A piedi nudi sull'erba
Quando uso i mezzi pubblici raramente mi rinchiudo nell'ascolto della musica del mio lettore mp3. Capita più spesso quando sono in treno, sull'autobus (che continuo a chiamare tram anche se non ha né binari né fili) invece no. Sarà
che il percorso è più breve o perché le persone che trovo qui sono
diverse da quelle che trovo in treno. Non so perché, ma non riesco ad
ascoltare le persone che incontro in treno dove solo in rari casi (2 per la
precisione) mi è capitato di fare dei buoni incontri.
Non è perché voglio farmi gli affari degli altri sull'autobus, non sono del tutto sordo (il timpano dell'orecchio dx non è al 100%, se vi interessa) quindi è inevitabile ascoltare quello che dice la gente in uno spazio ristretto.
Se so che devo prendere il treno, carico il lettore per l'occasione. So invece che mi tocca prendere il tram la mattina stessa se la sera prima non diluvia e per il giorno dopo non sono previste pioggie. Così non controllo lo stato della batteria del lettore così al 90% dei casi lo ritrovo scarico o, ancora peggio, con quel tanto di autonomia che mi lascia ascoltare giusto un paio di canzoni, ovvero il tempo utile per acclimatarmi nel sedile in una giornata lunga umida e scomoda mentre la terza si interrompe prima di metà, interrompendo in modo tanto improvviso quanto impietoso l'ascolto ma soprattutto il mood nel quale mi sono appena immerso.
Ed è quello che mi è successo alcuni giorni fa andando a lavoro. E non ho potuto fare a meno di ascoltare una moglie dare consigli ad un'altra (in fondo sono facili da riconoscere tanto quanto i mariti) per l'acquisto di una casa, valutando con attenzione l'ipotesi giardino.
La prima diceva alla seconda che si può utilizzare per il barbeque, che se è abbastanza grande e/o (o/e) il garage non sufficientemente capiente si può mettere la casetta per gli attrezzi ed il tagliaerba. Qui la seconda è saltata per aria chiedendo: "Perché, mi servirà spesso il tagliaerba?". Non so se hanno visto il mio interno ed intimo stupore, non so se l'ho esternalizzato, ma porcaputtana per quanto non si debba giudicare una persona al primo contatto,cara la mia seconda l'erba del giardino 2 o 3 volte al mese va tagliata!
È quello che le ha detto la prima, dopodiché la seconda ha mostrato evidenti segni di smonamento nei confronti del concetto casacongiardino (forse adesso va di moda dire #casacongiardino).
Non ha tutti i torti, forse. Chi ha vissuto in appartamento senza la possibilità di godersi lo spazio verde e magari alberato di un giardino non sa tante cose. Come l'impegno che ci vuole per mantenerlo bene perché quasi una volta a settimana l'erba va tagliata, se gli alberi danno frutti vanno raccolti prima che marciscano sui rami o a terra e che vanno potati ogni autunno e le foglie raccolte altrimenti non fanno respirare l'erba che si brucia ed ingiallisce. Inoltre bisogna dargli da bere ogni sera.
E qui è scattato il suggerimento geniale della prima: "Fatti l'impianto di irrigazione che adesso te li tirano dietro [davvero!?], così lo puoi programmare per la mattina presto e la sera/notte senza perdere tempo e a romperti le scatole a spostare la canna ogni tot tempo". Qui la seconda ha visto la luce in fondo al tunnel, pensando che almeno questa cosa qui se la poteva risparmiare.
Ho avuto la grandissima fortuna di vivere 33 anni in una casa con giardino ed in mezzo un grande pino marino dove d'estate legavamo al ramo più basso l'altalena. Da bambino ci ho giocato a calcio (cercando di non tirare giù i frutti dagli alberi o distruggere i fiori), mio zio Sandro ha insegnato a me ed i miei amici a giocare a momola un sabato sera d'estate, ci facevo il bagno con i getti della canna (i miei non ne erano tanti felici), sopra il prugno bastava una base di legno e tre coperte per costruire la casetta oppure quattro sedie ed altrettante coperte per la base segreta (faccina che ride imbarazzata), era uno dei confini stabiliti a nascondino quando eravamo tanti oppure leggevo Topolino sull'amaca, appesa tra il grosso pino ed un melo. Da più grande ho iniziato a prendermene cura tagliando l'erba e poi dandogli da bere (trovando una certa continuità con i bagni di cui parlavo prima), con qualche battibecco con moscerini e zanzare perché ho il sangue amaro e non mi pungevano.
Adoro stare in giardino, camminare scalzo sui fili d'erba e sono contento di andare dai miei a tagliare l'erba quando i miei sono via. Non è grandissimo, in 2 orette faccio tutto, pulizia del rasaerba compresa. Ed è rilassante.
Vivo da circa 3 anni in un appartamento che da su una strada trafficata con tutte le conseguenze più disturbanti del caso e l'unico verde a disposizione è quello delle foglie di pseudo alberi nel cortile che è una colata d'asfalto.
Mi chiedo perché prendersi una casa con giardino finendo per trascurarlo. Ognuno fa quello che gli pare, ma un giardino è la cosa più bella che possa avere una casa.
Non è perché voglio farmi gli affari degli altri sull'autobus, non sono del tutto sordo (il timpano dell'orecchio dx non è al 100%, se vi interessa) quindi è inevitabile ascoltare quello che dice la gente in uno spazio ristretto.
Se so che devo prendere il treno, carico il lettore per l'occasione. So invece che mi tocca prendere il tram la mattina stessa se la sera prima non diluvia e per il giorno dopo non sono previste pioggie. Così non controllo lo stato della batteria del lettore così al 90% dei casi lo ritrovo scarico o, ancora peggio, con quel tanto di autonomia che mi lascia ascoltare giusto un paio di canzoni, ovvero il tempo utile per acclimatarmi nel sedile in una giornata lunga umida e scomoda mentre la terza si interrompe prima di metà, interrompendo in modo tanto improvviso quanto impietoso l'ascolto ma soprattutto il mood nel quale mi sono appena immerso.
Ed è quello che mi è successo alcuni giorni fa andando a lavoro. E non ho potuto fare a meno di ascoltare una moglie dare consigli ad un'altra (in fondo sono facili da riconoscere tanto quanto i mariti) per l'acquisto di una casa, valutando con attenzione l'ipotesi giardino.
La prima diceva alla seconda che si può utilizzare per il barbeque, che se è abbastanza grande e/o (o/e) il garage non sufficientemente capiente si può mettere la casetta per gli attrezzi ed il tagliaerba. Qui la seconda è saltata per aria chiedendo: "Perché, mi servirà spesso il tagliaerba?". Non so se hanno visto il mio interno ed intimo stupore, non so se l'ho esternalizzato, ma porcaputtana per quanto non si debba giudicare una persona al primo contatto,cara la mia seconda l'erba del giardino 2 o 3 volte al mese va tagliata!
È quello che le ha detto la prima, dopodiché la seconda ha mostrato evidenti segni di smonamento nei confronti del concetto casacongiardino (forse adesso va di moda dire #casacongiardino).
"Cooosa? - ha esclamato - Sul serio? Quanto tempo porta via?" ed immagino stesse già pensado alle occasioni di alta socialità o ai weekend termali marini montati saltati per colpa di un giardino dove far giocare il pupo e ricevere gli amici. Un dramma! Chissà come la pensa il proprietario dell'altro anello.
Non ha tutti i torti, forse. Chi ha vissuto in appartamento senza la possibilità di godersi lo spazio verde e magari alberato di un giardino non sa tante cose. Come l'impegno che ci vuole per mantenerlo bene perché quasi una volta a settimana l'erba va tagliata, se gli alberi danno frutti vanno raccolti prima che marciscano sui rami o a terra e che vanno potati ogni autunno e le foglie raccolte altrimenti non fanno respirare l'erba che si brucia ed ingiallisce. Inoltre bisogna dargli da bere ogni sera.
E qui è scattato il suggerimento geniale della prima: "Fatti l'impianto di irrigazione che adesso te li tirano dietro [davvero!?], così lo puoi programmare per la mattina presto e la sera/notte senza perdere tempo e a romperti le scatole a spostare la canna ogni tot tempo". Qui la seconda ha visto la luce in fondo al tunnel, pensando che almeno questa cosa qui se la poteva risparmiare.
Ho avuto la grandissima fortuna di vivere 33 anni in una casa con giardino ed in mezzo un grande pino marino dove d'estate legavamo al ramo più basso l'altalena. Da bambino ci ho giocato a calcio (cercando di non tirare giù i frutti dagli alberi o distruggere i fiori), mio zio Sandro ha insegnato a me ed i miei amici a giocare a momola un sabato sera d'estate, ci facevo il bagno con i getti della canna (i miei non ne erano tanti felici), sopra il prugno bastava una base di legno e tre coperte per costruire la casetta oppure quattro sedie ed altrettante coperte per la base segreta (faccina che ride imbarazzata), era uno dei confini stabiliti a nascondino quando eravamo tanti oppure leggevo Topolino sull'amaca, appesa tra il grosso pino ed un melo. Da più grande ho iniziato a prendermene cura tagliando l'erba e poi dandogli da bere (trovando una certa continuità con i bagni di cui parlavo prima), con qualche battibecco con moscerini e zanzare perché ho il sangue amaro e non mi pungevano.
Adoro stare in giardino, camminare scalzo sui fili d'erba e sono contento di andare dai miei a tagliare l'erba quando i miei sono via. Non è grandissimo, in 2 orette faccio tutto, pulizia del rasaerba compresa. Ed è rilassante.
Vivo da circa 3 anni in un appartamento che da su una strada trafficata con tutte le conseguenze più disturbanti del caso e l'unico verde a disposizione è quello delle foglie di pseudo alberi nel cortile che è una colata d'asfalto.
Mi chiedo perché prendersi una casa con giardino finendo per trascurarlo. Ognuno fa quello che gli pare, ma un giardino è la cosa più bella che possa avere una casa.
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