Trattino
Che è nata Teresa ve lo avevo già detto.
Di quello che ha fatto scoprire a me a alla mia famiglia invece no. E non parlo di carie alle gengive per la sua spontanea dolcezza infantile ma di qualcosa di più basico. Pazzesco, nel senso che fa impazzire.
La scoperta l'ho fatta io per primo il giorno della registrazione della sua nascita in comune: all'ufficio anagrafe la dipendente del comune afferma:
"Non posso registrarla col suo cognome!".
Detta così è davvero scioccante! Ma corregge subito il tiro:
"Il suo cognome ha un trattino, è impossibile che ci sia un trattino nel cognome!" esclama sorpresa.
Conoscendo il precedente, avrei dovuto alzare il tavolo e schiacciarla al muro dietro di lei, impazzendo all'istante. Ma ho limitato la mia reazione alla più che istintiva sorpresa.
Vi devo raccontare il precedente
***FLASHDANCE***
no mi sono sbagliato....
***FLASHBACK***
A inizio dell'anno scorso una impiegata dell'ufficio anagrafe del comune di Vicenza mi chiama mezza allarmata perché facendo un incrocio con i dati della motorizzazione civile ha notato una differenza nel mio cognome: infatti all'anagrafe sono "Da Rin Betta" mentre alla motorizzazione sono "Da Rin-Betta" e se mi fermano per un controllo della patente e becco quello con la giornata storta rischio una multa non indifferente.
Conoscendo la psicosi da uffici della motorizzazione, chiedo di cambiare carta di identità e generalità all'ufficio anagrafe ma la solerte dipendente mi dice che è un processo più lungo e complicatissimo. Credo che la suddetta non sia mai stata in motorizzazione.
Niente da fare, l'unica via rimane il cambio di generalità sulla patente e quindi delle visite agli uffici della motorizzazione.
Dove vado pochi giorni dopo e dopo lunga attesa con salti di posizione perché la macchinetta spara-numeri è rotta da quando l'hanno installata mi dicono di dover pagare circa 70 euro.
Salto tutta la pantomima agli sportelli. Plurale, sì, perché ovviamente oltre alla nuova copia della patente ho dovuto richiedere due nuovi adesivi per i libretti di circolazione della macchina e della moto. Solo che.... i dipendenti della MC non sono così abili nel dare informazioni e cioè una volta allo sportello "patenti" e raccontata la storia della richiesta della nuova copia della patente, non si sbregano in un gesto di normale elargizione di competenze, dicendoti "poi vai allo sportello "libretti di circolazione" [o come cazzo si chiama] per richiedere l'aggiornamento dei libretti di circolazione". No, mica è loro competenza. Loro solo patenti. C'è scritto 'patenti' nel cartellino sopra lo sportello. Li si fanno patenti e si danno informazioni solo per le patenti. Quindi quando li mi hanno dato i bollettini per pagare le tasse per la richiesta della nuova patente con cognome col trattino, sono andato a pagare i bollettini, illudendomi di risolverla così ottenendo in automatico anche gli adesivi per aggiornare i libretti di circolazione. E invece no, perché una volta ritornato con i bollettini pagati, mi hanno detto di andare allo sportello apposito per aggiornare i libretti di circolazione. Errore mio, non mi sono informato e quindi pago l'ignoranza. Certo che, una informazione in più, non ha mai ucciso però risparmierebbe un sacco di bestemmie.
Tra l'altro, c'è da compilare un documento e alla MC son presi così bene che non hanno una penna da prestare.
Ma alla fine, dopo due mesetti di attesa, la mia patente e i libretti di circolazione col trattino li ho avuti potendo circolare liberamente senza il pensiero di incappare in multe inopinate, perché così sono Alessandro da Rin-Betta sia per l'anagrafe che per il Ministero dei Traporti.
Certo che il lasciapassare A-38 di Asterix e Obelix è una semplice passeggiata al confronto!
***
Bene, quando l'altra solerte dipendente dell'ufficio anagrafe del comune di Vicenza mi ha detto che non poteva registrare Teresa con il mio cognome, la trafila alla motorizzazione di inizio anno mi è passata davanti come un tir a folle velocità a luci spente in una notte nebbiosa (ma cosa sto scrivendo?).
La prima cosa che ho chiesto è stata: "Ma allora, se è impossibile, perché nel mio cognome c'è il trattino [cazzo! - ovviamente questo è rimasto tra me e me]?".
La seconda è stata: "Se è impossibile, perché la sua collega non me lo ha detto a gennaio [porcaputtana! - ovviamente questo è rimasto tra me e me]?".
La poveretta era piuttosto costernata e imbarazzata ma ben decisa a capire cosa fosse successo. Mi ha chiesto come si chiamava la sua collega ma figurarsi se dopo 8 mesi me lo ricordavo.
Le ho chiesto di vedere le registrazioni delle nascite di mio nonno, mio papà, mia sorella e perfino i cugini di mio papà e i loro figli e lei si è fatta i viaggi per portare nell'ufficio quei libroni enormi scritti solo per un quarto del loro spazio totale.
Sorpresa delle sorprese: mia sorella è l'unica del ramo di mio nonno a non avere il trattino. Chissà perché, se mio papà è Da Rin-Betta, mia sorella invece è Da Rin Betta.
L'occhio mi cade sul registro di mio nonno Mario: nella prima colonna il cognome è registrato col trattino: Da Rin Betta. Ma nello spazio a destra più largo, il cognome è scritto da Rin Betta (già, con la 'd' minuscola) e va a caporiga dopo il Rin, con un trattino come per una parola interrotta. Già un indizio.
E solo in quel momento mi accorgo che nella prima colonna, sotto l'indicazione di nome e cognome, c'è una nota più lunga che recita:
"In seguito a sentenza del 6 ottobre 1932 del tribunale Civile e Penale di Vicenza, trascritta in questi registri degli atti di nascita dell'anno corrente al [parte che non riesco a capire] atto viene rettificato nel senso che là dove si legge Da Rin Betta o Darin Betta si deve invece leggere ed intendere "da Rin Betta". Vicenza, 25 ottobre 1932. Segue firma dell'ufficiale dello Stato.
Ecco. Trovata la soluzione. Teresa può essere registrara Teresa da Rin Betta.
E dopo 38 anni la mia famiglia ha la conferma che il cognome corretto è da Rin Betta, con la 'd' minuscola, per buon pace della maestra Franca, che alle elementari non ci voleva credere. Ora vorrei mostrarle questo documento!
Quanto a me, qui inizia un'altra peripezia burocratica.
Dovrò cambiare carta di identità.
Dovrò andare all'ufficio delle entrate per aggiornare l'anagrafica e richiedere un nuovo codice fiscale.
Ma quel che è peggio, dovrò tornare alla motorizzazione.
*** AGGIORNAMENTO DEL 13 SETTEMBRE***
Sono stato all'ufficio delle entrare.
Più semplice e veloce di quel che temevo.
Certo che il mio codice fiscale era scaduto un mezzo secolo fa e in questo tempo non mi è arrivato quello nuovo.
La comica della burocrazia italiana è che ho dovuto richiedere prima una nuova copia del CF con il cognome col trattino, poi quell'altro con il cognome corretto. E quindi lo Stato dovrà spendere soldi e tempo per due tesserine e due invii postali.
Questa semplificazione burocratica quando cazzo ci sarà? Per fortuna che Brunetta aveva detto che avrebbe fatto tutto lui....
Di quello che ha fatto scoprire a me a alla mia famiglia invece no. E non parlo di carie alle gengive per la sua spontanea dolcezza infantile ma di qualcosa di più basico. Pazzesco, nel senso che fa impazzire.
La scoperta l'ho fatta io per primo il giorno della registrazione della sua nascita in comune: all'ufficio anagrafe la dipendente del comune afferma:
"Non posso registrarla col suo cognome!".
Detta così è davvero scioccante! Ma corregge subito il tiro:
"Il suo cognome ha un trattino, è impossibile che ci sia un trattino nel cognome!" esclama sorpresa.
Conoscendo il precedente, avrei dovuto alzare il tavolo e schiacciarla al muro dietro di lei, impazzendo all'istante. Ma ho limitato la mia reazione alla più che istintiva sorpresa.
Vi devo raccontare il precedente
***FLASHDANCE***
no mi sono sbagliato....
***FLASHBACK***
A inizio dell'anno scorso una impiegata dell'ufficio anagrafe del comune di Vicenza mi chiama mezza allarmata perché facendo un incrocio con i dati della motorizzazione civile ha notato una differenza nel mio cognome: infatti all'anagrafe sono "Da Rin Betta" mentre alla motorizzazione sono "Da Rin-Betta" e se mi fermano per un controllo della patente e becco quello con la giornata storta rischio una multa non indifferente.
Conoscendo la psicosi da uffici della motorizzazione, chiedo di cambiare carta di identità e generalità all'ufficio anagrafe ma la solerte dipendente mi dice che è un processo più lungo e complicatissimo. Credo che la suddetta non sia mai stata in motorizzazione.
Niente da fare, l'unica via rimane il cambio di generalità sulla patente e quindi delle visite agli uffici della motorizzazione.
Dove vado pochi giorni dopo e dopo lunga attesa con salti di posizione perché la macchinetta spara-numeri è rotta da quando l'hanno installata mi dicono di dover pagare circa 70 euro.
Salto tutta la pantomima agli sportelli. Plurale, sì, perché ovviamente oltre alla nuova copia della patente ho dovuto richiedere due nuovi adesivi per i libretti di circolazione della macchina e della moto. Solo che.... i dipendenti della MC non sono così abili nel dare informazioni e cioè una volta allo sportello "patenti" e raccontata la storia della richiesta della nuova copia della patente, non si sbregano in un gesto di normale elargizione di competenze, dicendoti "poi vai allo sportello "libretti di circolazione" [o come cazzo si chiama] per richiedere l'aggiornamento dei libretti di circolazione". No, mica è loro competenza. Loro solo patenti. C'è scritto 'patenti' nel cartellino sopra lo sportello. Li si fanno patenti e si danno informazioni solo per le patenti. Quindi quando li mi hanno dato i bollettini per pagare le tasse per la richiesta della nuova patente con cognome col trattino, sono andato a pagare i bollettini, illudendomi di risolverla così ottenendo in automatico anche gli adesivi per aggiornare i libretti di circolazione. E invece no, perché una volta ritornato con i bollettini pagati, mi hanno detto di andare allo sportello apposito per aggiornare i libretti di circolazione. Errore mio, non mi sono informato e quindi pago l'ignoranza. Certo che, una informazione in più, non ha mai ucciso però risparmierebbe un sacco di bestemmie.
Tra l'altro, c'è da compilare un documento e alla MC son presi così bene che non hanno una penna da prestare.
Ma alla fine, dopo due mesetti di attesa, la mia patente e i libretti di circolazione col trattino li ho avuti potendo circolare liberamente senza il pensiero di incappare in multe inopinate, perché così sono Alessandro da Rin-Betta sia per l'anagrafe che per il Ministero dei Traporti.
Certo che il lasciapassare A-38 di Asterix e Obelix è una semplice passeggiata al confronto!
***
Bene, quando l'altra solerte dipendente dell'ufficio anagrafe del comune di Vicenza mi ha detto che non poteva registrare Teresa con il mio cognome, la trafila alla motorizzazione di inizio anno mi è passata davanti come un tir a folle velocità a luci spente in una notte nebbiosa (ma cosa sto scrivendo?).
La prima cosa che ho chiesto è stata: "Ma allora, se è impossibile, perché nel mio cognome c'è il trattino [cazzo! - ovviamente questo è rimasto tra me e me]?".
La seconda è stata: "Se è impossibile, perché la sua collega non me lo ha detto a gennaio [porcaputtana! - ovviamente questo è rimasto tra me e me]?".
La poveretta era piuttosto costernata e imbarazzata ma ben decisa a capire cosa fosse successo. Mi ha chiesto come si chiamava la sua collega ma figurarsi se dopo 8 mesi me lo ricordavo.
Le ho chiesto di vedere le registrazioni delle nascite di mio nonno, mio papà, mia sorella e perfino i cugini di mio papà e i loro figli e lei si è fatta i viaggi per portare nell'ufficio quei libroni enormi scritti solo per un quarto del loro spazio totale.
Sorpresa delle sorprese: mia sorella è l'unica del ramo di mio nonno a non avere il trattino. Chissà perché, se mio papà è Da Rin-Betta, mia sorella invece è Da Rin Betta.
L'occhio mi cade sul registro di mio nonno Mario: nella prima colonna il cognome è registrato col trattino: Da Rin Betta. Ma nello spazio a destra più largo, il cognome è scritto da Rin Betta (già, con la 'd' minuscola) e va a caporiga dopo il Rin, con un trattino come per una parola interrotta. Già un indizio.
E solo in quel momento mi accorgo che nella prima colonna, sotto l'indicazione di nome e cognome, c'è una nota più lunga che recita:
"In seguito a sentenza del 6 ottobre 1932 del tribunale Civile e Penale di Vicenza, trascritta in questi registri degli atti di nascita dell'anno corrente al [parte che non riesco a capire] atto viene rettificato nel senso che là dove si legge Da Rin Betta o Darin Betta si deve invece leggere ed intendere "da Rin Betta". Vicenza, 25 ottobre 1932. Segue firma dell'ufficiale dello Stato.
Ecco. Trovata la soluzione. Teresa può essere registrara Teresa da Rin Betta.
E dopo 38 anni la mia famiglia ha la conferma che il cognome corretto è da Rin Betta, con la 'd' minuscola, per buon pace della maestra Franca, che alle elementari non ci voleva credere. Ora vorrei mostrarle questo documento!
Quanto a me, qui inizia un'altra peripezia burocratica.
Dovrò cambiare carta di identità.
Dovrò andare all'ufficio delle entrate per aggiornare l'anagrafica e richiedere un nuovo codice fiscale.
Ma quel che è peggio, dovrò tornare alla motorizzazione.
*** AGGIORNAMENTO DEL 13 SETTEMBRE***
Sono stato all'ufficio delle entrare.
Più semplice e veloce di quel che temevo.
Certo che il mio codice fiscale era scaduto un mezzo secolo fa e in questo tempo non mi è arrivato quello nuovo.
La comica della burocrazia italiana è che ho dovuto richiedere prima una nuova copia del CF con il cognome col trattino, poi quell'altro con il cognome corretto. E quindi lo Stato dovrà spendere soldi e tempo per due tesserine e due invii postali.
Questa semplificazione burocratica quando cazzo ci sarà? Per fortuna che Brunetta aveva detto che avrebbe fatto tutto lui....
0 Response to "Trattino"
Posta un commento