Burocrazia, persona vs codice
Adesso Tommaso è un codice fiscale.
Nemmeno dieci giorni di tempo ed il neonato era tramutato da essere
umano, da persona a tesserino plastificato con barra magnetica. Identificato come un codice alfa-numerico e non (solo) con un nome proprio. La cosa mi ha messo una
tristezza non indifferente, pensare di essere una persona da pochissimi giorni ma avere già il proprio codice
fiscale prima ancora di un giocattolo.
Sarà che associo alla parola 'fiscale'
significati che poco rassicuranti: intanto qualcosa di rigido
intransigente e di legato a qualche regolamento di sicuro assurdo.
Eppoi al fisco inteso come tassa: un bambino non fa in tempo a
nascere che si ritrova con un tributo sul groppone.
No dai lasciatelo in pace, è un
lattante! Fatemi la cortesia. Non si possono aspettare i 16 anni?
Facciamo 14 anni?
Poi mi tocca conservare a casa il suo
tesserino (gli è arrivato a fine dicembre) con la speranza di non
perderlo. Cosa devo fare, comprargli già il portafoglio e chissà se quando sarà grande lui il tesserino scomparirà e tutte le informazioni fiscali e sanitarie saranno contenute in un chip dello smartphone/watch se non sottocutaneo. Almeno ci si potrebbe risparmiare qualche spesa per la produzione e l'invio del tesserino, no!?
Prima ancora di trasformare mio figlio
in un codice, la solerte impiegata comunale in attesa dell'agognata
pensione mi ha fatto firmare un foglio gigantesco precompilato in un
arcaico italiano formale burocratico e fiscale (appunto) dove
dichiaravo che tal giorno alla tal ora nei locali di tale ospedale
era nato (vivo!) un bambino di tale nome dalla tale madre. Ci mancava
solo che dovessi indicare il giorno tale nel quale è stato concepito
e in che posizione! Sarò fatto strano ma ho chiesto all'impiegata
alla soglia della pensione di fare una foto del documento tanto
grande era. Davvero, sarà stato mezzo metro di carta di un certo
spessore dove le informazioni principali erano indicate per tutta la
sua altezza ma spaziate di alcuni centimetri ed in mezzo il nulla!
Nell'era dell'informatica non c'è
ancora un'autodichiarazione online?
Pensa che per chiedere la maternità obbligatoria devi mandare via la domanda (solo) online. Però poi devi portarla di persona all'inps per fartela firmare!