The Distinguished Gentleman’s Ride, Vicenza 2014

È con un certo ritardo che mi metto a scrivere di domenica 28 settembre. Avrei voluto (e dovuto) scrivere qualcosa prima del 28 settembre, ma le mie giornate durano 24 ore e va bene che ho una conclamata tendenza a tirar tardi con attività più o meno amene, ma questa volta non ho trovato né posto né la giusta concentrazione.
Tant’è, non penso che un post sulla Zona Verde avrebbe potuto influenzare l’affluenza. 

Le 5 W del Distinguished Gentleman’s Ride (who, what, when, where, why)
don draper mad men matchless distinguished gentleman's rideMa quello che è successo domenica 28 settembre parte molto prima. Con precisione nel 2012 quando Mark Hawwa, motociclista australiano dal forte retrogusto cafe racer, viene colpito dall'immagine di Don Draper, personaggio del telefilm Mad Men, che col suo tradizionale abito elegante da uomo pubblicitario degli anni ’50 se ne sta in sella ad una Matchless.
Da qui l’idea: non tutti i biker rispecchiano quel negativo stereotipo collettivo nel quale chissà perché sono caduti, anzi! Come Don Draper, ci sono molti motociclisti ‘fuori dal comune’ e per dimostrarlo ha legato questa iniziativa ad una raccolta fondi per beneficenza. E così è nato il Distinguished Gentleman’s Ride, letteralmente il giro in moto del distinto gentiluomo.
Con lo scopo di dimostrare che i motociclisti non sono rudi, villani e screanzati (e caso mai sono solo più agili in mezzo al traffico) nel 2012 ha radunato un gruppo di motociclisti: loro vestiti alla Don Draper, in abito elegante, da distinguished gentleman appunto, mentre le moto dovevano rigorosamente essere in stile classico, al massimo con un tocco in stile cafe racer.
Il Distinguished Gentleman’s Ride quindi è un evento che vede dei motociclisti in ghingheri radunarsi e fare del bene, perché chi partecipa è invitato, non c’è alcun obbligo al riguardo, a fare una donazione per la ricerca alla lotta al cancro.
Nel 2012 il DGR ha visto la partecipazione di oltre 2500 motociclisti di 64 città. Nel 2013 i partecipanti sono saliti 11.000 in 145 città raccogliendo più di 277 mila dollari a favore della ricerca sul cancro alla prostata.
Le donazioni per l’edizione del 2014 andranno alla Prostate Cancer Foundation del Regno Unito, Stati Uniti e Australia. L’aspettativa era quella di raccogliere 1 milione di dollari: cifra raggiunta alcuni giorni prima del 28 settembre grazie ad oltre 250 città di 57 nazioni!

Distinguished Gentleman’s Ride, Vicenza, 28 settembre 2014
Non so come non so quando ma questa bellissima iniziativa è approdata anche a Vicenza. La prima volta, due anni fa, c’erano pochissime persone, e non potevo esserci. L’anno scorso ero libero ma ha piovuto come tutto il 2013. Così appena saputa la data dell’edizione 2014 mi sono messo in contatto direttamente con Mark Hawwa per sapere chi contattare a Vicenza per aiutarlo nell'organizzazione. Mi ricordo che ci eravamo sentiti  l’anno scorso con alcuni messaggi però poi la cosa era finita li. Questa volta però siamo andati avanti, ho incontrato Enrico una sera per una birra, buttato giù qualche idea e qualche domenica dopo ci siamo ritrovati per studiare il percorso. 
Qualche messaggio per alcuni dettagli e poi il ritrovo stabilito a Monte Berico per le 15:30. 
La mia organizzazione si è limitata alla semplice propaganda, ho gettato la rete nel mare dei biker veneti (sconfinando in Friuli) sperando di raccoglierne il più possibile ed anche nella loro influenza sui loro amici. 
Salendo la strada verso la Basilica di Monte Berico ho detto ad Anna che ero senza i documenti della moto. Quando ho visto i vigili mi stavo già immaginando la scena di un mestissimo ritorno verso casa in autobus. 
Arrivato al Piazzale della Vittoria e scorti i primi manubri, alcuni luccicanti sotto il sole, sono stato attraversato da un brivido profondo!
Sarà che ho chiamato le persone giuste. Sarà stata la bellissima giornata che ci ha concesso il cielo (non ricordo domeniche estive così belle e calde!). Sarà che l’iniziativa motociclistica mista a goliardia e beneficenza è piaciuta. Tanto che è voluta venire anche Anna e sono stato molto felice! Sarà anche un sacco di altre cose ma più di 200 moto né io né Enrico ce le aspettavamo! Mi si sono sbiancate le basette!
Ci siamo guardati senza dirci una parola. Abbiamo aspettato un po’ per aspettare che arrivassero tutti, pur senza sapere quantificare la parola ‘tutti’. Nel sito ufficiale del Gentleman’s Ride avremmo dovuto essere circa un centinaio, sulla pagina di Facebook del DGR Vicenza qualcosa di più. Eravamo il doppio. Capisco i passeggeri , ma vederli tutti quanti li è stato bellissimo. 
C’erano moltissime Triumph, dalla Bonneville alla Thruxton passando per numerose Scrambler, tutte ormai poco vergini. Non mancavano le Honda CB, le Harley, tante special su basi diverse (mi sono piaciute due BMW R, una color caffè latte ed una total black con faro anteriore a gas) e le immancabili Moto Guzzi V7. Una Honda Goldwin ultimo modello e una BMW Nine T rappresentavano il futuro delle moto classiche ed allo stesso tempo esaltavano il fascino di quelle più datate.
Da ammirare una Trident viola, la preferita di Anna, una Bonnie anni ’70 mentre la nonna era una bellissima BSA degli anni ’60 (non ricordo con la precisione, forse ’62?) in splendida forma.
Quando siamo partiti da Monte Berico tutte le moto hanno fatto sentire la loro voce. Mi sono girato verso Anna e le ho detto: “Adoro questo suono!” pervaso da un secondo brivido. E' stato splendido sentire le moto rombare insieme in un'espressione di distinta arroganza per prendersi per un giorno lo spazio tutto per loro.
Siamo scesi verso il concessionario Triumph per una marketta: la casa inglese quest’anno è stata sponsor mondiale della manifestazione quindi un passaggio è stato più che dovuto. Almeno ho potuto salutare Sandra Jenny e Marcello che non vedevo da tempo. Non penso che Enrico e Federico si aspettassero così tante persone… almeno l’apertura domenicale è stata più che giustificata!
Di li la partenza vera e propria per il Distinguished Gentleman’s Ride, un serpentone lungo e dal piacevole sound basso e grintoso che ha riempito i colli ed è salito sui colli, da Villabalzana a San Gottardo e…. poi boh perché ad un certo punto mi sono fermato perché una splendida Ducati Scrambler aveva problemi alla candela. Una sosta tanto breve quanto fatale per perdere il resto dei gentlemen e delle ladyfolk. D’accordo con Enrico avrei dovuto essere la moto scopa ma ci siamo trovati troppo indietro (in effetti, Enrico mi ha detto che su in salita andava fisso… ma capisco l’adrenalina che gli pulsava nel polso!). Ecchissiricordava la strada? Ricordo che doveva essere un giro inverso a quello studiato inizialmente ma non sono riuscito a trovare la strada. Imbarazzo totale ma nessuna paura: tanto che abbiamo prolungato il giro salendo a S. Giovanni Monte e scendendo al lago di Fimon e Fimon paese. Tanto lungo che una splendida Honda CB 750 di oltre 30 anni è rimasta senza carburante! Da li siamo tornati verso la città al bar Smeraldo al lato est di Campo Marzo: è stato splendido ammirare il semicerchio di moto che si è sistemato in modo improvvisato ma ordinato. Diverse strette di mani, molte conoscenze. Mi scuso se a qualcuno sarò sembrato un po’ freddo (cagacazzi in gergo tecnico) e mi spiace ma ero rapito dalle impressioni che mi hanno sorpreso.
E' stato bello, un po' improvvisato perché fuori misura. Ma già non si vede l’ora dell’edizione 2015.
















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