A modo mio

Sapersi adattare è un gran pregio. Sapersi adattare è una capacità molto simile alla mimetizzazione degli animali. Ti permette di vivere bene alcune situazioni, a volte al meglio godendo dei conseguenti vantaggi. Forse mi sbaglio o sarà questione di punti di vista ma a  mio modestissimo parere lo trovo diverso dal detto "far buon viso a cattivo gioco" che mi sembra più uno sforzo di pazienza. Chi sa adattarsi sfrutta a suo favore le situazioni alle quali riesce ad adattarsi, che sia al lavoro come tra amici.
A dirla tutta, la capacità di sapersi adattare a me manca. Sono più uno che porta pazienza. Fino ad un certo punto e per un certo genere di cose.
E questa è una lacuna del mio carattere che mi penalizza parecchio.
Sono stato insieme ad una ragazza che voleva e doveva essere perfetta: ogni cosa che faceva doveva esserlo o lo era. A suo modo di vedere. Il più delle volte invece io non lo trovavo così.
Ho avuto un gruppo di amici che faceva certe cose perché bisogna farlo in quel modo o perché lo facevano anche gli altri. Spesso non mi ci trovavo. E mi trovavo fuori dal cerchio.
Accetto differenze di vedute, con più difficoltà quando qualcun altro agisce perché "così è perfetto" o "così si fa".
Finché non infrango la legge, esiste anche un altro modo di fare le cose.
Mi piace agire usando la mia testa. Preferisco sbagliare perché ho agito seguendo quello che credevo e non ascoltando gli altri. Che per molti è il modo sbagliato.
Ma esiste davvero il modo giusto ed il modo sbagliato? E chi lo dice?
Roberto Baggio era un fantasista e per definizione mal si adattava agli schemi. Ma giocava a calcio in modo divino. A modo suo. Un po' come Ezio Vendrame, ma meno plateale di lui!
I Pink Floyd facevano musica splendida fuori da ogni logica. A modo loro.
Anche San Francesco professava in modo rivoluzionario rispetto ai modi del tempo.
Il 1968 è stato anche l'anno della rivoluzione dell'atletica leggera grazie a Dick Fosbury che cambiò per sempre la tecnica nel salto in alto. 
Mi viene in mente quel ragazzo che ad ogni tappa del country tour ballava ai margini della pista per i cazzi suoi emarginato dal resto del clan. Aveva iniziato da poco a ballare country e soprattutto aveva imparata guardando. Almeno, non sapevo fosse iscritto a qualche corso. Ballava in modo decisamente più spettinato rispetto a quanto insegnano ai corsi ma nonostante questo riusciva ad andare più a tempo degli altri molto più laccati e precisini. E soprattutto, ballava accompagnato dal sorriso più luminoso di tutti, divertendosi un mondo.
Preferisco così. A modo mio.
Qualcuno così riesce ad adattarsi per non sentirsi isolato o per approfittare di alcune situazioni. Ma così perdiamo un po' di noi stessi e mi piace poco.
Altri invece se ne sbattono e preferiscono andare per la loro strada.
Come dice Robert De Niro in Casinò: "ci sono tre modi di fare le cose qui: il modo giusto, il modo sbagliato e il modo in cui le faccio io". Questa frase mi riassume bene.
Anche se talvolta mi mette nei casini. Ma preferisco mettermici a modo mio e non secondo gli usi ed i costumi.

 

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