Un allenatore mi disse

Parafrasando con molta umiltà Tiziano Terzani, un allenatore mi disse che se le difese giocassero in maniera perfetta ogni partita finirebbe 0 a 0 (o anche jobe a jobe...).
Questa sera le difese di Italia e Paraguay sono state... semiperfette e un errore a testa su due calci da fermo hanno portato i due gol che hanno deciso la partita.
Nonostante la mia precarietà mentale di questo ultimo periodo, il gruppo di persone che per la maggior parte si interessa di calcio solo nei momenti clou tipo le finali di coppa o i  Mondiali e il mix italo-olandese di birra (finito in parità anche quello, 2 a 2), sono riuscito a seguire la partita con una buona lucidità (che ammetto mancare al momento di scrivere...).
Premetto che sono un integralista, un puritano. Non mi piaccio le cose sporche tanto meno i moduli numerici confusionari: 4-2-1-2-1 che maschera un 4-3-3 in fase d'attacco o un 4-4-2 in fase di difesa fa solo che casino! Poi credo che chi li manda in campo e chi scende in campo è un professionista che fa quel lavoro per qualche ora al giorno e sa cosa fare, ma il più delle volte si rischia di non combinare granché, com'è successo questa sera.
Temo che giochiamo con una zavorra psicologica che è quella di essere Campioni del Mondo e di dover dimostrare qualcosa. Già normalmente per la stampa italiana la Nazionale deve sempre mostrarsi migliore in assoluto senza considerare l'avversario: oggi l'Italia ha giocato contro un Paraguay ordinato e attento che nel primo tempo è stato molto concentrato prendendo i numerosi palloni buttati in area di rigore dagli azzurri. Complimenti, non è facile mantenere un certo livello di pressione. 
Anche nel secondo tempo loro sono stati molto bravi a resistere, perché hanno rinunciato a attaccare per tenersi il gol di vantaggio, ma, appunto come mi disse un allenatore, le difese non sono (quasi) mai perfette e allora il pero lo prendono, bisogna buttare la palla in area e qualcosa succede (filosofia spicciola, però questo allenatore ha avuto i suoi cazzi di successi).
Ho azzeccato il cambio, Di Natale per Gilardino, perché lanciando palle lunghe al Gila che giocava spalle alla porta o con già due difensori alle calcagna non se ne veniva davvero fuori.
Mi è piaciuto Iaquinta: tiene palla facendo alzare la squadra, impegna due difensori e quando accelera anche da fermo è pericoloso e mette in mezzo palloni ai quali ci manca solo la scritta "push".
Dopo il gol del pareggio sono anche andati alla ricerca del secondo gol, ma sono stati un po' troppo confusionari e frenetici.
Facendo la somma tra pioggia, campo bagnato e pallone che vola mi sarei aspettato meno fraseggio e più tiri in porta, la nostra Nazionale ha i piedi giusti invece ho visto solo un tiro pericoloso di Montolivo verso la fine. Non si segna solo entrando nell'area piccola...
Qualche critica all'arbitro ci sta. Mi pare abbia fischiato un po' troppo a favore dei paraguayani: all'inizio un fallo su Montolivo era come minimo da ammonizione e non importa se la partita era appena iniziata, è stata un'entrata dura! Il fuorigioco del primo tempo su Iaquinta non c'era perché l'ultimo tocco in avanti è stato di  un sudamericano e il rigore poi per l'Italia non sarebbe stato generoso.
A fine partita ascoltavo i commenti dei giornalisti RAI: parlavano di promossi e bocciati, sempre alla ricerca di qualcosa che non va e di un salvatore della Patria da scaricare la partita successiva. Non boccerei ne' premierei nessuno in particolare, tutti hanno fatto il loro. Anche quel Cannavaro che tutti diamo alla frutta oggi ha fatto vedere chi è. Forse qualche perplessità me l'ha lasciata Marchisio: il futuro capitano della Juve dietro le punte non ce lo vedo, si sacrifica pur di giocare ma così rischia di non dimostrare il suo valore. Mentre secondo le tifose rimane un bel toso, non importa se sta 15 metri avanti o indietro.
Mi lascia qualche dubbio Buffon ma credo che, salvo qualche uccellino, non sapremo mai con certezza cos'è successo nell'intervallo. Con malizia azzardo una furibonda lite con Lippi, Cannavaro e De Rossi per il gol subito e ha chiesto il cambio piuttosto che tornare in campo coi nervi a fior di pelle, altro che risentimento alla schiena (un fatto simile è successo in campionato mi pare). Qualsiasi cosa sia stata, ha privato Lippi di un cambio  utile. Io pensavo di levare Pepe per Gattuso per dare qualche metro in più di libertà a Montolivo e Camoranesi.

Adesso ci aspettano gli energumeni dei neozelandesi. Non sono  molto esperti di calcio. Non li conosco proprio, me li immagino lenti ma anche Jona Lomu è grande e grosso però quando mulinava le gambe non gli stavano dietro neanche col Ciaetto. Ma un conto è correre col pallone in mano e un altro col pallone tra i piedi!
Nel frattempo fino a domenica ci sarà spazio per altre polemiche(tte) di basso rilievo. L'importante è che allenatore e giocatori lavorino sereni!

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