Si ricomincia, si spengono le luci
Passate le feste. Almeno io così intendo le vacanze natalizie: delle feste. Per me, hanno un valore diverso da quelle estive perché le passi per stare con la famiglia, fare dei pensieri ai propri cari, qualche passaggio in chiesa tra una messa ed un concerto di cori e vedere amici di quartiere e non.
E la fine delle vacanze di Natale è sempre stata più triste, rimettendo in scatola i colori le luci la magia e la gioia di quasi un mese, dagli addobbi dell'albero alle case ed ai personaggi del presepe e l'aspetto della casa ritorna quello di prima, così come la vita riprende l'ordinaria atmosfera e cadenza prenatalizia.
Mi viene il magone a pensare a come spiegare a Tommaso che dobbiamo mettere via le luci e che dovrà aspettare 11 mesi... E per fortuna (più o meno) che non abbiamo né l'albero né il presepe.
Sono state delle belle feste. Abbiamo lavorato un po' e non solo pensato al futuro. Non ci è mancata la nevicata ad esaltare il periodo ed è stato bellissimo vedere Tommaso divertirsi un mondo con la sua prima neve, l'anno scorso era troppo piccolo per potersela godere.
I regali sono fioccati, forse troppi per una casa come la nostra tanto che qualcuno è rimasto dai nonni.
L'ultimo dell'anno è andato bene tra amici, tanti bambini, con grandi fuochi d'artificio e finito prestino, segno dei tempi che cambiano. Ma le prossime volte potremo tirare un po' più tardi.
Siamo anche riusciti a dormire, nel senso che al netto delle sveglie di Tommaso di media ci siamo alzati alle 9 quasi ogni giorno.
Sono tornato a correre compresso in un paio di pantaloni invernali ed ho avuto l'impressione di indossare un aiuto neanche tanto insignificante. Mi manca solo un orologio adatto per il quale sto già smadonnando tra i vari modelli e funzioni utili e ad altre del tutto futili.
Mi spiace non aver fatto visita a qualche amico più o meno distante. Queste feste sono passate velocissime. Dall'8 al 25 dicembre è un flash che ti travolge nel panico dei regali. Arrivare all'Epifania è ancora più tragico perché ti rendi conto che devi ritornare a lavoro.
Almeno io sono riuscito a fare vacanza, c'è chi non le ha nemmeno fatte.
Domani si ricomincia. Mi chiedo cosa ci sia di nuovo visto che si riprende come si è finito l'anno prima. Più avanti, forse, potrebbe esserci qualcosa di nuovo. Ma nell'immediato non c'è nulla di nuovo. Ad eccezione del calendario. Ed il nostro è fighissimo!
E la fine delle vacanze di Natale è sempre stata più triste, rimettendo in scatola i colori le luci la magia e la gioia di quasi un mese, dagli addobbi dell'albero alle case ed ai personaggi del presepe e l'aspetto della casa ritorna quello di prima, così come la vita riprende l'ordinaria atmosfera e cadenza prenatalizia.
Mi viene il magone a pensare a come spiegare a Tommaso che dobbiamo mettere via le luci e che dovrà aspettare 11 mesi... E per fortuna (più o meno) che non abbiamo né l'albero né il presepe.
Sono state delle belle feste. Abbiamo lavorato un po' e non solo pensato al futuro. Non ci è mancata la nevicata ad esaltare il periodo ed è stato bellissimo vedere Tommaso divertirsi un mondo con la sua prima neve, l'anno scorso era troppo piccolo per potersela godere.
I regali sono fioccati, forse troppi per una casa come la nostra tanto che qualcuno è rimasto dai nonni.
L'ultimo dell'anno è andato bene tra amici, tanti bambini, con grandi fuochi d'artificio e finito prestino, segno dei tempi che cambiano. Ma le prossime volte potremo tirare un po' più tardi.
Siamo anche riusciti a dormire, nel senso che al netto delle sveglie di Tommaso di media ci siamo alzati alle 9 quasi ogni giorno.
Sono tornato a correre compresso in un paio di pantaloni invernali ed ho avuto l'impressione di indossare un aiuto neanche tanto insignificante. Mi manca solo un orologio adatto per il quale sto già smadonnando tra i vari modelli e funzioni utili e ad altre del tutto futili.
Mi spiace non aver fatto visita a qualche amico più o meno distante. Queste feste sono passate velocissime. Dall'8 al 25 dicembre è un flash che ti travolge nel panico dei regali. Arrivare all'Epifania è ancora più tragico perché ti rendi conto che devi ritornare a lavoro.
Almeno io sono riuscito a fare vacanza, c'è chi non le ha nemmeno fatte.
Domani si ricomincia. Mi chiedo cosa ci sia di nuovo visto che si riprende come si è finito l'anno prima. Più avanti, forse, potrebbe esserci qualcosa di nuovo. Ma nell'immediato non c'è nulla di nuovo. Ad eccezione del calendario. Ed il nostro è fighissimo!
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