo grande carisma riesce sempre a far dare il massimo alle altre persone, sono stati bravi i Coast to Coast ed eseguire i brani (roba come Lullaby dei Cure, Tre volte dentro me di Mina/Afterhours, Breaking the Girl dei Red Hot Chili Peppers, Impressioni di settembre della PFM etc...) e le ballerine a creare la coreografie, sono stati bravi i ragazzi a realizzare le scenografie con animazioni al pc, le mamme e le nonne e gli amici i vestiti, le ragazze a coordinare il lavoro dietro le quinte e sono state brave le nostre famiglie a supportare le nostre assenze. Eppoi siamo stati bravi noi 'attori' che trovandoci 1 volta a settimana da fine febbraio siamo riusciti a prendere le misure alle nostra parti.
Uno spettacolo dietro lo spettacolo che solo noi possiamo conoscere.
Bello bellissimo.
A breve spero di avere alcune foto.
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