A Genova alluvione delle banalità

Guardo le immagini della tragedia di Genova e rimango senza parole. Le uniche che mi vagano per la testa formulano domande per lo più banali. Per esempio: perché i genovesi piangono se hanno costruito o sono andati a vivere dove si è costruito oltre il limite della sopportazione della natura. Ma mi suonano piuttosto ingenerose. Penso alla precedente alluvione di Genova di un anno fa e mi correggono dicendomi che è successa 3 anni fa. Come passa il tempo! Mi verrebbe da dire che di acqua sotto i ponti ne è passata così tanta che è passata pure sopra ai ponti. Mi sembra impossibile eppure in tre anni i genovesi hanno subito due alluvioni molto pesanti. Così dopo le domande di prima ce ne sono altre, questa volta ingenue: mi chiedo infatti perché i lavori di messa in sicurezza dei corsi dei fiumi (sentivo parlare di torrenti....) ed altri vari interventi indispensabili per la sicurezza dei cittadini non sono ancora stati realizzati né tanto meno iniziati? Poi penso che dall'alluvione di Vicenza sono passati quattro anni e non si è ancora vista una ruspa per i lavori relativi alla realizzazione di bacini di laminazione ed altre opere indispensabili per la sicurezza dei cittadini (nel frattempo però sono stati eseguiti i lavori per la realizzazione dei servizi per la caserma Del Din con conseguenti disagi...). Quindi se i vicentini ma anche veronesi e padovani godono (si fa per dire...) di un anno di vantaggio immagino che i genovesi debbano portare ancora pazienza. Nonostante paghino le tasse locali sulle varie municipalizzate create per dare una poltrona... garantire la sicurezza idrogeologica alla città ed alla sua popolazione. Nonostante ci siano un sacco di 'nonostante' rispettati dalla maggior parte dei cittadini, gli stessi non vedono tornare indietro sotto forma di servizio nemmeno un quarto delle tasse e delle imposte pagate (un quarto sarebbe già tanto!). E allora dove finiscono i nostri soldi? 
Negli stipendi di parlamentari, senatori, senatori a vita, dipendenti dei palazzi romani? 
Nei conti correnti di amministratori locali?
Nella bustarelle di mafiosi e lobbisti? 
Nei conti correnti off shore di imprenditori che si accaparrano finanziamenti pubblici per portare all'estero la propria attività lasciando a casa senza lavoro gli ex dipendenti? Negli F14? 
Nei giudici del CMS? 
Nella cassa per pagare le spese mediche dei parenti dei politici o quelle di trasporto e divertimento personale? 
Non si trovano i soldi per garantire la sicurezza pubblica ma quelli per il tornaconto personale o di altri personaggi non ci sono problemi? In effetti capisco: chi cazzo siamo noi se non semplici cittadini che non portano alcun vantaggio? Siamo solo una pesante responsabilità alla quale vendere slogan elettorali oppure spacciare hashtag in tempi più moderni. Non valiamo niente quindi non veniamo ascoltati né calcolati.
Intanto, ad una poliziotta che presta servizio pubblico con un certo grado, per lo spostamento casa/lavoro viene pagato al massimo il biglietto del treno A/R Vicenza-Padova così può portare a casa €1.000,00 al netto delle spese di autostrada e carburante e con quello deve mantenere due figli, se stessa e pagare tasse ed imposte per assicurare lo stipendio a chi non le vuole pagare un biglietto di un treno migliore. 
Una risposta altrettanto banale e superficiale sul dove vanno a finire i nostri soldi ce la avrei. Chi deve prendere le decisioni per il bene del Paese che amministra e per il bene delle persone che lo votano (ma anche di quelle che non lo votano... sarà per questo?) porta a casa uno stipendio da brividi tanto è alto. Sono dipendenti pubblici come lo è la poliziotta che magari deve garantire la loro sicurezza..... E poi quelle persone incravattate o dentro i tailleur non sanno dove andare a prendere i soldi per pagare i poliziotti gli insegnanti i bidelli gli infermieri ... Com'è ridicola e banale la vita. La domanda che si dovrebbero fare è: ci dimezziamo di numero e ci dimezziamo tutti i soldi che prendiamo a vario titolo a favore delle casse dello Stato, dei cittadini e degli altri dipendenti pubblici che svolgono un servizio pubblico e sociale più importante del nostro oppure ci teniamo tutti i soldi se non di più. Datevi una risposta, ben sapendo che sarà sbagliata.

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