Contenitore vuoto

Avevo iniziato a scrivere questo post circa un mese fa e l'ho lasciato a decantare un po' per distrazione un po' per cercare di trovare la giusta lucidità per evitare di scrivere con eccessivo trasporto e di far guidare il mio giudizio dall'istinto. Non è la prima volta che mi capita di scrivere sulle mancanze vicentine. Vediamo come va questa notte.

Vicenza è una città vuota
E' un contenitore, bellissimo. Ma vuoto. Manca anche di idee e di strategie. 
E' miope, perché non riesce a vedere al di la di un certo tornaconto. Per altro riservato a pochi intimi.
Ad esempio un contenitore vuoto a Vicenza è in fiera: il nuovo e costosissimo padiglione (oltre 30 milioni di euro con 1,8 milioni di euro di rata annuale del mutuo da pagare alla locale banca, tra l'altro socia della fiera...). Disponibile dal 2014 non ha mai ospitato altri eventi al di fuori di quelli fieristici. Quindi non sono ancora stati individuati e tanto meno organizzati manifestazioni (concerti, per esempio) per sfruttare lo spazio e ammortizzarne il suo costo.

La similitudine con il contenitore è gentilmente offerta dal Parco della Pace grazie al nostro (mah... penso sempre sia solo di qualcuno che si stringe in una cerchia piuttosto ristretta) sindaco, che fin dalla perdita della partita Dal Molin (giocata con magistrale lungimiranza a scopi elettorali) ha messo sul tavolo delle compensazioni la sua realizzazione.
Il suddetto parco dimostra l'incapacità e la sua mancanza di lungimiranza di questa amministrazione. O di quella berica in generale visti gli scarsi risultati di utilità collettiva conseguiti in dieci anni di amministrazione controllata da due sindaci.
Sono sei anni che si parla di Parco della Pace (un'area vastissima, 650 mila metri quadrati - 650.000 mq! - che si sviluppa per un chilometro e ottocento metri da nord a sud e per mezzo chilometro da est a ovest) e non so quanti soldi sono stati spesi in progetti di architetti famosi come chef.
Alla cittadinanza è stato offerto un mese (dal 14 ottobre al 14 novembre) per visionare il progetto e inviare proposte. Considerando che non tutte le persone sono architetti designer paesaggisti mi sembra un periodo piuttosto ristretto per valutare e proporre.
A fine dello scorso novembre è stato presentato questo ciclo di quattro incontri per discutere con i cittadini del futuro di questa area. Vabene, bel segno di apertura e trasparenza. Purché serva davvero a qualcosa in concreto e non sia un semplice gesto simbolico. Dalle foto pubblicate sulla pagina social del Parco della Pace il primo incontro non ha riscontrato un gran successo di pubblico.
Ma in questi sei anni nei quali l'amministrazione è stata per lo più la stessa visto che il sindaco non è cambiato, possibile che non si sia steso un piano concreto sul parco? Qualcuno ha svolto il proprio lavoro in questa amministrazione?
Ora che il progetto di realizzazione c'è, l'amministrazione il mese scorso scopre che servono eventi per mantenerlo! Porca miseria (eufemismo!). Ma non ci hanno pensato in questi anni?
Come è possibile pretendere qualcosa qualcosa senza sapere come utilizzarlo? E' possibile solo se lo fai per demagogia e campagna elettorale, altrimenti non ti faresti trovare così impreparato. Mi stupisce che lo siano un sindaco così esperto e il suo vice tutto votato all'immagine e agli eventi (nonché assessore alla crescita della città...).
E' più che ovvio che servano eventi. Non solo per ammortizzarne il costo.
Ho trovato una immagine sul sito del Parco dove sono indicati 157 mila potenziali fruitori. Solo? Uno spazio così grande deve servire alla città sotto diversi aspetti. Un'area pubblica del genere deve essere utilizzata e messa a disposizione della città, della provincia, della regione e del Paese con eventi capaci di portare gente e turisti!
Purtroppo a Vicenza l'ovvio non è affatto banale! Come mi aspettavo qualcosa nel nuovo padiglione della fiera, mi aspettavo qualcosa anche dal parco. O meglio, da questa amministrazione che tanto ha voluto il parco: perché non puoi pretendere di avere qualcosa, senza sapere cosa farsene. 
Vicenza non si può permettere il lusso di avere grandi spazi e non utilizzarli. E' già schiacciata dagli eventi di Verona e soprattutto Padova.  
Io che sono il primo dei mona, in questo post del 22 aprile 2014 avanzavo le mie speranze per il Parco della Pace prendendo come esempio il Parco San Giuliano a Mestre. Gli amministratori vicentini ci hanno mai fatto un giro? Ha ospitato un grande evento come il festival musicale ed altri eventi sportivi accogliendo migliaia di persone. Inoltre è ben servito dalla viabilità e da parcheggi, cosa che il Parco della Pace allo stato attuale non mi sembra, chissà a quello futuro.
Vicenza si darà mai una svegliata?


Fonte: Facebook/ParcodellaPaceVicenza

Fonte: Il Giornale di Vicenza

PS: leggendo la descrizione dei progettisti, si parla tanto di acqua. Anche troppo. Acqua protagonista del Parco. Spero che non sia un lavoro di marketing per mascherare i problemi di falda. Sarebbe molto spiacevole se con ogni pioggia il parco fosse inutilizzabile per impraticabilità!

PPSS: guardando la prima immagine, l'area in basso a sx è quella dedicata ai concerti. Non era meglio stare lontani dalla rete? Pianterei una siepe alta diversi metri piuttosto e sposterei altrove l'area concerti.


PPPSSS: perché chiamarlo 'della Pace'? In contrapposizione con l'arrogante e legalizzata usurpazione del territorio che c'è di la della rete che sussiste solo in assenza di pace?
Gli amministratori cittadini e la gente per bene della città si riempiono la bocca con la 'vicentinità': allora perché non dargli un nome che rispecchi il suo territorio? Dedicarlo a un personaggio storico di Vicenza o della provincia per esempio. Nemmeno il piatto tipico locale è di origine vicentina!

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