Cosa resterà di questi... Anni '00?
E' una canzone di Raf del 1989 nella quale il cantante si chiede a fine decennio cosa rimarrà di quel periodo ricco di eventi e di fatti che è volato via in fretta.
Ora che ci stiamo avvicinando alla fine di un altro anno mi sembra che non ci sia ancora stato qualcuno che si sia chiesto cosa rimarrà di questo decennio.
Perché, se nessuno se n'è ancora accorto, il 2000 è già iniziato e tra poche settimane finirà il suo primo decennio!
Solo che ho una netta impressione che questo decennio sia diverso da tutti gli altri.
Ogni decade ha sviluppato un cambiamento epocale. Si dice che siamo quello che è stato ed abbiamo vissuto, cioè la conseguenza di quanto è già successo ed abbiamo combinato, nel bene e nel male.
Amen.
Sarà che questo decennio è ancora fresco di tinta e che l'altro passato ci porta alla storia già raccontata innumerevoli volte. Però già a meta anni '90 c'era un bel business di cd sulla musica degli anni '80!
Faccio fatica a trovare qualcosa che lascerà il segno.
Per cominciare, non sappiamo nemmeno come chiamarli! Anni '00 (servito su un piatto d'argento: JobeJobe! Ma vale solo per chi conosce la cosa. Posso comunque dare una spiegazione se proprio non riuscite a dormirci la notte...)? Inizio (XXI) secolo?
Il '900 ci ha lasciato grandi cose con dei riferimenti che sono diventati delle sigle: negli anni '10 c'è un primo cambiamento con la Grande Guerra; negli '20 si impazzisce per il jazz; i regimi dittatoriali degli anni '30; la guerra, la caduta delle dittature e la nascita delle democrazie negli anni '40; il boom economico degli anni '50; il rock'n roll degli anni '60 che accompagna la voglia di trasgressione e libertà in bikini e minigonna; il coraggio e la voglia di lottare per tutti e contro tutti nelle contestazioni degli anni '70; la musica pop e la falsa positività degli anni '80 fino ad arrivare alla caduta del comunismo e l'instaurazione del consumismo degli anni '90 (è un resoconto veloce e superficiale, perdono! Ho provato a fare una lista di tutti gli eventi riassumendoli per decade, ma è un lavoro da topo da biblioteca e dovrei iniziare a scrivere nel 2020!).
Ora? Cosa mi porterò nella seconda decade del 2000? Che poi è un modo di merda per definire gli anni '10!
L'inizio del nuovo secolo (cazzo! sono un uomo vissuto tra i due secoli.... provo una strana sensazione di eternità!) è iniziato col botto: un gruppo di terroristi a fatto capire all'Occidente che casa sua non è un posto sicuro come credeva (almeno così ce l'hanno raccontata e ce la vogliono far passare) e questo ha portato uno sconvolgimento mondiale. A mio modesto parere l'unica conseguenza è che questa vicenda ci ha dato una bella scossona svegliandoci tutti quanti d'un colpo riscoprendo una popolazione e la sua religione ai quali prima abbiamo dedicato pochissima attenzione.
In fondo, dell'islamismo prima sapevamo pochissimo. Adesso sembra ci abbia invaso e ne siamo quasi ostaggio.
La musica? Per favore! Adesso ci sono solo che poveri emuli in falsetto elettronico dei Beatles, Led Zeppelin e Pink Floyd. Solo fenomeni di costume creati ad arte per muovere soldi. L'ultima cosa nuova l'ho sentita negli anni '90 con i Pearl Jam, i Nirvana, gli Smashing Pumpkins, i Marlene Kuntz e la Dave Matthews Band! L'unica cosa che mi piace di questo secolo è quel trio jazz svedese, Esbjorn Svensson trio, che purtroppo non c'è già più!
Siamo nell'era della tecnologia. Siamo schiavi della tecnologia anche per farci un caffè! E non siamo più liberi come una volta. Possiamo essere rintracciabili ovunque, se qualcuno volesse potrebbe sapere dove sono ora e cosa cazzo sto scrivendo o con chi sto parlando e cosa ci stiamo dicendo.
Abbiamo più mezzi di comunicazione per tenerci in contatto ma parliamo e ci vediamo di meno. Il mondo si è spostato. Da quello reale, esterno, a quello virtuale, dove chiunque può (far credere di) essere chi gli pare rifugiato nel suo stanzino facendo filtrare ciò che vuole.
Non abbiamo più modelli da seguire. Una volta c'erano personalità rispettabilissime in ogni campo: dalla politica allo sport allo spettacolo. Ora è tutto uno spettacolo unico che non ti fa nemmeno applaudire. Almeno a me non riesce a strapparne uno! Personalità carismatiche come Ghandi, Martin Luther King, Madre Teresa e Papa Giovanni Paolo II sono insostituibili. E' rimasto Nelson Mandela, ma dovremmo metterlo in una camera iperbarica. Se penso che al loro posto potrebbero esserci Chavez o, peggio ancora, Bono, mi dispero! E meno male che Castro è più di la che di qua!
Sono nato in un periodo dove non c'erano più Coppi e Bartali, Riva e Rivera, Beatles e Rolling Stones. Fortunatamente sono riuscito a fare in tempo a rendermi conto di Reagan e Gorbaciov, per sentire il bisogno di un dualismo sano e competitivo del quale appassionarmi!
Le bandiere nello sport sono state ammainate in nome dei soldi. Ci sono idoli delle folle che durano giusto un paio di stagioni che si spostano a seconda della piazza che offre di più. La passione e l'attaccamento per i colori della maglia non sono neanche messi in secondo piano, non vengono neanche considerati. Eppure c'è ancora qualche piccolo grande Davide che riesce a stendere Golia. Per fortuna! Però quando capita succede sempre che è Golia a perdere e non Davide a vincere... ma i mezzi di informazione non sono al servizio dei più piccoli.
E' sparito lo spirito di protesta perché siamo tutti più agiati anche se diciamo che prima si stava meglio ma non alziamo i nostri culi dalle poltrone, altamente fedeli alle tv satellitari ad alta definizione. Aspettiamo che sia qualcun altro a protestare a muoversi a fare qualcosa per noi perché stiamo troppo bene ed è più comodo stare così che rompersi i coglioni per migliorare le cose. Ha ragione il vecchio saggio quando dice che "è difficile fare le rivoluzioni con la pancia piena!".
Intanto le cose migliorano per pochi e peggiorano per moltissimi e si va avanti in poltrona. E fuori non cambia niente, nonostante quello che ci vogliono far credere.
Le Coree sono ancora divise. L'Occidente non è ancora in pace col resto del mondo. In Africa si muore di fame. La Palestina è ancora una terra promessa. Facciamo fatica ad accettare i gay i neri e le coppie di fatto non hanno ancora alcun diritto.
Stanno finendo gli Anni '00. Lo zero rappresenta l'inizio di qualcosa, un punto di partenza.
Speriamo sia così! Che inizi QUALCOSA! Ma ci vorrebbe un vero cambiamento sentito davvero da tutti che parta dal basso.
Ma nel mio quadernino alla fine scriverò sempre che l'unica cosa che cambierà sarà solo il numero dell'anno.
Ora che ci stiamo avvicinando alla fine di un altro anno mi sembra che non ci sia ancora stato qualcuno che si sia chiesto cosa rimarrà di questo decennio.
Perché, se nessuno se n'è ancora accorto, il 2000 è già iniziato e tra poche settimane finirà il suo primo decennio!
Solo che ho una netta impressione che questo decennio sia diverso da tutti gli altri.
Ogni decade ha sviluppato un cambiamento epocale. Si dice che siamo quello che è stato ed abbiamo vissuto, cioè la conseguenza di quanto è già successo ed abbiamo combinato, nel bene e nel male.
Amen.
Sarà che questo decennio è ancora fresco di tinta e che l'altro passato ci porta alla storia già raccontata innumerevoli volte. Però già a meta anni '90 c'era un bel business di cd sulla musica degli anni '80!
Faccio fatica a trovare qualcosa che lascerà il segno.
Per cominciare, non sappiamo nemmeno come chiamarli! Anni '00 (servito su un piatto d'argento: JobeJobe! Ma vale solo per chi conosce la cosa. Posso comunque dare una spiegazione se proprio non riuscite a dormirci la notte...)? Inizio (XXI) secolo?
Il '900 ci ha lasciato grandi cose con dei riferimenti che sono diventati delle sigle: negli anni '10 c'è un primo cambiamento con la Grande Guerra; negli '20 si impazzisce per il jazz; i regimi dittatoriali degli anni '30; la guerra, la caduta delle dittature e la nascita delle democrazie negli anni '40; il boom economico degli anni '50; il rock'n roll degli anni '60 che accompagna la voglia di trasgressione e libertà in bikini e minigonna; il coraggio e la voglia di lottare per tutti e contro tutti nelle contestazioni degli anni '70; la musica pop e la falsa positività degli anni '80 fino ad arrivare alla caduta del comunismo e l'instaurazione del consumismo degli anni '90 (è un resoconto veloce e superficiale, perdono! Ho provato a fare una lista di tutti gli eventi riassumendoli per decade, ma è un lavoro da topo da biblioteca e dovrei iniziare a scrivere nel 2020!).
Ora? Cosa mi porterò nella seconda decade del 2000? Che poi è un modo di merda per definire gli anni '10!
L'inizio del nuovo secolo (cazzo! sono un uomo vissuto tra i due secoli.... provo una strana sensazione di eternità!) è iniziato col botto: un gruppo di terroristi a fatto capire all'Occidente che casa sua non è un posto sicuro come credeva (almeno così ce l'hanno raccontata e ce la vogliono far passare) e questo ha portato uno sconvolgimento mondiale. A mio modesto parere l'unica conseguenza è che questa vicenda ci ha dato una bella scossona svegliandoci tutti quanti d'un colpo riscoprendo una popolazione e la sua religione ai quali prima abbiamo dedicato pochissima attenzione.
In fondo, dell'islamismo prima sapevamo pochissimo. Adesso sembra ci abbia invaso e ne siamo quasi ostaggio.
La musica? Per favore! Adesso ci sono solo che poveri emuli in falsetto elettronico dei Beatles, Led Zeppelin e Pink Floyd. Solo fenomeni di costume creati ad arte per muovere soldi. L'ultima cosa nuova l'ho sentita negli anni '90 con i Pearl Jam, i Nirvana, gli Smashing Pumpkins, i Marlene Kuntz e la Dave Matthews Band! L'unica cosa che mi piace di questo secolo è quel trio jazz svedese, Esbjorn Svensson trio, che purtroppo non c'è già più!
Siamo nell'era della tecnologia. Siamo schiavi della tecnologia anche per farci un caffè! E non siamo più liberi come una volta. Possiamo essere rintracciabili ovunque, se qualcuno volesse potrebbe sapere dove sono ora e cosa cazzo sto scrivendo o con chi sto parlando e cosa ci stiamo dicendo.
Abbiamo più mezzi di comunicazione per tenerci in contatto ma parliamo e ci vediamo di meno. Il mondo si è spostato. Da quello reale, esterno, a quello virtuale, dove chiunque può (far credere di) essere chi gli pare rifugiato nel suo stanzino facendo filtrare ciò che vuole.
Non abbiamo più modelli da seguire. Una volta c'erano personalità rispettabilissime in ogni campo: dalla politica allo sport allo spettacolo. Ora è tutto uno spettacolo unico che non ti fa nemmeno applaudire. Almeno a me non riesce a strapparne uno! Personalità carismatiche come Ghandi, Martin Luther King, Madre Teresa e Papa Giovanni Paolo II sono insostituibili. E' rimasto Nelson Mandela, ma dovremmo metterlo in una camera iperbarica. Se penso che al loro posto potrebbero esserci Chavez o, peggio ancora, Bono, mi dispero! E meno male che Castro è più di la che di qua!
Sono nato in un periodo dove non c'erano più Coppi e Bartali, Riva e Rivera, Beatles e Rolling Stones. Fortunatamente sono riuscito a fare in tempo a rendermi conto di Reagan e Gorbaciov, per sentire il bisogno di un dualismo sano e competitivo del quale appassionarmi!
Le bandiere nello sport sono state ammainate in nome dei soldi. Ci sono idoli delle folle che durano giusto un paio di stagioni che si spostano a seconda della piazza che offre di più. La passione e l'attaccamento per i colori della maglia non sono neanche messi in secondo piano, non vengono neanche considerati. Eppure c'è ancora qualche piccolo grande Davide che riesce a stendere Golia. Per fortuna! Però quando capita succede sempre che è Golia a perdere e non Davide a vincere... ma i mezzi di informazione non sono al servizio dei più piccoli.
E' sparito lo spirito di protesta perché siamo tutti più agiati anche se diciamo che prima si stava meglio ma non alziamo i nostri culi dalle poltrone, altamente fedeli alle tv satellitari ad alta definizione. Aspettiamo che sia qualcun altro a protestare a muoversi a fare qualcosa per noi perché stiamo troppo bene ed è più comodo stare così che rompersi i coglioni per migliorare le cose. Ha ragione il vecchio saggio quando dice che "è difficile fare le rivoluzioni con la pancia piena!".
Intanto le cose migliorano per pochi e peggiorano per moltissimi e si va avanti in poltrona. E fuori non cambia niente, nonostante quello che ci vogliono far credere.
Le Coree sono ancora divise. L'Occidente non è ancora in pace col resto del mondo. In Africa si muore di fame. La Palestina è ancora una terra promessa. Facciamo fatica ad accettare i gay i neri e le coppie di fatto non hanno ancora alcun diritto.
Stanno finendo gli Anni '00. Lo zero rappresenta l'inizio di qualcosa, un punto di partenza.
Speriamo sia così! Che inizi QUALCOSA! Ma ci vorrebbe un vero cambiamento sentito davvero da tutti che parta dal basso.
Ma nel mio quadernino alla fine scriverò sempre che l'unica cosa che cambierà sarà solo il numero dell'anno.
Io, personalmente, nel mio cestino dei ricordi dell'ultimo decennio (o il primo decennio...) metterei un sacco di bella musica (su su, non è tutta così scarsa!) e poi una trentina di film, qualche serie TV e un po' di libri. Non ti faccio un elenco che ci metto troppo!
Ah! E ci metto anche internet, che negli ultimi anni ha saputo entrare nelle case di tutti. Ricordo con affetto gli LP sui quali gli artisti mettevano i testi delle canzoni. Altrimenti andavi di cassettina, block notes e matita... e così imparavi l'inglese! Oggi puoi trovarli su Google e, sinceramente, ringrazio di cuore!!! ;)
P.S. Vado a vedere i Muse a Torinooooo!!! Sono in partenza!!! YEAHHHH!!!!
witch
xxx
Ma a parte internet cosa è successo? Sono cambiate le personalità i modi di vivere e anche di succedere delle cose e degli eventi.
Prima c'era più educazione attenzione rispetto.
Adesso siamo tutti al centro di qualcosa che nemmeno sappiamo cos'è. Siamo tutti al centro della propria vita perché di quella degli altri ci interessa relativamente.
E a me non piace molto.
Controlla che i 3 simpaticoni siano al loro posto! Buon concerto! ENJOY!
;)
PS: 'caeva che veloce che sei stata!