Soddisfazioni

Venerdì sera, partita di campionato dell’importantissimo campionato provinciale amatoriale di calcio a 5 CSAIN. La T-Magenta straultima in classifica con due soli miseri punti frutto di due sofferti pareggi (alla prima di campionato e l’ultima partita giocata, che ha interrotto una fila di sconfitte demoralizzante) si presenta al parquet del palazzetto dello sport di Sandrigo per affrontare la Nafta, temibile squadra seconda in classifica, molto ben (più) organizzata e composta da giocatori di esperienza con trascorsi in alte categoria tra eccellenza promozione e prima categoria di calcio a 11. Giocatori con una certa età ma dai piedi sempre buonissimi e tanta, tantissima voglia di divertirsi ancora, col seguito di figli e mogli, le quali dimostrano di avere ancora una ottima scorta di pazienza e di santità dopo anni di pomeriggi domenicali passati al campo della squadra del compagno.

Oltre al deficit tecnico, a dividere le squadra anche un deficit numerico: mentre loro sono 2 squadre abbondanti, noi ci presentiamo in 8, che equivale sì a 3 cambi ma uno di questi è mezzo infortunato per colpa di una tallonite. Aggiungici che ci manca il bomber assente per lavoro ed un portiere per malattia, che ci mancano i due imprevedibili gemelli funambolici, che altri due ci hanno sequestrato un compagno, che un difensore è out per uno strappo al polpaccio e chi gioca ha un allenamento davvero scarso, la somma non può che essere quella dei palloni che finirà nella nostra rete a fine partita.
Ma la T-Magenta non si è mai demoralizzata (al massimo, qualcuno di loro da di matto, ma per fortuna ha buoni compagni che lo riportano sulla retta via) e affronta ogni partita con orgoglio e coraggio. E venerdì anche con sagacia tattica.
Così, senza tante paranoie, la nostra è stata quella di coprirci: campo grande, ranghi ridotti, avversario fortissimo, non potevamo farci tante illusioni.

Nemmeno dopo 7” quando eravamo già 1 – 0. Per noi! Partenza fulminante: uno scambio rapido tra me e Simone, ho la palla sul destro ma tiro lo stesso e la palla batte sul palo e si infila.
Non ci siamo illusi nemmeno il minuto dopo quando con caparbietà Simone caccia dentro (di sinistro!) lo 0 – 2. 
Figuriamoci se potevamo permetterci di montarci la testa dopo nemmeno 3 minuti, quando rubo palla e tiro così così, ancora di destro, e la palla toma toma entra in porta per lo 0 – 3. Già, doppietta! Già, di destro!!
No, troppo impegnati a difenderci e soprattutto a respirare! Meno male che Fiore in porta ha parato anche i santi tirati giù dagli avversari, un muro, mentre Max dirigeva la difesa, Nicola anticipava, Andrea bloccava, Mago gestiva e Giò usava l’esperienza.
Al 5° fallo (penso di aver battuto due record: il gol più veloce e il nr di falli fatti in un tempo!) sono uscito perché altrimenti diventavo pericoloso per la mia squadra e l’arbitro, usando una metafora benevola, era piuttosto fiscale e casalingo.
La Nafta ci ha schiacciato nella nostra metà campo e ci ha infilato due volte prima dell’intervallo accorciando sul 2 – 3, grazie anche ad un rigore per 6° fallo concesso con generosità!

Il secondo tempo è iniziato com'era finito il primo, con un monologo dei giocatori di casa, mentre noi iniziavamo ad andare in debito di ossigeno e dimostrando una lucidità discutibile. Anche se Max ha fatto ricorso a tutto il suo mestiere nonché a tutti i suoi capelli, non c’è stato niente da fare ed il sorpasso è arrivato a metà ripresa.
Ed infine il gol del 5 – 3, bello, per carità, ma ti pare che per una partita di un campionato provinciale di calcio a 5 con 3 spettatori per di più poco interessati, contro la straultima in classifica, si esulta togliendosi la maglia e prendendo in giro l’avversario? Niente di meglio fuori dal parquet? Sono queste le soddisfazioni della vita? Porcamiseria, complimenti! Questi hanno fatto un mese di lutto l’anno scorso  quando sono stati eliminati ai playoff! Per carità, a ognuno le proprie gioie e soddisfazioni. Noi siamo usciti dal campo a testa alta mentre non posso dire la stessa cosa dei padroni di casa.
Che sia una squadra poco abituata a soffrire lo capisci dall'atteggiamento. Oltre ad averci sottovalutato all'inizio, sono permalosi perché si lamentano se subiscono falli e  poi minacciano di rompere una gamba come risposta. Però se giocano spalle alla porta il loro destino sarà quello di essere battuti come tamburi, non è colpa mia. Poi non entro per far male, sarò aggressivo ma non bastardo. Quindi è il caso di evitare minacce, che sono brutte da sentire anche nella finale del mondiale. Poi io gli ho fatto due tunnel e nel secondo tempo non si è più visto dalla mia parte. Forse era più a disagio per questo.


Ci teniamo anche noi a vincere ma portiamo rispetto per gli avversari. Spero che l'anno prossimo si possa continuare come stiamo facendo nelle ultime partite.
Ho segnato due peri e mi hanno fatto contento i complimenti ricevuti dagli avversari a fine partita, ma la mia soddisfazione mi aspettava a casa con la sua zazzerina bionda.

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