Evviva la mia città [1] - Balle

La politica negli ultimi 4 anni ha assunto una posizione spregiudicata. Ai tempi del Pentapartito (tanto per dire come siamo influenzati dall'agemonia tedesca, adesso per un gruppetto di un paio di partiti parliamo di Große Koalition...) almeno le balle non venivano dette in modo così spregiudicato. 
Adesso assumono la forma di un ashtag o di un tweet e tutto il resto del popolo ci casca come un pero cotto, salvo poi svegliarsi e sputare sul voto versato nella cabina elettorale. Fessi noi. 
La mia città per quanto piccola è un esempio concentrato di prese per il culo politiche, da parte della sua carica più alta. Che per altro ho anche contribuito ad eleggere. Non una ma due volte!

Nella corsa alla carega di sindaco di Vicenza, nella primavera del 2008, l'allora candidato Achille Variati aveva condotto una campagna elettorale cavalcando l'onda dei No Dal Molin e promettendo una serie di compensazioni tra le quali la tangenziale e un parco. Una volta eletto, iniziò una specie di crociata contro i nomadi (ma chiamiamoli anche zingari come siamo abituati) tanto che venne soprannominato in modo piuttosto originale "sindaco sceriffo" e, confermando l'etichetta, una delle prime misure prese dalla sua giunta fu una ordinanza per vietare i bivacchi di camper e roulotte nelle zone di parcheggio.

La campagna elettorale del Variati II ha potuto contare sull'appoggio di tanti giovani indicati dallo stesso sindaco in carica e ricandidato come il futuro della città e si è basata su una Vicenza verde, Vicenza ecologica e, una volta eletto, ha più volte sostenuto che non ci sarebbe stata alcuna colata di cemento in città.

Forse lui ed i suoi compagni e leccaculo al seguito pensano che il popolo sia mona e privo di memoria.
Alla fine: 

- Vicenza deve ancora vedere la tangenziale (che alla fine alla città servirà a poco ma sarà funzionale al Del Din);
- il parco (della pace? Ma se fa girare i coglioni a mezza Vicenza di pacifico ha ben poco) è ancora un disegno su carta;
- i nomadi di tutti i campi presenti a Vicenza non solo sono rimasti dove sono ma con loro pare abbia stretto una alleanza elettorale ed infine si è ritrovato a dovergli mettere a norma un campo utilizzando oltre 200 mila euro pubblici;
- alla faccia dell'eco sostenibilità, a Vicenza potrebbe vedersi una importante colata di cemento grazie a due stazioni, una delle quali in una zona ad alto contenuto di calcestruzzo di fianco al nuovo orrendo tribunale ed a rischio allagamento e come ciliegina sulla torta un tunnel sotto le colline che non si sa che effetti geologici possa avere (tutti a preoccuparsi delle ville..... Vabene, ma se crolla mezzo colle mica ci sono solo quelle!!!!). Che poi: perché per la nuova base americana è stato indetto un referendum popolare (più che lecito!) mentre per il nuovo imponente progetto dell'alta velocità si procede spediti in consiglio comunale senza richiedere un parere ai cittadini?
Per ora, c'è "solo" questa petizione creata e pubblicata sul sito del Comune di Vicenza, per chiedere un referendum attraverso il quale i cittadini possano esprimere il proprio parere. Ma mi chiedo dove siano finite la democrazia, la trasparenza e la partecipazione dei cittadini tanto sventolate dal sindaco nelle sue campagne elettorali?

Due programmi elettorali mandati a puttane. Vorrei sapere cosa ci guadagna la città (oltre ai 2' in meno per arrivare a Milano col TAV! WOW!). 
Non penso sia un caso se Variati abbia sostenuto l'attuale capo del governo, Matteo Renzi. Hanno molte cose in comune. Il sindaco di Vicenza tuitterà meno, ma entrambi sanno parlare molto. Dovrebbero riascoltarsi a distanza di un mese. Forse sarebbero almeno più cauti. A meno che quello che dicono non gli venga "suggerito" da altri (...per carità, so che non è una bella frase, ma non siate maliziosi!!!).
Tra le cose in comune la pensano uguale sul popolo. Come si dice mona in toscano?

PS: [1] sì, perché ho già il [2] in canna ;P

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