Non è giusto

È stato il mio primo pensiero sabato mattina alzandomi dal letto. 
Per andare all'ennesimo funerale di un papà di un ragazzo che ha giocato a calcio con me. Perché dopo dovevo andare a un altro funerale, del papà di un compagno di classe delle superiori.
Entrambi scomparsi all'improvviso per infarto, mentre erano con i loro cari, che non hanno potuto fare niente altro che disperarsi.
Non è giusto andare ai funerali di papà che se ne sono andati ancora giovani, senza vedere i propri figli crescere, laurearsi, sposarsi né abbracciare i nipotini.
Non è giusto perché non si tratta dell'età che avanza perché la vecchiaia in questo caso non c'entra, né c'entra la vita che va avanti. Semmai c'entra la vita che si diverte a prendersi gioco di noi ghignandosela osservandoci nella Babilonia di disagio compassione e tristezza in cui ci lascia.
Non sopporto nemmeno le prediche circostanziali e asettiche dei preti ma non gliene faccio nemmeno una colpa, perché immagino sia difficile anche per loro trovare delle parole da dire.
Ho contato che negli ultimi 3 anni e mezzo ho fatto le condoglianze a 8 ragazzi rimasti senza papà. 
Non è giusto.

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Vicenza Jazz Festival 2011

Anche quest'anno è passato, come tutti gli altri anni. Alla grande per noi vicentini. Per qualcun altro dalle città limitrofe forse è stato un festival di provincia, mica come il festival rock della birra scadente o del jazz umbro.
Ma il Vicenza Jazz Festival sta assumendo nel panorama musicale italiano un ruolo sempre più importante per gli amanti del genere.
Appunto.
Per gli amanti del genere.
E basta. Ecco dov'è l'inghippo di un evento che serve sì a fare bella musica, ravvivare la città e possibilmente portare qualche turista: perché messo li com'è non mi sembra abbia tutte le intenzioni di attrarre a Vicenza molta gente da fuori. Da amante della musica mi sono fatto un week end a Lucca 3 anni fa per andare al concerto della Dave Matthews Band, dormendo una notte da un'affittacamere, approfittandone per rivedere questa bellissima città protetta dalle sue possenti mura.
Mi sembra invece che il Vicenza Jazz Festival porti davvero molto poca gente foresta all'ombra della basilica. Non so se sia colpa dell'ufficio stampa; degli organizzatori; del comune che non promuove; dell'agenzia di promozione turistica che bada a tutt'altro eccetto la promozione turistica o forse dei fin troppi concerti rinchiusi nei teatri anche se 20/25 euro per un concerto di Paolo Fresu o Uri Cane non mi sembrano esagerati (55 per Vinicio Capossela invece sì!).
Il jazz è una musica popolare libera e dovrebbe essere accessibile al maggior pubblico possibile. Vicenza poi ha gli spazi all'aperto adatti per ospitare alcuni concerti: Parco Querini, i Giardini Salvi e soprattutto Campo Marzio che ne uscirebbe rivitalizzato almeno per quella settimana.
Purtroppo il turismo culturale (e lo stesso vale per quello sportivo) né questa amministrazione né tutte le altre precedenti sanno cosa possa significare, perché tutti sono convinti che bastino il Palladio, un asparago, un pesce norvegese e qualche vino.
Poi una qualsiasi domenica pomeriggio ti imbatti in un gruppo di svitati in maglietta rossa che ti ravviva 15' del tuo tempo sorprendendoti e richiamandoti coi loro fiati funambolici.
La folla si accalca ammirando impressionata i giovanotti che musicano lo shopping domenicale.
Ecco, questo è lo spirito del jazz: libero aperto e disponibile a tutti divertente e coinvolgente.
Ma non sovrapposto però, ostrega! Infatti di li a poche decine di metri un'altra banda era intenta a fare la stessa cosa.
Un po' come quando la gente per aiutare qualcuno gli si ammassa attorno togliendogli l'aria necessaria, non so se mi spiego. Un minimo di pianificazione ci vorrebbe: già hanno suonato poco, in più si coprono a vicenda, quando hanno finito rimane niente!


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Lasko! Pivo!

Mettersi qui davanti al pc per scrivere di essersi dimenticati delle cose da scrivere nel proprio blog è il colmo! Eppure alcune vicende di attualità e personali mi avevano dato parecchi spunti peccato che l'acqua passata sotto i ponti s'è portata con se anche loro.
Forse è colpa del primo caldo stagionale il cambio di stagione e quello dentro l'ufficio che abbassa la pressione e il ritmo lavorativo ma quello che si fa sentire maggiormente è una certa malcelata indolenza nonostante ci siano un po' di cose che mi prendono in questo periodo. Per fortuna c'è stato il week end appena passato trascorso in Slovenia, tra passeggiate, birra locale, tanto verde, musica, birra locale, chiacchierate, camosci e zanzare giganti, birra locale, programmazione neuro-linguistica, terme e hamburger giganti. E birra locale.
Vi ho parlato della birra locale? Molto buona, beverina e leggera è fantastica dopo una lunga passeggiata e accompagna gli aperitivi come le cene e le chiacchiere notturne. Ma anche le letture solitarie di programmazione neuro-linguistica.
Posso capire che vedendolo da fuori può essere stato un week end insolito ma trascorso tranquillamente, come non ci capitava da tanto tempo come ci riuscivamo da adolescenti solo con argomenti nuovi più "pesanti" nella sostanza questa volta, con il solito confronto che c'è sempre tra noi due a volte semi-serio perché se strozzo la vena ironica che c'è dietro tutte le cose della vita mi prende un ictus.
La passeggiata di sabato è stata meravigliosa quanto devastante! Arrivare alla vetta di 993 metri salendone 500 in 1 km non rientra nel termine che ho usato, ma la bellezza di quello che si poteva vedere da la in cima ha fatto dimenticare la fatica.
Peccato che Ljubljana rimanga ancora una meta ancora da raggiungere: l'altra volta una macchina aziendale questa volta un diluvio ma è li a 4 orette di macchina mica scappa 'sta slovena!
La definizione di "Toscana del futuro" per la Slovenia è azzeccatissima e te ne puoi convincere e rendere conto attraversandola: i nostri erano sguardi grandangolari perché non c'era alcun tipo di ostacolo alla nostra vista, il paesaggio è verde e non ha subito variazioni che lo hanno limitato anzi, caso mai migliorato.
Dopo i saluti la strada del mio ritorno verso casa è passata in mezzo a due cieli: da una parte un arcobaleno robusto si alzava dritto dalla pentola del leprecauno per infilarsi nel grigio di una nuvola e dall'altra il cielo dietro le montagne veniva illuminato dal fuoco del sole al tramonto. Poi all'improvviso una nuvola si staccava dal suo strato compatto per tuffarsi nel chiarore in uno stile armonioso e leggero. Una classica situazione che vorresti non finisse mai e per la quale continueresti a fare quello che stai facendo (in quel momento guidare) a tempo indefinito.
L'effetto sul lunedì però è stato inversamente proporzionale nel senso che tornare al lavoro è stato più difficile del solito, diciamo che è stato un lunedì più lunedì degli altri.
Vabbhè, oltre a non sapere cosa scrivere devo anche pensare al titolo di questo post. Prendo ispirazione dal week end, l'immagine qui sotto è d'aiuto.
Buona settimana a tutti!

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Hanno ucciso Osama Bin Laden...

...dritta sicura si mormora che i cannoni hanno fatto "BANG!". 

Quello che mi sorprende della definitiva morte (l'aggettivo è voluto) di Osama Bin Laden è il periodo. Perché gli Stati Uniti sanno usare le guerre per i loro affari interni come nessun altro al mondo. Ma loro sono capaci di distinguersi per tantissime altre cose che evito di elencare perché non voglio tediare nessuno.
Ma ci stavo pensando a cena con i miei stasera.
Faccio degli esempi:

1) il 24 marzo 1998, per evitare la procedura di impeachment relativa al Sex Gate (quello della camicetta sporca e delle ginocchia consunte di Monica Lewinsky per intenderci) il Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton decide di bombardare la Serbia, il cui presidente Milosevic stava portando avanti nell'allora regione del Kosovo una politica di repressione nei confronti dei kosovari di etnia albanese. Prima di allora, gli USA si erano sbattuti i maroni di questo staterello sui Balcani.
2) Il 20 gennaio 2001 inizia l'amministrazione di George W. Bush, vincitore dopo una campagna elettorale poderosa, finanziata, tra le altre, da società costruttrici di armi.
L'11 settembre 2011, meno di 9 mesi dopo succede che due aerei intercettano le Torri Gemelle, abbattendole; un aereo si schianta nientepopodimeno che su una delle cinque ali del Pentagono, senza che le tracce dell'aereo e dei suoi occupanti vengano trovate; in un campo in Pennsylvania un altro aereo viene fatto sfracellare dai passeggeri ostaggi dei terroristi islamici, dei quali fatalità viene ritrovata una carta d'identità per fortuna in buono stato quel tanto che si poteva leggere, alla voce "Professione", "Terrorista islamico".
Da quel giorno inizia un conflitto non ancora concluso, per la gioia delle industrie di armi ma anche per la famiglia Bush stessa, in ottima business relationship con quella Bin Landen.
3) Nel 2012 ci saranno le elezioni per la presidenza degli Stati Uniti. Barak Obama, conscio che la sua popolarità è scesa (secondo le ultime stime si attesterebbe attorno quota 40-44%, mica benissimo), ha già  prematuramente annunciato la sua ricandidatura per raccogliere fondi e rinforzare la sua immagine. Deve riconquistare parte degli elettori che lo avevano votato nel 2008 e prendersi l'elettorato democratico, più guerrafaondaio.
La sua campagna elettore si è appena avviata, che bella spinta la notizia della morte del terrorista nr. 1 al mondo! La sua amministrazione è riuscita, in meno di un mandato, a trovare il successo fallito nei due mandati del suo predecessore... come dire, togliamo quella faccia da coglione che si appiccica ai buoni!

Poi mi scappa anche qualche dubbio sull'esame del DNA: per confrontarlo, è ovvio che ci vuole un campione, per esempio un capello come le più note cellule epiteliali dei coglioni. Però, prima devi avere già detti campioni, altrimenti cosa confronti? Allora io vorrei sapere chi ostia ha fornito questi campioni, per poterli confrontare con il DNA del cadavere?! Chi è stato il Giuda?
Infine, le esequie avvenute su una portaerei dopo il riconoscimento da parte di una delle mogli ed il suo corpo gettato (di Bin Laden, non della povera moglie, dai!) in mare  mi fa impazzire: meglio sbarazzarsi del fantoccio quanto prima. Scena degna di una puntata dei Simpson o meglio ancora dei Griffin.
Passerò anche per quello che vede complotti e doppi-giochi anche quando i bambini giocano ad alto-basso (o alto-terra se preferite) o strega comanda colori, ma lasciatemi questo scervellante divertimento. Qualcuno una volta disse che a pensare male ci si può anche azzeccare...
   
Forse quelli della male forse la pubblicità. Hanno ucciso Bin Laden, avrà fatto qualche sgarro a qualche industria di caffè?

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