Il superfluo è necessario?
La pioggia di questi ultimi due giorni ha portato via la neve così come questa nebbia ha posato il velo all'ultimo giorno di vacanza che rimane.... da qui a giugno visto che bisognerà aspettare la Festa della Repubblica prima di tornare ad assaporare il gusto di un (solo) giorno di vacanza, dal momento che nell'anno appena iniziato Gesù risorge in coincidenza dell'Anniversario della Liberazione d'Italia... mannaggia alla luna!
Chiudendo i balconi della casa in montagna stavo pensando al primo pensiero: sparisce la neve e finiscono le vacanze, come se la neve fosse una diretta conseguenza del periodo natalizio. Per fortuna sono riuscito a prendermi un giorno per allontanarmi pensare ad altro staccare... sloggarmi!
Come ho fatto da mercoledì sera: le uniche spine che ho attaccato sono state quelle delle lampade sui comodini per leggere la notte. Niente pc, niente internet, niente tv, poca rete telefonica... in santa pace!
Ho comprato il giornale perché non ce la faccio a isolarmi del tutto dal mondo e mi ha dato quasi fastidio aver speso €1,20 per leggere della cazzata di Melo (niente male pochi giorni dopo essersi bullato su tutta la stampa nazionale di prendere per mano la squadra...) e dell'acquisto di Luca Toni! Ma a parte questo, per quattro giorni sono stato davvero bene, ciaspolando sotto la neve in mezzo al bosco in un posto che non sembrava nemmeno vero (a momenti mi aspettavo di incrociare il fauno di Narnia!), passeggiare per andare a fare la spesa o tanto per, cucinare, leggere un libro o, incredibile ma vero, una guida di tutto l'Altopiano.
Non me ne è fregato di sapere come stava la gente su Facebook, ho fatto gli auguri al volo a chi compiva gli anni quando il telefono prendeva, non ho visto un telegiornale impegnato a parlare di persone che non ci sono (più) ne' di quelle che fingono di non esserci, ne' un telefilm o un inutile programma di ricostruzione facciale edilizia culinaria.
Ho visto degli amici e i loro bellissimi figli, ho tifato l'Hockey Club Asiago che ha vinto una partita più difficile del previsto, ho bevuto più bombardini in quattro giorni che in un intero inverno, ho recuperato ore di sonno.
Adesso sono qui davanti al pc a pensare a quanto bello è stato tutto quanto nonostante non avessi il quotidiano superfluo attorno.
Senza il quale io e Anna abbiamo imbastito una specie di proposito involontario, perché di tale non si tratta, che si riassume sotto la parola "sport": vogliamo fare fondo e ciaspole (non so perché piace o per bruciare le calorie che immancabilmente divoriamo in montagna...)e ci siamo attrezzati (mai vista Anna così vogliosa di entrare in un negozio di abbigliamento sportivo!), abbiamo individuato i percorsi da fare questa estate pedule ai piedi e, per quanto mi riguarda, in sella.
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